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Meta a processo: in gioco il controllo di Instagram e WhatsApp

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La scure delle autorità regolatorie statunitensi si abbatte ancora una volta sui giganti della tecnologia. Dopo mesi di crescente pressione su Google, ora è Meta a finire nel mirino della Federal Trade Commission (FTC), che ha avviato un procedimento antitrust legato alle acquisizioni di Instagram e WhatsApp. Il processo, previsto per lunedì 14 aprile a Washington D.C., potrebbe ridefinire radicalmente il panorama dei social media e il futuro stesso dell’azienda guidata da Mark Zuckerberg.

La FTC, che aveva avviato la causa già nel 2020, accusa Meta di aver costruito una posizione dominante sul mercato attraverso operazioni di acquisizione strategiche, volte a eliminare potenziali concorrenti e consolidare un monopolio. Secondo l’ente federale, l’acquisto di Instagram nel 2012 e di WhatsApp nel 2014 avrebbe ostacolato la concorrenza e portato a una riduzione della qualità dei servizi offerti, con un peggioramento della tutela della privacy e un aumento della pubblicità sulle piattaforme.

L’obiettivo della FTC è ambizioso: ottenere la separazione forzata di Instagram e WhatsApp da Meta. Una decisione che, se confermata, rappresenterebbe un colpo senza precedenti per il colosso tech e potrebbe inaugurare una nuova stagione di regolamentazione più severa per l’intero settore.

Meta, dal canto suo, respinge le accuse e difende le sue mosse come legittime e approvate all’epoca dai regolatori. L’azienda sostiene che le acquisizioni abbiano ampliato il raggio d’azione dei servizi, portandoli a miliardi di utenti in tutto il mondo. Inoltre, secondo la linea difensiva, il mercato è oggi più competitivo che mai, e una definizione troppo ristretta del contesto da parte della FTC non rifletterebbe la complessità dell’ecosistema tecnologico attuale.

Il processo, che si prevede durerà circa due mesi, si inserisce in un clima di crescente ostilità istituzionale verso le Big Tech. Nonostante l’intensa attività di lobbying condotta da Meta durante l’amministrazione Trump e nei confronti dell’attuale presidente della FTC, Andrew Ferguson, l’azione legale è proseguita senza rallentamenti.

Se la FTC dovesse avere la meglio, non solo Meta potrebbe dover rinunciare a due delle sue piattaforme più strategiche, ma si aprirebbe un precedente di rilievo per future azioni regolatorie. Un segnale chiaro: l’era dell’espansione incontrollata per i giganti del digitale potrebbe essere giunta al capolinea.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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