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Mortal Kombat 1 – Il nostro provato della Closed Beta

Netherrealm Studios ha ufficialmente dato inizio alla Closed Beta di Mortal Kombat 1, disponibile dal 18 al 21 agosto per tutti coloro che hanno preordinato il gioco. Ovviamente anche noi abbiamo avuto il piacere di provarla ed ecco a voi quindi le impressioni sul nostro provato della Closed Beta.

La Closed Beta di Mortal Kombat 1 ci permette di giocare in single player, attraverso la classica modalità “Torri” o in multiplayer, dandoci la possibilità di scontrare altri giocatori reali. In particolare, abbiamo avuto occasione di provare i combattenti Sub-Zero, Li Mei, Johnny Cage, Kenshi, Liu Kang, Kitana e Sonya, Jax, Frost e Kano come Kameo.

Miglioramenti

Rispetto allo Stress Test, la Beta mostra netti miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda la velocità di gioco. Gli scontri risultano infatti molto più dinamici e i personaggi si muovono con più fluidità, segno che gli sviluppatori hanno ascoltato i feedback degli utenti. Inoltre anche il time delay dei comandi è diminuito notevolmente, facilitando l’esecuzione delle varie mosse.

Ciò nonostante, Mortal Kombat 1 mantiene il suo gameplay ancorato al “target combo system“, stile che ha da sempre contraddistinto la serie creata da Ed Boon. Infatti, al contrario dei vari Street Fighter e Tekken, che utilizzano un sistema di combo basato sul tempismo di esecuzione, il sistema adottato da Mortal Kombat si “limita” a tenere in memoria i tasti premuti senza prendere in esame il tempismo di pressione.

In ogni caso le possibilità offerte dal gameplay sono davvero tantissime, permettendoci di concatenare Kombo spettacolari, soprattutto grazie alla presenza dei Kameo.

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No Varianti, Sì Kameo

Il vero cambiamento tra Mortal Kombat 11 e Mortal Kombat 1 è, senza ombra di dubbio, l’assenza delle varianti e l’inserimento dei personaggi Kameo. In MK 11 le varianti permettevano a ogni personaggio di avere tre diverse configurazioni, aumentando la personalizzazione degli stessi a seconda dello stile di gioco. In Mortal Kombat 1 si torna invece ad una configurazione unica arricchita dalla presenza dei combattenti assist, chiamati per l’appunto Kameo.

Nonostante il nostro scetticismo iniziale, i Kameo si sono rivelati una piacevole sorpresa. Questo perché ogni assist ci permette di allungare le combo del personaggio principale, consentendoci, ad esempio, di lanciare in aria l’avversario per legare una nuova serie. Considerando che ogni Kameo ha a disposizione circa tre mosse, vi lasciamo immaginare quante combinazioni sarà possibile attuare. Durante lo scontro potremo ricorrere molto spesso ai Kameo, i quali avranno a disposizione due assist prima di dover ricaricare la loro barra di utilizzo.

Ma non finisce qui perché questi personaggi, seppur considerati secondari, eseguiranno prese, combo breaker e, fatality. Allo stesso modo dovremo anche capire se il gioco sarà o meno bilanciato o se usciranno fuori coppie di combattenti/Kameo particolarmente forti. A nostro avviso tale implementazione darà nuova linfa vitale anche al comparto ESports, che risulterà sicuramente spettacolare. Da quello che abbiamo potuto vedere durante la nostra prova, comunque, i personaggi disponibili hanno mostrato un buon bilanciamento. Sicuramente i personaggi più interessanti, ma anche più difficili da usare sono Kenshi e Kitana ma tutto dipenderà dallo stile di gioco di ogni singolo giocatore.

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Basi Solide

Nonostante le tante novità, Mortal Kombat 1 basa gran parte del suo gameplay su meccaniche che già abbiamo visto in passato. Ad esempio ritroviamo le Fatal Blow, mosse attivabili dopo aver subito diversi colpi che ci permetteranno di eseguire un’esecuzione scriptata che farà molti danni al nostro avversario. Ciò consentirà di riequilibrare lo scontro rendendo il tutto più dinamico e imprevedibile. A schermo troveremo inoltre le classiche tre barre che ci permetteranno di potenziare le mosse speciali o di spezzare la combo avversaria. Non possono mancare le iconiche fatality/brutality che fanno il loro ritorno in tutto il loro splendore.

Per quanto riguarda il comparto tecnico ci troviamo sempre su ottimi livelli. I personaggi sono realizzati con molta cura, così come le arene di gioco e i dettagli di fondo. Per quanto riguarda il netcode, durante la nostra prova non sempre abbiamo incontrato una connessione stabile. Si tratta pur sempre di una Beta ed è probabile che da qui all’uscita i server vengano stabilizzati.

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Queste dunque le nostre impressioni sulla Closed Beta in attesa del gioco completo, disponibile dal prossimo 19 settembre su PS5, Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC.

 

 

Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

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