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Recensione Little Briar Rose – Riscopriamo le fiabe

Il mondo videoludico spazia tra i generi più disparati, creando poi le trame che conosciamo e che sono distintive dei titoli più noti presenti sul mercato. Di questa tematica ne abbiamo parlato in uno speciale interamente dedicato al connubio tra videogiochi e fiabe, spesso messe in disparte dai giovani di oggi: vogliamo ora portarvi un esempio di questa unione, che prende il nome di Little Briar Rose. Si tratta di un gioco per Android e iOS (ma che sbarcherà a breve anche su PC) sviluppato da uno studio italiano, Elf Games Works, e pubblicato da Mangatar: l’obiettivo del gioco è di far riscoprire l’antica fiaba de “La bella addormentata nel bosco” divenuta celebre grazie ai fratelli Grimm, dando al giocatore il pieno controllo delle azioni del protagonista.

Versione provata: iOS

Little Briar Rose

UNA FIABA GIÀ NOTA…

La fiaba è ormai nota in tutta Europa e nel mondo, ma è bene ripassarla per introdurci all’atmosfera di Little Briar Rose. Nel gioco, infatti, vestiremo i panni di un principe alle prese con un’intera foresta zeppa di rovi ed i suoi abitanti, per giungere finalmente al castello dove una dolce principessa addormentata potrà essere risvegliata solamente grazie al bacio del vero amore, liberando così il regno da un perfido incantesimo. Durante il nostro viaggio nel fitto bosco avremo a disposizione un inventario in cui immagazzinare ogni oggetto trovato sul percorso: questi oggetti, poi, dovranno essere utilizzati in svariati modi, ma saranno comunque indispensabili per il proseguimento nella storia.

…O UN ENORME PUZZLE?

Chiariamo subito il genere di Little Briar Rose: infatti, sebbene stiamo parlando di una fiaba e perciò ci si potrebbe aspettare un’avventura lineare, fin da subito capiamo che non è così. L’avventura grafica non è obbligatoriamente lineare, specialmente quanto vengono inseriti dei forti elementi di ragionamento in pieno stile puzzle (come in questo caso) che segneranno la nostra avventura nel regno fantastico. Ogni nostra azione avrà una conseguenza, e questa potrà anche essere negativa, impedendoci di proseguire come avremmo sperato: i nostri errori, infatti, turberanno l’apparente quiete della foresta, e ci obbligheranno a ripetere gli ultimi passaggi nelle vesti di un altro pretendente. Ebbene sì, perché avremo a disposizione un’intera dinastia di principi che tenterà di salvare il regno: in caso di errore, perciò, il testimone passerà all’erede successivo, che potrà rimediare al danno fatto permettendo di proseguire nella storia.

Little Briar Rose

Analizziamo meglio questi elementi puzzle: ogni oggetto raccolto, come abbiamo detto, avrà un suo ruolo, e dovrà quindi essere consegnato ad altri personaggi o utilizzato per compiere determinate azioni. Spendendo certi oggetti che ci vengono richiesti, però, non abbiamo la certezza che si tratti degli elementi corretti per proseguire: questo non ci viene fatto intuire nell’immediato, ma ce ne accorgeremo più tardi quando verranno collegati tutti i pezzi del puzzle, costringendoci così, in caso di scelta errata, a ripetere certi passaggi in maniera diversa.

In Little Briar Rose non si segue un’avventura classica, ma c’è la necessità di comprendere pienamente ogni aspetto del gioco, per non incappare in gravi errori e dover ripetere molte azioni.

In questo sistema di scelte assumono fondamentale importanza i dialoghi che avvengono tra il nostro protagonista e i vari abitanti del bosco: come ci ricorda la nostra guida fatata presente all’ingresso del bosco (la quale ci permette anche di salvare la partita) dovremo prestare molta attenzione ad ogni singolo dettaglio presente nei discorsi dei personaggi con cui dialogheremo. In realtà saremo obbligati a scambiare due chiacchiere con ogni creatura che ci si presenterà di fronte, e molto spesso dovremo ritornare a parlare con certi abitanti per poi poter continuare la nostra avventura. Tutto ciò appare complicato e sembra impossibile arrivare alla conclusione del gioco, ma al contrario non è così: purtroppo in alcuni momenti ci troveremo in difficoltà cercando di collegare tutti i dettagli appresi nel percorso e spendendo molto tempo per spostarci da un’area all’altra, ma dopo qualche tentativo fallito riusciremo a proseguire. Inoltre ci vengono offerti degli aiuti in ogni momento: se siamo in una situazione di stallo, ci basterà risolvere un semplice puzzle per ricevere un consiglio sulla prossima mossa da compiere. Purtroppo, però, la richiesta di aiuto deve essere fatta quando ci si trova nella zona in cui è presente la soluzione per proseguire: si tratta di un aspetto negativo, a mio avviso, in quanto l’aiuto dovrebbe riguardare il proseguimento della storia in generale, a prescindere da dove si trova il nostro principe. Se, per esempio, ci troviamo in un’area in cui nulla ci è utile per proseguire, la richiesta di aiuto non andrà a buon fine, anche dopo la risoluzione del puzzle.

Insomma, come abbiamo capito la componente puzzle è fortemente presente in Little Briar Rose, ma è proprio questo che questo permette di far interagire il giocatore con ogni aspetto del gioco, approfondendo la fiaba e cercando ogni volta di compiere le scelte corrette per evitare ripercussioni negative sul mondo.

Little Briar Rose

UN’AVVENTURA GRAFICA SINGOLARE IN TUTTO E PER TUTTO

Il punto centrale di un’avventura grafica è, ovviamente, la grafica stessa: lo studio Elf Games Works ha optato per una grafica “a vetrata” per Little Briar Rose. Per intenderci, lo stile è quello delle vetrate di molte chiese dall’epoca romana in avanti, ricavate dall’accostamento di lastre di vetro di colorazione differente in modo da creare suggestive immagini quasi trasparenti. Nel gioco questo assume una forte importanza soprattutto per quanto riguarda il colore, con accostamenti poligonali forti per accentuare il contrasto dei vari elementi: il tutto è comunque inserito in un verde-viola comune simboleggiante la foresta di rovi. Anche l’intera dinastia di principi che potremo utilizzare come protagonisti è rappresentata da colorazioni e caratteristiche diverse, sia nell’abbigliamento che nella corporatura. Tutto questo lascia trasparire una forte concentrazione, da parte dello studio italiano, sul colore e su ciò che questo è capace di trasmettere, contrapponendo i colori complementari per ravvivare l’atmosfera e accentuare le diversità.

PUNTI DI FORZA

  • Riscoperta del mondo delle fiabe in chiave videoludica
  • Vari puzzle utili a comprendere meglio la trama
  • Grafica singolare e ben curata

PUNTI DI DEBOLEZZA

  • Puzzle a volte complessi che richiedono tempo e vari tentativi
  • Aiuti che servono a poco se non ci si trova in determinate aree

Little Briar Rose è un gioco per tutti, ma che assume una certa importanza per chi non è più bambino e torna così a riscoprire il mondo delle fiabe in maniera evoluta, legata ai videogiochi e all’interazione, con una componente puzzle molto sentita e capace di immergere totalmente il giocatore nelle avventure di un principe in un regno incantato.

Scritto da
Diego "Lanzia" Savoia

Appassionato di tutto ciò che riguarda la tecnologia, il suo interesse spazia in particolare nel mondo dei videogiochi e dell'informatica. Ama ogni genere videoludico, ma predilige i giochi d'azione e le avventure grafiche.

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