A cura di G. Di Pietrantonio
La prima incursione di Microsoft con i giochi in IA non è andata proprio benissimo.
L’IA è divenuto, ormai, uno degli argomenti attuali più in voga di tutto il web: foto, illustrazioni, filtri, musica e, in questo particolare caso, i videogiochi, sono alcuni dei protagonisti che si sono serviti di questa nuova tecnologia molto discussa e che ha acceso numerosi dibattiti sul futuro di tutti gli artisti.
Anche Microsoft, dal canto suo, ha voluto mettersi alla prova generando, in tempo reale, una demo gratuita del classico dello studio di id Software degli anni 90, Quake 2, con “Copilot Gaming Experience”.
La risposta degli utenti, a questo tipo di esperimento, è stata generalmente negativa, poiché la demo risulta essere praticamente ingiocabile e con un cattivo comparto grafico, dato, soprattutto, l’insufficiente numero di framerate, il quale rendono l’esperienza di gioco davvero frustrante e faticosa (addirittura non riesce a superare manco 10 FPS).
Effettivamente, l’intento di Microsoft, era proprio quello di raccogliere i vari feedback dei giocatori, in modo da riuscire a gestire meglio, in un possibile futuro, lo sviluppo di ipotetici videogiochi, indipendentemente dall’uso dei motori grafici. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale sarebbe possibile riuscire a generare dinamicamente la grafica di gioco, in risposta a tutte le varie azioni in tempo reale del giocatore.
Tuttavia, questo approccio, non sembra essere gradito a chi crede che l’utilizzo dell’IA possa arrivare a snaturare la vera essenza dell’arte videoludica, allo stesso modo di come lo farebbe in tutte le altre arti create dall’essere umano. Il dibattito è più acceso che mai e il percorso che vede il videogioco implementato di questa nuova tecnologia sembra, tutt’ora, ancora molto lunga ed intricata.
Volete provare la demo? Eccola qui.
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