Home Cinema Hollywood ha un problema: i giovani preferiscono contenuti social a film e serie tv, streaming costa troppo

Hollywood ha un problema: i giovani preferiscono contenuti social a film e serie tv, streaming costa troppo

Un nuovo studio di Deloitte dimostra che la generazione Z preferisce contenuti social e realizzati da content creator rispetto all’intrattenimento ad alto budget di film e serie tv, e uno dei maggiori problemi segnalati è il prezzo dello streaming.

L’indagine rivela che il 56% della generazione Z e il 43% dei millennial intervistati ritengono che i contenuti dei social media siano “più rilevanti dei tradizionali programmi TV e film” e circa la metà avverte un legame personale più forte con i creator sui social media che con personaggi televisivi o attori.

“Pensate alla guerra per l’attenzione e il tempo delle persone che esiste oggi, tra media tradizionali e social media”, afferma China Widener, vicepresidente di Deloitte LLP e leader statunitense di tecnologia, media e telecomunicazioni, in un’intervista con The Hollywood Reporter. “La Gen Z trascorre il 54 percento di tempo in più (pensate a circa 50 minuti al giorno, in media) sulle proprie piattaforme social e circa 43 minuti in meno al giorno su TV e media tradizionali. Quindi, se ci pensate nel contesto di dove trascorrono il loro tempo, stanno utilizzando entrambi i tipi di servizi? Sì. Ma stanno trascorrendo più tempo sulle piattaforme dei social media che su quelle tradizionali”.

L’indagine ha scoperto che i consumatori più giovani semplicemente si fidano di più dei creatori e sentono un legame più personale con loro, il che a sua volta rafforza l’impegno pubblicitario. Oltre a ciò, anche l’utilizzo di intelligenza artificiale sta mettendo i bastoni tra le ruote delle grandi aziende di Hollywood.

Il report di Deloitte ha anche esaminato la questione del valore economico, e ha scoperto che i consumatori in generale sono sempre più insoddisfatti del valore fornito dai servizi di streaming a pagamento. Quasi la metà afferma di pagare troppo per i servizi di streaming on demand come Netflix e Disney+ che utilizza, e il 41% afferma che il contenuto non vale il prezzo richiesto. Le opzioni basate sui servizi di streaming gratuiti supportati da pubblicità, invece, sono in aumento, soprattutto tra i consumatori più giovani.

“C’è un livello di frustrazione”, afferma Widener. “I prezzi stanno aumentando, questa messa in discussione del valore e questo passaggio ai servizi gratuiti supportati da pubblicità, se questa frustrazione non viene mitigata in qualche modo rispetto ai costi aumentati, allora la realtà è che continuerà a esserci questa sfida e costringerà a una diversa conversazione sul modello di business in futuro, se alla fine i servizi e le aziende che li possiedono non riusciranno a capire come infilare questo ago particolare in relazione a queste crescenti pressioni sui prezzi”.

Fonte

Scritto da
Andrea Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Hollywood attori AI - Tilly Norwood

Hollywood apre le porte ai primi attori AI

Eh già, a quanto pare gli attori creati interamente dall’intelligenza artificiale sono...

Jeremy Strong sarà Mark Zuckerberg in The Social Reckoning, sequel di The Social Network

The Social Reckoning, sequel di The Social Network, arriverà al cinema il...

Cat’s Eye – Occhi di Gatto torna con una nuova serie anime, da oggi su Disney+!

È disponibile da oggi, venerdì 26 settembre, in esclusiva su Disney+ la...

Avatar: Fuoco e Cenere – Il nuovo trailer

È online il nuovo trailer di Avatar: Fuoco e Cenere del regista...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425