Square Enix e IO Interactive hanno finalmente rilasciato il terzo episodio dedicato ad Hitman, che sarà ambientato in Marocco e, più in particolare, nella città di Marrakesh. Gli episodi precedenti non ci hanno convinto del tutto, a causa di alcuni problemi legati principalmente alla trama e alla longevità. Gli sviluppatori saranno stati in grado di risolvere questi problemi? Scopritelo continuando a leggere la recensione di Hitman Ep.3: Marrakesh.
COLPO DI STATO
Il terzo episodio di Hitman si svolge in Marocco, nella città di Marrakesh. Nella città sta infatti scoppiando un colpo di stato e il nostro scopo sarà quello di evitare che ciò accada. Per raggiungere tale obiettivo, l’agente 47 dovrà fare quello che meglio gli riesce; uccidere. In particolare, i nostri bersagli saranno il banchiere Claus Strandberg e il generale Reza Zaydan. Dopo aver rubato diversi milioni ai cittadini locali, Strandberg si è infatti rifugiato presso l’ambasciata e adesso la popolazione è in rivolta. D’altra parte lo stesso Zaydan sta sfruttando l’occasione per poter dare inizio ad un colpo di stato e raggiungere il potere.
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Dopo aver ascoltato il briefing della missione, ci siamo ritrovati a Marrakesh e siamo rimasti positivamente sorpresi dal lavoro svolto dagli sviluppatori. Abbiamo infatti notato fin da subito la cura con cui è stata ricreata la città, veramente ricca di dettagli e soprattutto con tantissime persone a schermo, il che ci ha dato la sensazione di trovarci in una città viva, in cui ogni cittadino è intento a svolgere diverse mansioni. Ma non finisce qui; la mappa di questo episodio è infatti la mappa più complicata e difficile da esplorare, il che è senza dubbio un punto a favore. Se nei capitoli precedenti eravamo riusciti ad eludere le guardie con piccoli accorgimenti, qui sarà tutto molto più difficile. Prima di agire dovremo infatti studiare molto attentamente la situazione, data la grande quantità di guardie che, nella maggior parte delle situazioni, si muoveranno in coppia. Nonostante questo però, l’intera città offrirà diversi escamotage per poter aggirare le guardie e passare inosservati. Insomma, i ragazzi di IO Interactive hanno veramente svolto un lavoro egregio, grazie anche ai diversi feedback inviati dagli stessi utenti.
Vi proponiamo di seguito il video a 360 gradi e con risoluzione 4K della location Marrakesh. Un vero spettacolo!
SULLA STRADA GIUSTA
Nonostante il gameplay sia rimasto invariato rispetto agli episodi precedenti, quello che fa la differenza è senza dubbio il livello di sfida offerto da questo episodio e la longevità della missione. Durante la recensione degli episodi precedenti ci eravamo infatti “lamentati” del fatto che avevamo a disposizione una sola missione da giocare ma, in questo caso, non possiamo dire lo stesso. Infatti, pur trovandoci anche in questo caso a svolgere una missione, questa si rivela essere veramente ben fatta e difficile da portare a termine; il tutto in una mappa estesa che già nei primi momenti di gioco vi lascerà a bocca aperta. Rimangono purtroppo alcuni problemi legati al frame rate e alla presenza di bug grafici (ci è capitato più volte di vedere persone scomparire e riapparire come per magia) ma niente che abbia rovinato in modo sostanziale l’esperienza di gioco. Un altro problema riguarda la trama che ancora non è molto chiara, dando la sensazione che ogni episodio sia completamente distaccato dall’altro. In definitiva, questo terzo episodio ha riportato l’Agente 47 sulla strada giusta e siamo molto curiosi di vedere cosa ci riserveranno i prossimi episodi.
PUNTI DI FORZA
- Marrakesh è una città stupenda e ricchissima di dettagli
- Diverse metodi per portare a termine la missione
- Livello di sfida notevolmente innalzato
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Alcuni bug grafici
- I caricamenti sono abbastanza lunghi
Dopo due episodi abbastanza sottotono, Square Enix e IO Interactive hanno deciso di rimboccarsi le maniche e portare ai giocatori un episodio notevole fattura. Mentre ci trovavamo a Marrakesh infatti, abbiamo avuto la sensazione di avere a che fare con una missione dei primi capitoli della serie, in cui per poter andare avanti e non essere scoperti, dovevamo studiare attentamente la situazione e attuare una strategia ben definita in cui sbagliare una sola volta avrebbe significato morire. Da sottolineare inoltre l’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori nella creazione della mappa, ricchissima di dettagli in ogni angolo e con tantissime vie da prendere per poter raggiungere i bersagli designati. Rimangono alcuni problemi tecnici ma niente che possa rovinare in modo evidente l’esperienza di gioco. Ci auguriamo vivamente che anche i prossimi episodi dedicati all’Agente 47 possano essere di tale fattura.
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