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Battleborn – Provato

Dopo aver dedicato gli ultimi anni a quella serie capolavoro chiamata Borderlands (a proposito, a quando il terzo capitolo?), Gearbox Software si getta su Battleborn, un ibrido tra FPS e gioco di ruolo e che presenta diverse analogie con altri grandi titoli in arrivo quest’anno, come Overwatch di Blizzard (qui potete leggere la nostra Anteprima) e Gigantic di Motiga. Proprio in questi giorni è in corso l’open beta di Battleborn, su PS4, Xbox One e PC, e dunque quale migliore occasione per mettere le mani sulla nuova fatica di Gearbox e toccare con mano la loro opera?

UNA BETA EXTRA LARGE

battleborn personaggiUna volta avviata la beta, il gioco ci mette di fronte a due modalità: la campagna cooperativa, da affrontare insieme agli amici, e la modalità Versus, puramente competitiva. Già di per sé si tratta di una buona sorpresa, una corposa beta che mette di fronte il giocatore ad una visione generale di ciò che potrà offrire Battleborn. Il primo approccio con la beta è avvenuto nel comparto competitivo, e la nostra recentissima prova di Overwatch non fa che avvalorare le nostre iniziali tesi: Battleborn sarà il principale concorrente del titolo Blizzard per il trono di MOBA di quest’anno. Sebbene Gearbox ami definire Battleborn come un Hero shooter, è innegabile che ci si trova di fronte ad un gioco concettualmente sulla stessa linea di Overwatch, con componenti RPG e dei più celebri MOBA attualmente in circolazione. Prima di iniziare la vostra partita, dovrete scegliere il vostro eroe, tra la vasta scelta a vostra disposizione. Nel gioco finale ci saranno ben 25 eroi tra cui poter scegliere, mentre nella beta ne sono inseriti molti meno, ma già a partire da questi potrete avere un’idea ben precisa di quello che il gioco offrirà, tra una serie di eroi ben distinti in tre categorie classiche, ossia Support, Tank e DPS. Ognuno di questi eroi avrà a disposizione due abilità principali, attivabili con R1 e L1 (la prova è stata effettuata su PS4 in quanto ad accesso anticipato rispetto agli altri sistemi), mentre proseguendo con la partita sarete in grado di sbloccare l’abilità speciale con triangolo. Sbloccandola salendo di livello.

Ciò che differenzia notevolmente Battleborn dal già citato Overwatch è infatti una maggiore evoluzione del gameplay nella stessa partita. Mentre nel titolo targato Blizzard la super dell’eroe si carica a suon di uccisioni e obiettivi raggiunti, l’abilità speciale dell’eroe di Battleborn (notevolmente più debole rispetto a quella del concorrente) andrà prima sbloccata salendo di livello all’interno della partita. Ad ogni azione che compirete all’interno del match, come uccisioni o punti a favore dello score finale, salirete di livello “temporaneo”, se così vogliamo chiamarlo, ossia aumenterete la vostra potenza in partita ma non si tratterà di livelli veri e propri che accumulerete con il vostro eroe. Ad ogni livello in partita, vi sarà consentito un miglioramento, attivabile con la freccetta su del pad e che vi consentirà di far progredire le abilità del vostro alter ego digitale. I miglioramenti coprono un’ampia gamma di possibilità: dall’aumentare la velocità di base del personaggio, alla possibilità di personalizzare la nostra arma magari con un mirino, dallo sblocco dell’abilità speciale fino al potenziamento delle due abilità normali, che si ricaricano a tempo dopo alcuni secondi dall’utilizzo. Toccherà a voi scegliere una buona strada di potenziamento da far percorrere al vostro eroe, in relazione non solo al vostro stile di gioco ma anche all’eroe stesso, dato che ognuno di essi dovrà essere esplorato a fondo per carpirne tutti i segreti.

L’EREDITÀ DI BORDERLANDS

battleborn artwork personaggiL’eredità di Borderlands, nel complesso di Battleborn, si fa sentire parecchio. Non parliamo solamente dell’aspetto fantasioso e quasi cartoonesco che Gearbox ha voluto sfoggiare per il mondo di gioco di Battleborn, ma anche per vari aspetti del gioco, come lo scudo a disposizione dell’eroe, il feeling delle armi, e come abbiamo ricordato prima la possibilità di potenziare in battaglia il proprio eroe, cosa che se conoscerete a fondo il personaggio vi darà un vantaggio considerevole in battaglia. Una sensazione che ritroverete sicuramente adottando un eroe classico come Oscar Mike, soldato dotato di fucile d’assalto, lanciagranate e scudo ricaricabile. Così come se doveste utilizzare un personaggio alternativo, come Thorn, l’arciere, dotato di un poderoso arco e naturalmente delle sue immancabili abilità. La lista degli eroi è molto lunga, e non vogliamo annoiarvi con inutili dettagli, anche perché spetta a voi provare con mano ognuno di questi personaggi per poter scegliere quello che più si adatterà al vostro stile di gioco, e se avete già esperienza nei MOBA sarete probabilmente già avvantaggiati al momento della decisione. La profondità del sistema di esperienza e di potenziamento di Battleborn ci mette però di fronte ad un’ampia gamma di possibilità, ed anche questo è un importante carattere distintivo del gioco.

Con partite della durata di 30 minuti, ma che naturalmente possono chiudersi anche prima, Battleborn ci mette di fronte ad una serie di scontri 5v5 nei quali il lavoro individuale sarà tanto importante quanto quello di squadra. Le modalità presenti nella beta sono tre: Incursione, Fusione e Mappe cattura. La prima richiederà di assaltare letteralmente un mezzo armato nemico, e al contempo difendere la vostra Sentinella. La seconda, concettualmente, è molto simile: scortare un gruppo di scagnozzi, che appariranno vicino al sicuro punto di respawn, fino ad una “porta” nemica, dove dovremo fare punto. Modalità sicuramente divertenti e ben studiate, con un level design che lascia poco spazio alle critiche (così come le texture e la tenuta tecnica generale), e con ambientazioni fantastiche e fantascientifiche proprio come i Garbox Software ci hanno sempre abituato con Borderlands, specialmente con l’ultimo The Pre-Sequel! che in quanto a varietà risulta esageratamente ampio. Le meccaniche MOBA poi si fanno particolarmente sentire nei nodi cruciali delle mappe. Mentre giocherete, potrete infatti raccogliere crediti (sotto forma di strani oggetti di colore giallo) che assimilerete non appena ci passerete vicino (altra similitudine con Borderlands), e che potrete utilizzare in particolari punti della mappa ad esempio per costruire una torretta difensiva, e anche per potenziarla. Elementi importanti, strategici e che aggiungono profondità ad un già ricco gameplay, e che si rispecchiano anche nella storia, meno votata sicuramente all’action e accompagnata da una ben raccontata storia che non vi anticipiamo per lasciarvi il piacere della sorpresa.

battleborn artwork

SFILATA DI MOBA

È chiaro, il 2016 sarà un grande anno per questi titoli che si sforzeranno di portare lo spirito dei MOBA su console. Battleborn, insieme a Overwatch e Gigantic, sarà sicuramente protagonista, e può sfruttare il grande bagaglio d’esperienza negli sparatutto dei Gearbox, cosa che ad esempio Blizzard vede come una novità assoluta nel suo parco titoli. La prova che abbiamo svolto nella beta ci mette di fronte ad un titolo di alto livello, che darà grande filo da torcere alla concorrenza e che può realmente porsi come punto di riferimento in questo campo, così come nel puro competitive. La domanda è però sempre la stessa che ci siamo posti con Overwatch: giochi di questo tipo, assolutamente perfetti per il mercato PC, riusciranno a replicare il successo anche su console, quasi estranee per il momento ad essi? Solo il tempo ci darà una risposta. Nel frattempo, aspettiamo il 3 maggio, quando Battleborn aprirà le danze degli FPS-RPG-MOBA in uscita quest’anno.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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