Eh già, a quanto pare gli attori creati interamente dall’intelligenza artificiale sono una cosa. E Hollywood si sta preparando. Durante lo Zurich Summit, l’attrice, comica e produttrice olandese Eline Van der Velden ha raccontato che il suo AI talent studio, Xicoia, è in trattativa con alcune agenzie per rappresentare Tilly Norwood, la prima attrice digitale lanciata dal team.
La notizia sta suscitando grande interesse non solo perché si parla di un’attrice che non esiste nella realtà, ma anche e soprattutto perché ciò sancirebbe un passaggio simbolico: il mondo dello spettacolo, che da sempre ruota attorno a corpi, volti e individui umani, sembra stia iniziando a riconoscere e gestire come “talenti” anche figure artificiali.
Dallo scetticismo all’abbraccio (silenzioso) delle major
Secondo Van der Velden, fino a inizio anno molti studi rifiutavano l’idea di lavorare con l’AI: “A Febbraio ci dicevano che non sarebbe mai successo”, ha affermato la produttrice. “Poi, a maggio, dicevano di voler fare qualcosa con noi”. Oggi, Tilly potrebbe diventare una delle prime attrici digitali a ottenere un contratto con un’agenzia tradizionale.
La sensazione è confermata anche da Verena Puhm, ex artista AI e ora a capo del Dream Lab LA di Luma AI. Molte aziende, secondo la produttrice, stanno iniziando a sperimentare con progetti AI, anche se per ora sotto accordi di riservatezza. L’impressione generale è che già dal 2026 potremmo iniziare ad assistere a numerosi annunci pubblici.
Ma cosa significa tutto questo? Ah boh, lo vedremo. Se vogliamo provare a immaginare realmente un futuro di questo tipo, si aprono scenari tanto affascinanti quanto preoccupanti: avremo personaggi adatti a ogni esigenza narrativa, costi ridotti di produzione, possibilità incredibili per molti artisti, ma forse ci verrà tolta una parte di creatività umana della quale, ultimamente, già stiamo sentendo la mancanza.
Insomma, l’AI non è solo una rivoluzione tecnologica, ma soprattutto culturale. Se un’attrice come Tilly Norwood diventerà ufficialmente una star, Hollywood potrebbe ridefinire per sempre il concetto stesso di celebrità.
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