Battlefield 6 torna sotto i riflettori con il lancio di REDSEC, la nuova modalità battle royale gratuita disponibile da ieri su tutte le piattaforme. L’uscita coincide con l’inizio della prima stagione del gioco e segna il secondo tentativo di DICE di introdurre un’esperienza battle royale all’interno del franchise, dopo la poco fortunata Firestorm di Battlefield V.
A differenza del suo predecessore, REDSEC nasce come prodotto autonomo e accessibile a tutti, pensato per attrarre anche chi non possiede il titolo principale. Una mossa che punta a espandere la community e a dare nuova linfa al capitolo, ma che — almeno per ora — non ha riportato l’entusiasmo per il gioco che si era registrato all’inizio di questo mese.
Secondo i dati raccolti su SteamDB, subito dopo il lancio di REDSEC il numero di giocatori simultanei di Battlefield 6 è salito fino a 550.000, un netto aumento rispetto al picco medio di 320.000-400.000 mantenuto nelle ultime settimane. Si tratta di un balzo importante, ma comunque inferiore al record di 747.440 giocatori registrato al debutto del titolo, quando tutti avevano acquistato la versione completa a prezzo pieno.
Un dato curioso, considerando che REDSEC è completamente gratuito. La curiosità c’è, ma forse non ancora la spinta necessaria per un vero boom. Va ricordato, comunque, che le statistiche di Steam non includono gli utenti che giocano tramite Epic Games Store o EA App, né l’ampia base di giocatori console su PlayStation e Xbox, dove il successo della modalità potrebbe essere più consistente.
In ogni caso, REDSEC rappresenta una nuova scommessa per la serie Battlefield: un tentativo di tornare competitiva nel terreno del battle royale, correggendo gli errori del passato e puntando a un pubblico più vasto. Resta da vedere se questa spinta iniziale si trasformerà in un successo duraturo o se si limiterà a un picco temporaneo di entusiasmo.
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