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[Recensione] Deadlist Catch: The Game

La pesca ha sempre avuto il suo fascino. Nel corso degli anni si sono susseguite infatti diverse docu-serie che hanno avuto come fulcro centrale il tema della pesca, di cui sono state mostrate varie sfaccettature. Tra queste troviamo Deadlist Catch, docu-serie di Discovery Channel lanciata nel 2005 e tutt’ora in produzione. Il programma racconta la vita dei pescherecci del Mare di Bering, impegnati nella pesca dei Granchi Reali. La forza della serie è senza dubbio quella di mostrare non solo la pesca in se per sé ma anche tutto ciò che ne deriva: gestione del budget (carburante e stipendi ad esempio) rapporti tra i componenti della ciurma, rapporti tra i capitani dei vari pescherecci, incidenti, imprevisti e molto altro ancora. Il successo ottenuto ha portato anche allo sviluppo di un videogioco, affidato agli studi indie di Ultimate Games e Moonlit. Arrivato nel 2019 su PC il gioco è approdato pochi giorni fa anche su Xbox e Nintendo Switch. Ecco a voi dunque la recensione di Deadlist Catch: The Game; vi auguriamo una buona lettura

Versione testata: Xbox Series S

A caccia di Granchi Reali

In Deadlist Catch: The Game lo scopo è quello di pescare Granchi Reali affrontando le insidie del gelido mare di Bering. Una volta aver avviato il gioco vi troverete un menù decisamente semplificato in cui poter decidere se affrontare da subito la campagna o optare per il tutorial. Il nostro consiglio è indubbiamente quello di provare il tutorial, utile a scoprire tutte le meccaniche del gioco. Questo perché Deadlist Catch: The Game è in tutto e per tutto un gioco simulativo, in cui vi ritroverete ad eseguire gli stessi passaggi che un pescatore deve eseguire in mare aperto. Una volta a bordo del vostro peschereccio, che potrete parzialmente personalizzare, vi ritroverete come prima cosa a preparare le nasse da buttare in mare. Si tratta di una serie di passaggi da eseguire fin troppo minuziosi: dovrete usare la gru per spostare le nasse sul carrello, mettere boe, esche (con l’accortezza di triturarle preventivamente) premere bottoni, spostare leve, usare arpioni, verricelli e molto altro ancora. Stesso discorso per quando dovrete raccogliere il pescato del giorno: una volta raccolta la nassa, dovrete svuotare il contenuto sul carrello e decidere i granchi da tenere e quelli da scartare, per poi metterli sottocoperta. Come avrete capito nulla è lasciato al caso e ogni semplice passaggio sarà legato al precedente. Si tratta di un sistema che rispecchia sicuramente la componente simulativa del gioco ma che crea ben presto un senso di tedio e ripetitività. Se ad esempio doveste dimenticarvi di chiudere il coperchio della nassa, non vi sarà possibile passare al passaggio successivo. Sebbene nella vita reale certi movimenti risultino fondamentali, in un videogioco, benché simulativo, determinate azioni potrebbero sembrare fino troppo inutili e decisamente macchinose da realizzare.

crab deadlist catch the game

Capitano, o mio capitano!

Oltre ad impersonare i pescatori, Deadlist Catch: The Game ci permette di vestire i panni del Capitano. Durante la campagna potremo infatti sbloccare delle abilità che, oltre a migliorare le skill dei pescatori e l’abilità di commercio del capitano, permettono di sbloccare nuovi membri dell’equipaggio permettendoci di dedicarsi più alla gestione del peschereccio. Ad esempio, una volta cominciata la stagione di pesca, prima di salpare, dovremo pensare all’acquisto di boe, nasse, esche, carburante etc. Oltre a ciò dovremo decidere la zona di pesca, facendo attenzione alla temperatura del mare e alla composizione del fondale marino. Una volta a bordo potremo anche pilotare il peschereccio decidendone velocità e direzione. Una volta aver costituito una ciurma potremo inoltre impartire degli ordini, lasciando il lavoro sporco all’intelligenza artificiale. Scopo di ogni stagione sarà quello di superare gli altri pescherecci in termini di vendite, diventando il miglior pescatore/capitano del mare di Bering.

Un “mare” di bug

A livello tecnico grafico il gioco lascia molto a desiderare. Durante la nostra prova ci siamo imbattuti in glitch e bug di ogni tipo. La fisica è pressoché inesistente, con oggetti che si muovono/spostano senza animazioni oltre a sovrapporsi tra loro in maniera disordinata. Abbiamo notato inoltre un input lag dei comandi, soprattutto durante gli spostamenti nei vari menù di gioco. Tra l’altro anche il doppiaggio in italiano risulta decisamente scadente, con frasi e descrizioni che sembrano uscite direttamente da Google Traduttore. Come avrete capito, quindi, il lavoro svolto da Ultimate Games e Moonlit non è dei migliori, anche se abbiamo apprezzato la presenza del meteo variabile del ciclo giorno/notte (per agevolare alcune mansioni potremo anche mandare avanti il tempo). Per il resto però ci troviamo di fronte ad un gioco veramente poco ottimizzato.

deadlist catch the game boat

Punti di Forza

  • Componente simulativa dettagliata.

Punti di Debolezza

  • Bug e glitch ovunque;
  • Doppiaggio in italiano scadente;
  • A tratti fin troppo noioso.

Non ci giriamo troppo intorno: Deadlist Catch: The Game è un gioco che farà la gioia esclusivamente degli appassionati dell’omonima docu-serie. Il titolo infatti riproduce piuttosto fedelmente quella che è la vita nei pescherecci del mare di Bering, sia per quanto riguarda le operazioni di pesca che quelle di management delle risorse monetarie. Ciò nonostante il gameplay risulta piuttosto noioso e ripetitivo, facendo allontanare tutti quei giocatori che non hanno mai avuto a che fare con la serie di Discovery Channel. Purtroppo non aiuta il disastroso livello tecnico, con bug e glitch che rovinano l’esperienza di gioco, almeno nella versione da noi testata.

 

 

Scritto da
Marco "Bounty" Di Prospero

Durante il giorno dipendente presso una società finanziaria. La sera nerd e videogiocatore. Per me l'intrattenimento videoludico è una forma d'arte grazie alla quale poter fantasticare e staccare la spina dallo stress giornaliero. Cresciuto a suon di Mortal Kombat, Metal Gear Solid e Resident Evil.

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