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Anteprima Rise of the Tomb Raider

Durante la nostra visita a Londra, oltre a una lunga sessione sulla campagna di Halo 5: Guardians, abbiamo avuto modo di provare le prime ore di gioco di Rise of The Tomb Raider, esclusiva temporale Xbox One e Xbox 360, in uscita il 15 novembre 2015.

Nuovo gioco, nuova trama

Iniziamo col dire che, al primo impatto, il nuovo titolo sviluppato da Crystal Dynamics ci ha davvero colpito sia per quanto riguarda il gameplay sia per quanto riguarda la grafica. Abbiamo apprezzato il primo capitolo, reboot della famosa serie che narra le avventure di Lara Croft, anche se ad essere sinceri alcune scelte ci avevano fatto storcere un po’ il naso.
Però in Rise of the Tomb Raider abbiamo intravisto un titolo completo, titolo che può essere giocato per diverse ore senza stufarsi a causa di azioni ripetitive e troppo scriptate, anche se bisogna tenere a mente che non si tratta di un survival vero e proprio.

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Partendo dalla storia, Rise of the Tomb Raider riprenderà da dov’è terminato il suo predecessore, ossia dai fatti avvenuti a Yamatai. Impersoneremo nuovamente Lara ma in una versione più risoluta e determinata, alla ricerca di spiegazioni per ciò a cui ha assistito con Himiko e i solari. Per questo viaggeremo attraverso la Siberia e la Siria accompagnati dal nostro amico Jonah, il quale ci fornirà supporto in diverse occasioni.

Gameplay migliorato ma…

Per quanto riguarda il gameplay, la prima sensazione appena si prende in mano il joypad è sicuramente particolare. Infatti Rise of the Tomb Raider richiede una maggiore precisione nei comandi oltre ad avere una difficoltà leggermente più alta rispetto al suo predecessore. Durante la nostra prova siamo morti diverse volte nelle prime fasi di gioco e anche i compagni che erano al nostro fianco non sono stati più fortunati, a dimostrazione di come su Rise of the Tomb Raider sia piuttosto facile morire se non si presta sufficiente attenzione. Dobbiamo però fare un precisazione, ossia che anche se il gioco risulta un po’ più difficile rispetto al capitolo precedente, sembra che gli sviluppatori siano stati nuovamente troppo generosi nei confronti dei giocatori più inesperti.

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Anche la vita ha visto alcune leggere modifiche. Sarà sempre presente un ripristino dell’energia automatico, ripristino che ci è sembrato leggermente ridotto. Inoltre nel caso in cui vi troviate al limite della vita potrete utilizzare un medikit, medikit che potrà essere creato utilizzando le risorse sparse per la mappa. Questa è un’idea molto interessante, anche se il numero di risorse reperibili per la mappa ci è sembrato troppo elevato, semplificando eccessivamente la sopravvivenza.

Stealth e comandi

Parlando di novità, i potenziamenti delle armi e delle abilità hanno subito alcune modifiche e migliorie ma nel complesso non è stato stravolto lo stile presente in Tomb Raider.
I comandi sono rimasti praticamente invariati a eccezione dell’istinto di sopravvivenza che si è spostato sull’analogico destro, che effettivamente è più congeniale e comodo da utilizzare.
Parlando di armi già nelle prime fasi di gioco abbiamo avuto modo di utilizzare di nuove. Nello specifico si trattava di frecce che, a contatto col terreno, rilasciavano una nube velenosa che portava alla morte dei nemici nei paraggi.
Nota molto positiva per il comparto stealth. Infatti quest’ultimo è stato ampliato con diverse novità come il passaggio attraverso i cespugli, le uccisioni furtive appostandosi nelle siepi e molto altro. Inoltre tramite l’istinto di sopravvivenza vedrete marcati in oro i nemici che potrete uccidere senza essere visti dalle altre guardie mentre in rosso i nemici che le avvertirebbero. Purtroppo anche qui alcuni passaggi sono sembrati eccessivamente semplici, come il superamento delle guardie passandogli anche solo a pochi centimetri di distanza.
Sempre legata alla parte stealth troviamo l’introduzione di oggetti trovati per terra, che possono essere usati per distrarre i nemici. Nello specifico si trattava di lanciare delle bottiglie per creare rumori per attirare le guardie, esattamente come accadeva in The Last of Us.

Trappole, tombe e…

Novità molto interessante, ma anche qui da valutare a prodotto finito, è l’introduzione delle trappole. Già nei primi minuti di gioco andrete ad affrontare alcune insidie come spuntoni che escono dal terreno, tagliole e così via. Nuovamente, l’idea è sicuramente molto interessante ma nel caso in cui doveste attivare una di queste vi verrà in soccorso il tempo rallentato permettendovi così di fuggire in tutta sicurezza. Percui ancora una volta la volontà di non essere troppo punitivi con i giocatori alle prime armi va un po’ a vanificare questa nuova implementazione

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Altri due aspetti estremamente interessanti che vedremo sono il ritorno delle le tombe con enigmi e sezioni più impegnative, in modo da rendere l’esperienza da cacciatori di tesori più profonda e la possibilità di intraprendere diverse strade per procedere nella storia. Infatti non ci sarà più solo una via ma avremo a disposizione diversi percorsi con cui avanzare, restando pur sempre ancorati a una trama lineare. Infine durante le missioni principali potrete incontrare personaggi secondari che vi assegneranno missioni opzionali con ripercussioni sulla vostra partita, per cui starà a voi decidere se aiutarli oppure no.

Spendendo due parole per la grafica, il salto di qualità è netto e si nota il passaggio alle tecnologie next-gen. La nostra prova è stata fatta su Xbox One, ma ci aspettiamo di trovare gli stessi elementi grafici anche su PlayStation 4 (un anno dopo), e ancor di più su PC, mentre non sappiamo quali potrebbero essere le migliorie su Xbox 360. Questa potenza aggiuntiva si traduce in un miglior level design così come in un miglioramento nella resa dei personaggi.

Conclusione

In conclusione, durante la nostra prova abbiamo gradito molto Rise of the Tomb Raider in quanto ripropone gli aspetti positivi del capitolo precedente e aggiunge alcune meccaniche nuove davvero interessanti. Il livello di difficoltà per gli hardcore gemer e i fan di vecchia data risulterà un po’ troppo semplice, abbassando il livello di sfida. Invece per tutti quelli che hanno apprezzato Tomb Raider, di sicuro ameranno anche questo nuovo titolo pubblicato da Square Enix.
Per tutti coloro che invece vogliono approcciarsi per la prima volta alla serie, sicuramente il gioco è consigliato in quanto la storia ed il gameplay sono indubbiamente interessanti e come già detto non sono richieste abilità particolari per poterlo portare a termine.

Scritto da
Lorenzo "Cloudark" Domaine

Studente di Economia Aziendale presso l'università di Torino. Oltre agli studi, sono impegnato anche col lavoro da maestro di sci a Courmayeur che nella stagione invernale mi prende diverse ore. Il resto del mio tempo lo utilizzo per svolgere vari sport tra cui golf, trekking etc... Oltre a qualche uscita serale che non può mai mancare. La mia citazione preferita: "il cuore umano è come il riflesso sulla superficie dell'acqua... spesso la bocca dice il contrario di ciò che pensa il cuore" Il mio motto è : "The only limit, is the one, you set yourself"

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