È innegabile che Escape From Tarkov abbia plasmato il genere degli extraction shooter sin dal 2016, grazie a un sistema di gioco intenso e ricco di tensione che ha conquistato una vasta community. Dopo un lungo periodo in beta, il titolo si avvicinava finalmente al lancio ufficiale, generando grandi aspettative tra i fan.
Tuttavia, l’atteso debutto su Steam si è trasformato in un vero disastro per BattleState Games: i giocatori stanno infatti sommergendo il gioco di recensioni negative. La community è furiosa dopo che la versione 1.0 ha portato con sé una serie di problemi tecnici particolarmente gravi.
Al momento, Escape From Tarkov registra su Steam un giudizio “per lo più negativo” in tutte le lingue, con appena il 30% di recensioni positive. Nonostante gli sviluppatori avessero previsto un afflusso significativo di giocatori, la domanda ha superato ogni aspettativa, mandando in crisi i server.
Gli utenti Steam hanno inoltre criticato la necessità di utilizzare un launcher di terze parti, che li costringe a passaggi aggiuntivi e alla creazione di un nuovo account.
Il sovraccarico dei server BattleState ha reso il gioco di fatto ingiocabile persino a quasi 24 ore dal lancio, spingendo molti utenti a procedere con il review bombing della pagina Steam del titolo.
A oggi, i server sembrano ancora in difficoltà e la capacità non è stata aumentata a sufficienza per gestire il volume di giocatori. Di conseguenza, una parte dell’utenza ha già richiesto il rimborso.
BattleState ha pubblicato un aggiornamento in cui assicura che il team è al lavoro per sistemare i problemi, ma per il momento gli interventi sembrano aver portato pochi risultati concreti.
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