Dopo alcuni giorni di prova in anteprima, possiamo andare ad analizzare nuovamente l’ultimo capitolo della serie di giochi di ballo più apprezzata di sempre: Just Dance.
Just Dance 2026 è disponibile dal 14 ottobre 2024 su Nintendo Switch, PS5 e Xbox Series X/S e porta ai fan della saga una serie di brani d’eccezione e una serie di novità. Parliamo di questo e altro nella nostra recensione.
Versioni provate: PS5 e Switch.
ALTRO ANNO, ALTRA SUDATA
Nonostante le difficoltà ad innovare sul lato tecnico da parte di Ubisoft, il gioco è durato nel tempo e capiamo il perché. Si deve tutto a una formula che funziona e continua a funzionare.
Parlando innanzitutto delle meccaniche, l’edizione 2025 si presenta come un diretto continuo, tramite app condivisa, con le precedenti versioni del gioco, degli altri Just Dance. E’ per questo che, se abbiamo possedute le edizioni 2023, 2024 e 2025 del titolo, potremo sfruttare tutta la raccolta al completo, includendo in questa equazione anche Just Dance+: l’abbonamento che ricopre un punto focale del titolo e che ci consente di accedere ad una libreria sempre aggiornata di centinaia di titoli.
Dal punto di vista dei brani disponibili, collaborazioni a parte, troviamo una grande lista di canzoni che rispolvera hit del passato, come Abracadabra di Lady Gaga, e che aggiunge nomi più recenti e in voga, come APT, ROSÉ & Bruno Mars, e classici popolari come All Star, Smash Mouth. In più, troviamo brani esclusivi e posseduti direttamente da Ubisoft, che potranno essere riprodotti su canali di terze parti, come Show me what you got, Spin your love e altri ancora.
La fluidità dei comandi che si è esplorata negli ultimi anni e il classico stile grafico del gioco, sono ciò che ci fa sentire sempre a nostro agio nel mostrare le nostre doti, sia in singleplayer che in multiplayer, tutto com’è sempre stato e come, probabilmente, continuerà ad essere anche negli anni futuri. Il gioco a tutti gli effetti regge il peso degli anni e continua a farci divertire, unica vera spinta per la saga.
PARTNERSHIP E NOVITÁ
Anche quest’anno troviamo forte focalizzazione sull’accessibilità. Stavolta però c’è un vero e proprio cambiamento.
Già dall’anno scorso, si è studiato un modo per aumentare l’accesso al gioco a chiunque puntando su: una corretta regolazione della difficoltà delle coreografie, la scelta delle canzoni e la concettualizzazione dei coach. Alcune canzoni sono poi state riviste per essere giocate anche da seduti, con eventuali difficoltà di movimento o con una difficoltà selezionabile direttamente sul brano desiderato. In aggiunta, vengono ampliate ulteriormente le mappe disegnate in funzione dell’immersione e delle animazioni complesse, nonché colori vivi e una certa varietà nei balli in sé.
Dopo anni però, stavolta veniamo a contatto con una grossa novità nel gioco: la Party Mode. Tra le playlist classiche, troviamo questa nuova modalità, un esperimento in cui le canzoni vengono proposte al giocatore con delle difficoltà e durata crescenti (selezionabili prima di cominciare) e con dei modificatori: a intervalli di tempo variabili, sullo schermo vengono mostrate delle interferenze o delle azioni da fare, che possono impattare sulla nostra partita e sul punteggio che otterremo, il quale più sarà alto e migliore ricompensa ci darà. Tutto ciò ha durata variabile tra i 10 e i 30 minuti a playlist e le canzoni saranno scelte casualmente dalla lista completa, rimanendo sostituibili fino a 10 volte ciascuna estrazione. Alcuni esempi di modifiche al gioco sono: slime sullo schermo, visuale sfocata o azioni da rispettare come scuotimento delle mani o un blocco totale dei movimenti.
Insomma, il titolo assapora una ventata d’aria fresca e intraprende una strada che, si spera, seguirà e amplierà ulteriormente nel tempo.

Conclusioni
Riassunto
Just Dance introduce da quest'anno, per la prima volta dopo anni, novità impattanti che modificano l'esperienza, evitando quindi che il giocatore rimanga bloccato nella scelta di cosa fare nelle sue sessioni. Rimane poca la scelta per chi persegue uno stile più hardcore di ballo, ma di sicuro la strada è quella giusta.
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