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[Recensione] Disney Illusion Island

I personaggi Disney stanno vivendo un 2023 di grande spolvero. Dopo infatti Speedstorm, titolo racing arcade sviluppato da Gameloft, quattro tra le più iconiche colonne dell’azienda sono sbarcate su Nintendo Switch con Disney Illusion Island. Per questa nuova interazione, la casa americana ha deciso di affidare la licenza del gioco nelle sapienti mani di Dlala Studios, già coinvolta nell’ottima “resurrezione” di Battletoads per Xbox.

La software house dell’Essex ha quindi avuto l’arduo compito di omaggiare il centenario del colosso creato da Walt Disney, gestendo al contempo un titolo al cui interno si ritrovano nientemeno che Topolino, Minnie, Pippo e Paperino. Sarà riuscita nell’impresa?

Pic-nic e libri scomparsi

Disney Illusion Island (che per correttezza teniamo a dire che non condivide nulla con Castle of Illusion di SEGA) apre il sipario con una sequenza animata interamente doppiata in italiano, nella quale i quattro protagonisti si ritrovano nella misteriosa isola di Monoth, convinti di rispondere ad un invito per un tranquillo e sereno pic-nic. Subito dopo si scopre però che il tutto è una bugia: i personaggi sono stati infatti convocati dai Toku, un gruppo di abitanti dell’isola che necessitano disperatamente dell’aiuto dei famosi eroi per gestire una situazione drammatica.

Il capo della delegazione locale illustra al quartetto che dei ladri hanno rubato tre tomi importantissimi dalla biblioteca, e che questi sono capaci di mantenere il loro mondo in equilibrio. Topolino non se lo fa ovviamente ripetere due volte, e decide insieme ai fidi compagni di partire all’avventura per recuperare i preziosi libri trafugati ai Toku.

Indubbiamente la trama di fondo è basilare e rappresenta un mero espediente per confezionare l’avventura, ma il doppiaggio originale dei personaggi e la sempre ottima caratterizzazione riescono a strappare più di un sorriso, soprattutto se ci si focalizza sul sempre scontroso Paperino. Lo stile impiegato da Dlala Studios è quello degli ultimi Ducktales che, per quanto possa non piacere a tutti, riesce ad affondare le radici nella vera tradizione Disney, incasellandosi perfettamente nelle vicende mostrate a schermo in modo da creare una sorta di fumetto interattivo.

Metroidvania per neofiti

Dal punto di vista del gameplay, Disney Illusion Island si colloca perfettamente all’interno del genere metroidvania. Il giocatore sarà in grado di selezionare uno dei quattro protagonisti (che non godono di alcuna abilità distintiva) per poi affrontare una enorme mappa interconnessa in una pregevole visuale a scorrimento in 2D. Da evidenziare che la software house ha deciso di puntare tutto sul platforming, cestinando quindi ogni meccanica di combattimento. Durante tutta l’avventura infatti, i nemici andranno evitati e non sconfitti, e ciò si nota anche nei semplici comandi proposti: uno adibito al salto, uno all’interazione e lo stick per i movimenti.

Mano a mano che si prosegue nella trama (che richiede all’incirca 8-10 ore per poter essere portata a temine) si guadagnano naturalmente poteri utili a superare determinate sezioni di mappa, così da ampliare l’esplorazione e recuperare i vari oggetti richiesti dalla narrazione. Anche in questi casi, la caratterizzazione del personaggi torna in primo piano: a Paperino, ad esempio, vengono sempre dati gadget dalla dubbia sicurezza ed utilità, così da evidenziare la iattura che contraddistingue il simpatico papero vestito da marinaio.

A seguito di tali decisioni, si comprende fin da subito che Disney Illusion Island è un prodotto rivolto ad un pubblico giovane o che comunque vuole affrontare un titolo in maniera abbastanza rilassata e spensierata. Il gioco non propone un tasso di sfida elevato nemmeno durante le bossfight presenti, che risultano principalmente delle sezioni puzzle in cui è richiesta l’attivazione di determinati meccanismi per mettere fuori combattimento il ladro di turno. Anche la totale libertà data nel selezionare i cuori a disposizione del personaggio rema in questa direzione: è infatti possibile decidere di fornire all’alter ego da uno a tre cuori, fino ad arrivare alla vera e propria invincibilità per coloro che non vogliono preoccuparsi minimamente.

Solo nella parte finale, come spesso accade, il titolo inizia ad elevare leggermente la propria difficoltà, soprattutto perché andranno utilizzati i vari poteri di movimento acquisiti (7 in totale) ed evitati al contempo i nemici avanzati, in grado di trasformarsi e volare. Per i primi due terzi invece, il gameplay è piuttosto monotono nelle meccaniche e può scoraggiare i fruitori più frenetici, ai quali è fortemente consigliata l’esperienza in cooperativa. La componente multigiocatore è stata infatti ben concepita dal team inglese, il quale ha inserito abilità specifiche qualora si optasse per una partita in compagnia. Dalla discesa di una fune utile per farsi raggiungere da un compagno, all’abbraccio curativo, la produzione non ha affatto lasciato in secondo piano una delle caratteristiche distintive dei titoli esclusivi per Nintendo Switch.

Ridendo e raccogliendo

Nonostante l’assenza del combattimento, i ragazzi di Dlala Studios hanno inserito all’interno di Illusion Island molteplici collezionabili che, una volta ottenuti, permetteranno di scavare a fondo nella storia dei famosi corti Disney, oppure incrementare la salute massima dei protagonisti, tramite lo sblocco di alcune illustrazioni ambientali. Tale meccanica rende più leggero il backtracking che, da buon metroidvania, costringe a tornare più volte sui percorsi già compiuti per raggiungere una determinata sporgenza o un sentiero precedentemente inaccessibile.

Ricollegandoci all’accessibilità sopra discussa, anche la mappa di gioco mette i giocatori a proprio agio, rivelando qualsiasi oggetto e porta serrata, così come l’indicazione della destinazione da raggiungere, evitando qualsiasi grattacapo da smarrimento o disattenzione. Non è inoltre presente il tanto odiato game over: qualora infatti cuori si esaurissero, il titolo riporta all’ultimo checkpoint attivato, sradicando a monte qualsiasi tipo di frustrazione.

Ci vuole un certo stile

Dal punto di vista artistico, come si diceva ad inizio analisi, la scelta stilizzata di Dlala Studios rappresenta un’interessante alchimia tra il passato ed il presente. Le ambientazioni, così come i personaggi, sono coloratissimi e in grado di donare una gradevole vitalità ad ogni mappa, che risulta quindi più vibrante e dinamica. Le sequenze di intermezzo permettono poi alla produzione di raggiungere vette altissime, alla pari di un vero e proprio corto animato. Buono anche il sonoro che, grazie alle composizioni di David Housden, richiama all’orecchio tutta la splendida magia che solo il mondo Disney può dare, accompagnando ogni azione con un’azzeccata melodia a corredo.

Anche dal punto di vista tecnico non emergono criticità degne di nota: che si affronti il gioco su TV oppure in mobilità, Disney Illusion Island non presta mai il fianco a cali di framerate o ad altre imperfezioni di programmazione, garantendo sempre un’esperienza funzionale e godibile.

PUNTI DI FORZA

  • Esperienza divertente e adatta a tutti
  • Lo stile Disney è riconoscibile dal primo secondo
  • Grande varietà di poteri e situazioni…

PUNTI DEBOLI

  • …ma solo nella parte finale dell’avventura
  • Tasso di sfida tarato verso il basso

Disney Illusion Island è un titolo consigliato a tutti coloro che hanno Nintendo Switch. L’esperienza creata da Dlala Studios è capace di intrattenere e coinvolgere un’ampissima fetta di pubblico, grazie ad un gameplay funzionale e semplice da padroneggiare. Nonostante la difficoltà di base sia abbastanza contenuta, le meccaniche di gioco e lo stile Disney sono in grado di confezionare un prodotto pregevole e divertente (soprattutto se giocato in compagnia di qualche amico).

Ringraziamo Disney Games per il codice review fornitoci.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Nato con il Pad in mano, al punto tale che la prima parola pronunciata è stata: "Woah!" in pieno stile Crash Bandicoot. Appassionato e curioso di tutto ciò che concerne il mondo videoludico. Amante dei titoli horror ed accumulatore di trofei compulsivo.

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