Nel panorama digitale in continua evoluzione, arriva una novità destinata a cambiare l’uso del web: ChatGPT Atlas, il primo browser web progettato con l’intelligenza artificiale di ChatGPT. OpenAI non si limita più a essere un punto di riferimento per l’IA, ma compie un balzo in avanti ambizioso: integrare un assistente intelligente direttamente nel flusso di lavoro quotidiano di ogni utente, il browser.
L’idea di fondo è tanto semplice quanto potente: perché dover continuamente copiare, incollare e saltare tra schede quando si ha un assistente che può comprendere il contesto e agire di conseguenza? Con Atlas, ChatGPT non è più confinato in una finestra. Accompagna l’utente in ogni pagina, comprendendo ciò che sta visualizzando e offrendo aiuto immediato senza interrompere il flusso di navigazione.
La funzionalità “Memory” (Memoria) di ChatGPT è integrata nel browser, permettendo alle conversazioni di attingere a chat e dettagli passati per assisterci in nuovi compiti in modo più intelligente e coeso.
“Durante le lezioni, utilizzo domande di pratica ed esempi concreti per capire meglio. Prima passavo continuamente dalle slide a ChatGPT, facendo screenshot solo per fare una domanda. Ora ChatGPT capisce all’istante ciò che sto guardando, aiutandomi a migliorare le mie verifiche delle conoscenze man mano che procedo“, racconta Yogya Kalra, uno studente universitario che ha testato in anteprima Atlas.
Memorie del Browser e Modalità Agente
ChatGPT Atlas introduce due concetti rivoluzionari:
- Memorie del Browser (Browser Memories): In modo del tutto opzionale, ChatGPT può ricordare il contesto dei siti che visitiamo per riproporlo quando serve. Immaginate di chiedere: “Trova tutti gli annunci di lavoro che stavo guardando la scorsa settimana e crea un riepilogo delle tendenze del settore per preparare i colloqui“. Le memorie sono private e sotto il vostro controllo totale: è possibile visualizzarle, archiviare quelle non più rilevanti o eliminarle cancellando la cronologia.
- Modalità Agente (Agent Mode): È qui che ChatGPT può compiere azioni per voi direttamente nel browser. Chiedetegli di trovare un negozio di alimentari, aggiungere tutti gli ingredienti di una ricetta al carrello e ordinarli a casa vostra. Oppure, in ambito lavorativo, di aprire e analizzare documenti del team, fare ricerche competitive e compilare un report. La Modalità Agente, disponibile in anteprima per gli utenti Plus, Pro e Business, è progettata per essere più veloce e utile, lavorando nativamente con il contesto di navigazione.
Sicurezza e controllo al primo posto
OpenAI ha dedicato una particolare attenzione alla sicurezza, soprattutto per le capacità agentive. Sono state implementate safeguard specifiche:
- L’agente non può eseguire codice nel browser, scaricare file o accedere ad altre app sul computer.
- Si ferma automaticamente su siti sensibili (come istituti finanziari) per richiedere la vostra supervisione.
- Potete utilizzarlo in “modalità disconnesso” per limitare l’accesso a dati sensibili.
Nonostante questi accorgimenti, OpenAI avverte che i “agenti” AI comportano rischi intrinseci, come la possibilità di ricevere istruzioni malevole nascoste in una pagina web. Gli utenti sono invitati a ponderare attentamente le informazioni condivise e a monitorare le attività dell’agente.
ChatGPT Atlas è già disponibile a livello globale su macOS per gli utenti Free, Plus, Pro e Go, e in beta per Business, Enterprise ed Edu. Le versioni per Windows, iOS e Android arriveranno presto. Il download dal sito ufficiale su chatgpt.com/atlas, con un processo di migrazione che permette di importare segnalibri, password salvate e cronologia dal browser attuale.
Si tratta dunque di una sorta di rielaborazione filosofica del browser: si passa da una vetrina passiva di informazioni in un partner attivo e intelligente, un vero “super-assistente” che promette di delegare la routine e lasciarci concentrare su ciò che conta veramente. Il futuro della navigazione web, sembra dirci OpenAI, sarà sempre più agente.
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