Torniamo indietro nel tempo. Ma davvero. In tutti i sensi. Solo pochi giorni fa vi abbiamo parlato di Hurt Me Plenty, il secondo volume di Bitmap Books dedicato alla storia dei videogiochi in prima persona. Oggi, però, è tempo di parlare di ciò che è venuto prima.
Come molto spesso accade, I’m Too Young To Die: The Ultimate Guide to First-Person Shooters 1992–2002 di Bitmap Books è un’opera monumentale che celebra una delle epoche più rivoluzionarie nella storia dei videogiochi, concentrandosi ora su un genere in particolare – dal nome, forse, potete già aver intuito di cosa parliamo. Con 424 pagine riccamente illustrate, il volume offre una panoramica dettagliata dell’evoluzione del genere FPS (First-Person Shooter) nel decennio che ha visto la nascita di titoli iconici come DOOM, Quake, Half-Life, Deus Ex, GoldenEye 007 e Halo, facendo scendere più di una lacrimuccia al pensiero di cosa abbiamo visto in tutto questo tempo.
Il libro si apre con un’introduzione di John Romero, figura leggendaria del settore, e prosegue esplorando oltre 180 giochi che hanno definito e trasformato il genere FPS. Non si limita ai titoli più noti, ma include anche giochi meno conosciuti, mod influenti come Counter-Strike e Team Fortress, e progetti sperimentali che hanno spinto i confini del design videoludico.
Una delle caratteristiche distintive del libro, che Bitmap ripropone in moltissime sue produzioni, è la presenza di interviste approfondite con sviluppatori chiave dell’epoca, tra cui David Doak (GoldenEye 007, TimeSplitters), Randy Pitchford (Gearbox Software) e Scott Miller (Apogee, 3D Realms). Questi contributi offrono uno sguardo privilegiato sul processo creativo e sulle sfide affrontate nello sviluppo di giochi che hanno lasciato un’impronta indelebile nel settore. Gustosi approfondimenti per saperne di più su come il genere FPS si è inserito nel mercato videoludico, grazie alla mente di visionari sviluppatori che ancora oggi idolatriamo.
Come tutte le pubblicazioni di Bitmap Books, I’m Too Young To Die si distingue per un’altissima qualità di stampa, impaginazione e dei colori, che fanno risaltare ogni elemento. Il libro presenta una rilegatura che permette di aprirlo completamente, facilitando la visualizzazione delle immagini a doppia pagina inserite con regolarità per dare ampio respiro ad alcuni scorci di gioco. La stampa litografica ad alta qualità e l’uso di inchiostri eccellenti garantiscono una resa cromatica piacevolissima, e la copertina è elegante al punto giusto, sebbene non sia tra le più fantasiose proposte da Bitmap. In ogni modo, un altro splendido oggetto da inserire in libreria.
Poi, inutile scendere nelle banalità: in questo tomo rientrano descrizioni, immagini e retroscena di alcuni dei più influenti videogiochi della storia, da sempre marchio di fabbrica di Bitmap Books. Fare questi tuffi nei ricordi è un’esperienza tremendamente nostalgica ma anche necessaria per chi intende davvero farsi una cultura a livello videoludico, e Bitmap offre ogni strumento possibile. Come sempre, tuttavia, c’è anche il lato negativo per il nostro pubblico: il tomo è disponibile esclusivamente in lingua inglese.
Il libro è disponibile in due edizioni: la Standard Edition e la Collector’s Edition. Quest’ultima, limitata a 2.000 copie, include una scatola speciale, un fumetto a tema FPS illustrato da Simon Hayes, un segnalibro, una serie di cartoline artistiche e una cartolina, rendendola un oggetto da collezione per gli appassionati del genere.
I’m Too Young To Die è più di un semplice libro: è una celebrazione appassionata di un decennio che ha plasmato il panorama videoludico moderno. Con la sua combinazione di analisi approfondita, interviste esclusive e una presentazione visiva impeccabile, rappresenta una lettura imprescindibile per chiunque voglia comprendere l’evoluzione degli FPS e il loro impatto duraturo nell’industria dei videogiochi.
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Review Overview
Riassunto
Altro giro, altro libro a dir poco eccezionale. La storia e i segreti dei primi, grandi FPS che hanno segnato le epoche dell'ormai lontano retrogaming: Bitmap regala sempre soddisfazioni.
- Giudizio complessivo4.5
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