Home Videogiochi News Sparatoria scuola di Uvald, famiglie accusano Call of Duty

Sparatoria scuola di Uvald, famiglie accusano Call of Duty

Nel secondo anniversario della sparatoria del 2022 nella scuola di Uvalde, Texas, le famiglie delle vittime hanno concluso due cause legali contro Instagram, Daniel Defense, produttore di armi, e Activision, accusandoli di aver plasmato il diciottenne autore della strage, riferisce il New York Times.

Il 24 maggio 2022, l’attentatore ha ucciso 19 studenti e due insegnanti alla Robb Elementary School, ferendo altre 17 persone. La risposta inefficace della polizia è stata finora il principale oggetto di critiche e le famiglie hanno recentemente raggiunto un accordo di 2 milioni di dollari con la città di Uvalde.

Queste nuove cause legali, una depositata in California e l’altra in Texas, spostano l’attenzione sul marketing e la vendita del fucile utilizzato dall’attentatore. La causa in California sostiene che Call of Duty: Modern Warfare mostrava l’arma, un , in una schermata iniziale, e che giocare al videogioco ha spinto il ragazzo a ricercare e poi acquistare l’arma poche ore dopo il suo diciottesimo compleanno.

Secondo il Times, il ricorso afferma che la simulazione di armi riconoscibili in Call of Duty rende Activision il più prolifico ed efficace marketer di armi d’assalto negli Stati Uniti.

Un rappresentante di Activision ha dichiarato al giornale che l’azienda esprime le sue più profonde condoglianze alle famiglie, ma non concorda con la conclusione che Call of Duty abbia motivato l’attentatore, sottolineando che milioni di persone in tutto il mondo si divertono con i videogiochi senza ricorrere a atti orribili.

L’Entertainment Software Association, di cui fa parte Microsoft, proprietaria di Activision Blizzard, ha definito l’accusa infondata.

Siamo addolorati e indignati per atti di violenza insensati,” si legge in una dichiarazione dell’ESA fornita a PC Gamer. “Allo stesso tempo, scoraggiamo accuse infondate che collegano queste tragedie al gioco dei videogiochi, poiché distolgono l’attenzione dagli sforzi per affrontare le questioni fondamentali e prevenire future tragedie. Molti altri paesi hanno tassi di gioco simili agli Stati Uniti, ma non registrano tassi di violenza armata simili.

Scritto da
Alessandro "Dynastic" Lugarà

Partito da piccolo al fianco di un draghetto viola nei primi anni 2000, fino ad arrivare al mondo del PC gaming. Grande appassionato di hi-tech e videogiochi specialmente horror avventura e azione, ogni titolo avviato è l'inizio di un'avventura di cui saremo protagonisti.

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