Si propsettano tempi bui.
L’Italia mette alle strette il mercato del porno online: dal 12 novembre, sul nostro territorio sarà richiesto alle piattaforme di contenuti hard di accertare davvero l’età degli utenti, certificando così che siano maggiorenni. Il meccanismo anonimo col quale saranno verificate le informazioni, a dire il vero, ancora non è molto chiaro: da quel che si capisce, però, sarà piuttosto articolato e renderà più complicato ogni singolo accesso.
Le nuove regole sono state annunciate dall’Autorità garante delle comunicazioni (AGCOM), che ha applicato una decisione del governo Meloni del 2023 a sua volta derivante da normative europee. Lo scopo è impedire l’accesso ai siti porno ai minori, come prevede il Digital Services Act europeo del 2022.
Le regole decise dall’AGCOM, che erano già state annunciate lo scorso maggio, si applicheranno per il momento all’accesso a 48 siti presenti in una lista pubblicata questo venerdì, e che sarà aggiornata con il tempo. L’elenco comprende alcuni dei siti porno più noti, come Pornhub, YouPorn e OnlyFans, ma anche altri molto più piccoli e sconosciuti.
Finora per accedere ai siti porno era sufficiente dichiarare di avere almeno 18 anni, semplicemente cliccando sulla prima schermata che si apre accedendo al sito. Ora, però, l’AGCOM ha imposto la verifica dell’età, che non sarà svolta direttamente dai siti porno. Stando alle indicazioni dovrà essere fatta da “soggetti terzi certificati”, cioè aziende che già oggi lavorano in questo campo.
La nuova verifica dell’età dovrà essere fatta con un processo basato su un sistema di doppio anonimato, che tenderà a proteggere sia l’identità personale dell’utente, sia la piattaforma alla quale questo utente ha richiesto accesso.
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