Gearbox Studios punta in alto con Borderlands 4, fissando l’obiettivo ambizioso di vendere 6 milioni di copie al lancio. Tuttavia, le prime impressioni non sembrano confermare tali aspettative: il nuovo capitolo della saga appare infatti afflitto da gravi problemi tecnici.
Diversi test preliminari hanno evidenziato prestazioni deludenti, al punto che lo stesso CEO Randy Pitchford è intervenuto per chiarire la posizione dello studio. “L’aspettativa per chi utilizza un PC sotto i requisiti minimi dovrebbe essere che il gioco sia ingiocabile”, ha dichiarato, sottolineando come l’hardware meno recente non possa garantire esperienze fluide con i titoli AAA di ultima generazione.
Il problema, però, è che le difficoltà emergono anche su configurazioni tutt’altro che datate. Un utente dotato di RTX 3070, Intel i7-12700K e 16 GB di RAM ha riportato cali significativi sotto i 60 FPS a risoluzione 1080p con impostazioni basse, oltre a frequenti episodi di stuttering e freeze.
Per contestualizzare, i requisiti minimi ufficiali indicano come soglia una RTX 2070, un i7-9700 e 16 GB di RAM. Specifiche che già escluderebbero circa il 50% della base utenti di Steam.
Secondo alcune indiscrezioni, persino le GPU di fascia altissima come la RTX 5080 avrebbero difficoltà a mantenere frame rate stabili con DLSS attivo. Anche la resa su Switch 2 risulterebbe insufficiente, rendendo l’esperienza quasi impraticabile in versione portatile.
Gearbox ha annunciato una corposa patch al day one, ma la stessa ammissione di Pitchford lascia intendere che non si tratterà di un aggiornamento in grado di rivoluzionare le prestazioni complessive.
Il rischio, dunque, è che uno dei lanci più attesi dell’anno venga ricordato non per l’azione frenetica che ha reso celebre la serie, ma per i problemi tecnici che ne hanno segnato il debutto.
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