Uno degli indie che negli ultimi anni è riuscito a scalare prepotentemente le classifiche è stato Dead Cells, il roguelite francese in 2D che è stato capace di unire il fascino di una partita sempre diversa alla complessità dei metroidvania. Come tutti i migliori titoli, le premesse dell’opera dei Motion Twin sono state seminali, e il gioco del quale vi parleremo oggi sembra proprio partire da qui. Oggi, nella nostra anteprima, vi racconteremo infatti di Ovis Loop, un nuovo roguelike che è appena uscito in accesso anticipato sviluppato dai LIFUEL, un team di sole tre persone.
Anche le pecore, nel loro piccolo, s’infuriano
In Ovis Loop impersoniamo Omega, una pecora da laboratorio (genere Ovis per la categorizzazione scientifica) fusa con una coscienza robotica, e trasformata in un’arma vivente. Il nostro obiettivo? Mettere fine agli esperimenti crudeli del malvagio Dr. Wolf e abbattere le sue orde di lupi, mutanti e macchine da guerra. Una premessa originale, senz’altro: una pecora con una spada gigantesca che abbatte lupi robotici è già di per sé un’introduzione bizzarra!
Ovis Loop combina un combattimento rapido e fluido, in stile Dead Cells come dicevamo, con una struttura strategica ispirata a Slay the Spire. Ogni run inizia con Omega costretto ad utilizzare delle risorse modeste: una spada base e due abilità iniziali sono quanto ci serve per partire alla volta del classico percorso generato in modo procedurale. Da lì, combatteremo attraverso mappe piene di nemici, mini-boss e boss finali di zona.
La mappa di ogni livello è visibile sin dall’inizio, consentendoci di scegliere tra 2-3 percorsi alternativi a seconda delle necessità: vogliamo rischiare per ottenere potenziamenti migliori o preferiamo andare sul sicuro? Ogni tappa offre sfide di durata variabile, ricompense da raccogliere e, talvolta, snodi cruciali per definire la nostra build.
Tra action e strategia
Uno degli aspetti sui quali Ovis Loop punta di più è il suo sistema di upgrade modulare, volto a rendere il nostro roguelite una sorta di Slay the Spire action! A ogni tappa potremo decidere se aggiungere una nuova abilità alla nostra dotazione o potenziarne una esistente con modifiche passive o attive.
Le mod passive possono ridurre i tempi di ricarica, aumentare i danni elementali, o migliorare le statistiche a scapito di altre (più attacco in cambio di meno difesa, per esempio). Quelle attive, invece, ci permettono di inserire vere e proprie combo: un’abilità primaria può essere seguita da un colpo extra, una scarica elettrica o un’esplosione ad area, e tutte beneficeranno comunque dei potenziamenti passivi già applicati.
Questa struttura offre un’enorme libertà di sperimentazione. Possiamo creare build interamente basate sulle abilità, sfruttando droni o attacchi a catena, oppure puntare quasi tutto sul combattimento corpo a corpo, magari cambiando anche arma. Oltre alla spada iniziale, troveremo infatti un assortimento di armi uniche come la spada-rapier elettrica o la gunblade alla Final Fantasy VIII, ognuna con il proprio stile di gioco.
Potenziamenti lanosi
Come in Dead Cells, il bottino ottenuto durante le run può essere speso tra una partita e l’altra per sbloccare miglioramenti permanenti. In Ovis Loop la valuta si chiama Mantium, e ci permette di ampliare gli slot abilità, aumentare la salute iniziale, o persino cambiare arma di partenza.
Ovviamente l’abilità del giocatore non è un fattore che rimane in secondo piano, nonostante l’importanza del sistema di potenziamenti. Anche con una build mediocre o poco sinergica, un buon tempismo e un uso oculato delle schivate possono portarci lontano.
Il feeling dei controlli è eccellente: le animazioni possono essere cancellate per aumentare la precisione, e la schivata rende invulnerabili a quasi tutti gli attacchi, tranne pochi colpi pesanti. A questo si aggiungono chiare indicazioni visive e sonore, come lampi di luce e segnali audio, che aiutano a venire a capo delle situazioni più caotiche sullo schermo e a reagire di conseguenza.
Belati in pixel art
Dal punto di vista estetico, Ovis Loop può vantare una pixel art ricca di dettagli e animazioni fluide. Lo stile ricorda i grandi classici di successo del genere, ma mantiene una personalità propria, con design di nemici che spaziano da lupi meccanici ad aberrazioni mutanti capaci di lanciare palle di fuoco.
Il ritmo è frenetico, ma tutto sommato leggibile: nei momenti più intensi possono esserci davvero molti elementi in movimento, ma il gioco gestisce bene l’informazione visiva. Certo, talvolta la quantità di numeri, effetti e nemici su schermo può risultare eccessiva, ma si tratta di un difetto marginale rispetto all’insieme.
Ci sono ancora margini di miglioramento
Data la sua natura di gioco in Early Access, Ovis Loop non è privo di difetti. Al momento sono presenti solo tre livelli e cinque armi principali. Gli scenari e nemici sono ancora piuttosto limitati, ma siamo sicuri che nuove location e creature saranno introdotte con i prossimi aggiornamenti.
Inoltre c’è bisogno di un po’ di tempo per familiarizzare con il sistema dei potenziamenti: per i nuovi giocatori, capire esattamente come un potenziamento influenzerà un’abilità non è sempre immediato.
Gli sviluppatori hanno però dimostrato una reattività notevole: diversi bug segnalati sono stati già risolti durante questi primi giorni di accesso anticipato, ed è un chiaro segno di un supporto attivo e costante.
A questo proposito, i LIFUEL hanno già delineato un piano chiaro per il periodo di Accesso Anticipato: presto vedremo arrivare una modalità difficile, un’espansione della trama con nuovi eventi e scenari, e nuove armi, abilità e moduli.
Se queste promesse verranno mantenute, Ovis Loop potrebbe seguire una traiettoria simile a quella del tanto amato Dead Cells: una partenza in sordina in accesso anticipato e un successo duraturo negli anni a venire. Incrociamo le dita!
Beeeeene, non resta che provarlo!
Pur con qualche limite tipico di un titolo in accesso anticipato, Ovis Loop si presenta già come uno degli action roguelike più promettenti di quest’anno. Il suo sistema di potenziamenti modulare offre possibilità quasi infinite di personalizzazione, il combat system è preciso e soddisfacente, e la direzione artistica è curata e coerente.
Se gli sviluppatori sapranno arricchire il gioco con nuovi contenuti e perfezionare l’interfaccia, potremmo trovarci davanti a uno di quei casi in cui un piccolo progetto indipendente riesce a conquistare una fetta stabile di pubblico.
Per ora, ci sentiamo di consigliare Ovis Loop a chi cerca un roguelike fresco, veloce e capace di stimolare i patiti degli action. Quindi non seguite il gregge, e aiutate Omega a compiere la sua missione!
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