Home Videogiochi Rubriche Retrogaming: Un Salto nel Passato – Sega Mega Drive, la console che sorpassò Nintendo

Retrogaming: Un Salto nel Passato – Sega Mega Drive, la console che sorpassò Nintendo

Eccoci ancora qua seguaci di Uagna.it, con il terzo articolo della nostra rubrica a cadenza mensile, Retrogaming: Un Salto nel Passato, dove vi racconteremo la storia delle console che hanno dato un contributo fondamentale al mondo dei videogiochi.
Se vi è sfuggito il nostro articolo precedente potrete trovarlo qui.

Spodestare Nintendo dal trono

Gli anni ’80 sono stati un periodo sperimentale per l’industria dei videogiochi, ma anche uno di grande importanza. All’inizio del decennio molte aziende si inserirono nel settore videludico,ma alla fine, il termine videogiochi è stato spesso associato con un solo nome: Nintendo.

Con poca concorrenza sul fronte home console, Nintendo ed il suo Nintendo Entertainment System (Famicom in Giappone) stavano dominando il mercato dei videogiochi. Negli Stati Uniti avevano cambiato il rapporto con gli sviluppatori e regolamentato il settore per conto proprio, e sembrava che nulla potesse spodestare la casa giapponese. Ma il tempo iniziò a passare, gli arcade stavano entrando nel loro periodo d’oro, ed il sistema rivoluzionario di Nintendo cominciava a diventare datato.

segalogoUna delle aziende che voleva detronizzare Nintendo era Sega, una multinazionale giapponese fondata nel 1951 che nacque prima come importatrice di giochi elettromeccanici e da bar, per poi negli anni ’80 produrre videogiochi arcade, software e soprattuto home console. Sega aveva avuto due importanti tentativi di scalzare il NES, il primo con la SG -1000, ed il secondo nel 1985 con il Sega Master System, che pur avendo una grafica superiore non era riuscito a entrare in risonanza con il pubblico giapponese o del Nord America, in Europa invece riuscì ad ottenere un buon successo.

La casa nipponica quindi capì che la nuova macchina doveva essere tecnicamente superiore alle altre, supportata da sviluppatori esterni che potessero arricchire la libreria di giochi, e soprattutto creare una console in grado di fornire una più stretta un’esperienza arcade nell’ambiente casalingo.

La creazione di Sega Mega Drive

Sega iniziò a lavorare sul suo Mark V, poco dopo il rilascio della Mark IV (il Master System). Il CEO di Sega dell’epoca, Hayao Nakayama contribuì al progetto Mega Drive con diverse idee, decidendo che la console dovesse basarsi sull’architettura arcade di successo della società, il Sega System 16, infatti i processori a “16-bit” erano quasi un obbligo per le versioni arcade.

Anche se non era la prima home console che conteneva un processore a “16-bit”, il Mega Drive fu il primo a stampare le parole “16 bit” in grande, sulla console stessa, dando così inizio a quelle che vennero spesso chiamate come “guerre bit”, qualcosa che caratterizzò pesantemente le campagne pubblicitarie fino agli inizi degli anni ’90.

Sega-Mega-DriveNakayama diede di persona il nome alla nuova console Mega Drive, con “Mega” che rappresentava la superiorità sulle rivali, e “Drive” che rappresentava la velocità del processore 68000 Motorola, il cuore della macchina. Purtroppo per Sega, il marchio Mega Drive non potè essere registrato in Nord America, perchè già in possesso di una società che creava dispositivi di archiviazione, e dovette essere sostituito con il nome di Sega Genesis.

La console presentava una forma rettangolare ed era di colore nero, al centro aveva una parte rialzata di forma circolare con una fessura per inserire le cartucce. Il controller standard aveva una forma arrotondata, con una croce direzionale, tre tasti principali, e un pulsante “Start”. Sega successivamente rilasciò una versione a sei tasti nel 1993, con il pad è leggermente più piccolo e con tre ulteriori pulsanti frontali. Inoltre, Sega lanciò anche una versione wireless del controller a sei tasti, il Remote Arcade Pad. Le cartucce invece presentavano una forma rettangolare con angoli arrotondati.

L’arrivo sul mercato e l’inizio della “guerra” con Nintendo

Il Sega Mega Drive arrivò sul mercato giapponese il 29 ottobre 1988 con con due titoli al lancio, Space Harrier II e Super Thunder Blade, e la vendita al dettaglio a 21.000 yen. La console trovò un percorso in salita già dal primo giorno perchè la maggior parte dei principali sviluppatori giapponesi e degli editori dell’epoca erano nelle tasche di Nintendo, Microsoft e NEC/ASCII.

SegaMegadriveNegli Stati Uniti le vendite di Sega Genesis iniziarono il 14 agosto 1989 a New York City e Los Angeles, mentre nel resto del Nord America il 15 settembre 1989 con il prezzo al dettaglio di $ 189,99 dollari in abbinamento con il titolo Altered Beast, che attirò subito l’attenzione per la sua velocità e le grandi capacità grafiche.

In Europa la console arrivò in ritardo, il 30 novembre 1990, a causa di alcuni problemi di produzione e distribuzione. Nonostante il rilascio posticipato Sega Mega Drive ottenne un buon successo in Europa, seguendo e superando i risultati ottenuti dal predecessore Master System.

Un aspetto che contraddistinse il lancio sul mercato di Sega Mega Drive fu la campagna di marketing aggressiva attuata dall’azienda, anche nei confronti di Nintendo con la frase: “Genesis does what Nintendon’t”, con l’intenzione di rendere nota la superiorità tecnica rispetto al NES. Possiamo dire che questo fu uno dei primi esempi di console war.

Nelle festività natalizie del 1990 il Mega Drive riuscì a superare anche le vendite del NES, anche se quest’ultima fosse ancora la console più diffusa, grazie anche agli sviluppatori di terze parti che programmavano giochi per la console, tra cui Electronic Arts, e ad un numero cospicuo di conversioni arcade di ottima qualità. Infatti il Mega Drive o Genesis si distinse per l’abbondanza di simulazioni sportive americane come Joe Montana Football, Pat Riley Basketball, Mario Lemieux Hockey, Arnold Palmer Tournament Golf, James ‘Buster’ Douglas Knockout Boxing, Tommy Lasorda Baseball ma anche giochi sponsorizzati da celebrità o brand famosi come Michael Jackson’s Moonwalker, Castle of Illusion Starring Mickey Mouse, QuackShot e Disney’s Aladdin. Da menzionare anche giochi di successo come The Revenge of Shinobi, Ghouls’n Ghosts, Streets of Rage, Virtua Fighter, Sega Rally ,Ecco the Dolphin, Shining in the Darkness e della serie Phantasy Star.

La rivalità continua ed il sorpasso

Il 21 novembre 1990 Nintendo lanciò sul mercato il Super Famicom, negli USA arrivò il 13 agosto del 1991 con il nome SNES (o Super Nintendo). Sega si rese conto della minaccia, visto che anche la console rivale montava un processore a “16-bit” e spese molto denaro in una campagna pubblicitaria che sottolineava il catalogo di giochi superiore, e mostrò il Sega Mega CD, un apparecchio ancora in via di sviluppo, con l’intento di attirare l’attenzione del pubblico.

sonicLe due console all’inizio del ’91 si contendevano il controllo del mercato dei videogiochi. La grafica del SNES era superiore a quella della macchina di Sega, ma venne criticata per la bassa velocità di trasferimento dati della CPU. Sega colse l’occasione al volo per marcare questa differenza con lo spot “Blast Processing” e soprattutto per annunciare un nuovo rivoluzionario gioco: Sonic The Hedgehog.

Questa strategia di marketing si rivelò efficace: le vendite di Mega Drive e relativi giochi, infatti, calarono di poco fino al periodo di Natale del ’91, per poi superare quelle del Super Nintendo. Ma soprattutto l’arrivo di Sonic fu un brutto colpo per Nintendo, infatti fu il primo videogioco che cambiò gli schemi dei giochi platform, soprattutto per la sua velocità, che per l’epoca fu qualcosa di mai visto prima. Per la prima volta dopo sei anni Nintendo perdette la leadership nel settore dei videogiochi.

Durante il 1993 uscì il Sega Mega Drive 2, con le stesse caratteristiche tecniche ma con un design più ridotto, con una gestione del suono diversa e l’eliminazione dell’uscita per il cavo dell’antenna. Durante la fine di quest’anno però la console di Sega iniziò a perdere il dominio del mercato. Super Nintendo iniziò a guadagnare sempre più popolarità con il lancio di titoli interessanti ed anche con l’arrivo di Sega CD, un’espansione preannunciata da tempo, che avrebbe dato la possibilità di giocare con giochi basati su CD-ROM su Mega Drive, le vendite non furono molte, per via di pochi titoli e del prezzo elevato.

Nel 1994 cominciarono ad apparire le prime console a 32-bit e Sega immise sul mercato il Sega 32X un’upgrade che avrebbe trasformato il Mega Drive in un sistema a “32-bit” per risvegliare l’interesse per la macchina di Sega. All’inizio il 32X vendette bene ma sia per la mancanza di giochi sia l’imminente uscita di console di nuova generazione come Sega Saturn e Sony PlayStation, il 32X nel giro di un anno venne dismesso.

La produzione del Sega Mega Drive cessò nel 1998 ma nonostante tutto, rimase una delle console più vendute a livello mondiale e la console di maggior successo di Sega, con con quasi 30 milioni di pezzi venduti a livello globale.

Periferiche ed accessori

Durante gli anni di attività di Sega Mega Drive vennero rilsciate numerose periferiche ed accessori, alcune innovative per l’epoca, volte ad aumentare l’interesse per la console e l’esperienza di gioco degli utenti.

Il più famoso è stato il Sega Mega CD, di cui ve ne abbiamo parlato anche in precedenza, oltre dare la possibilità di giocare a titoli su CD-ROM, ampliava  notevolmente il potenziale dei giochi raddoppiandola RAM disponibile ed introducendo un processore aggiuntivo per l’audio e un chip dedicato all’hardware scaling. Questo accessorio venne lanciato il 1 dicembre 1991 al prezzo di 49,800 yen e dal 15 ottobre 1992 al prezzo di 299 dollari negli USA, in Europa arrivò solo nel 1993. Per via del prezzo elevato e dei pochi titoli disponibili però non ottenne il successo sperato da Sega.

Sega-Mega-Drive-Master-power-converterUn’altra periferica fu il Power Base Converter che rendeva retrocompatibili le cartucce gioco per Sega Master System su Mega Drive, bypassando l’uso del Motorola 68000 e usando il processore audio Z80 per gestire il codice originale per Master System.

Continuando vennero prodotti accessori come il Mega Mouse, sfruttato solo da un gioco e la pistole ad infrarossi come la Manacer Light Gun, l’American Laser Games Pistol e la Konami Justifier.

La già nominata Sega 32x fu un add-on che trasformava il Mega Drive in una console a “32-bit”, ed era destinata a coloro che non volevano spendere 400 dollari per Sega Saturn, console lanciata pochi mesi prima. L’idea non era brutta, ma per via di diversi fattori tra cui una potenza inferiore rispetto alla nuove console appena uscite, giochi compatibili abbastanza deludenti, ed il bisogno di un alimentatore aggiuntivo misero a disagio gli utenti e quindi la periferica vendette poco.

Infine come sua prima incursione nel gioco online Sega creò il Sega Meganet, che debuttò in Giappone il 3 novembre 1990. Funzionava attraverso una cartuccia ed una periferica chiamata “Mega Modem”, questo sistema permise agli utenti in possesso di Mega Drive di giocare a diciassette giochi on-line. Una versione nordamericana di questo sistema, denominata “Tele-Genesis”, venne annunciata ma mai pubblicata.

Caratteristiche hardware

Mega_Drive_mboardDi seguito vi elenchiamo le le caratteristiche hardware della console di Sega.

  • CPU: Motorola 68000-16 bit @7.8 MHz con co-processore Zilog Z80-8 bit @3.58 MHz.
  • GPU: Yamaha YM7101 derivata da Sega Master System. Rendering grafico di picco pari a 80 sprite al secondo con 1536 colori totali e risoluzione 256×224, 256×448, 320×224, 320×448 (PAL e NTSC).
  • RAM: 136 Kbyte RAM di tipo non-unificata, 64 Kbyte di RAM principale, 64 Kbyte VRAM dedicata al processore video, 8 Kbyte dedicati al processore Zilog Z80.
  • Audio: Yamaha YM2612 5 canali FM e 1 canale FM/PCM, Texas Instruments SN76489 4 canale PSG (Programmable Sound Generator).

Conclusione

Mega Drive è stata la console di maggior successo dell’azienda giapponese Sega con quasi 30 milioni di unità vendute in tutto il mondo, ma soprattutto è stata la prima concorrente di Nintendo che è riuscita a spodestarla dal trono, dopo 6 anni di dominio nel settore videoludico. Putroppo non è riuscita a portare avanti nel tempo tale intento ma bisogna dare atto del successo ottenuto e dalla ottima produzione di giochi su base arcade, tra tutti Sonic: The Hedgehog. Quest’ultimo continua tutt’ora la sua saga su altre console, dimostrando di essere entrato nei cuori di molti videogiocatori in tutto il mondo.

Scritto da
Matteo "bovo88" Bovolenta

Appassionato di videogiochi e console di ogni tipo, tecnologia ed informatica. Amante dei manga ed anime giapponesi, e della cultura nipponica in generale. Ha iniziato a videogiocare molto giovane prima con SNES e Game Boy, per poi passare a PlayStation. Da allora ogni genere di gioco lo ha sempre affascinato. Gli piace informarsi e tenere informati su questo fantastico mondo virtuale.

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