Home Videogiochi News Sony ha brevettato un’IA capace di modificare la difficoltà delle boss fight di un gioco

Sony ha brevettato un’IA capace di modificare la difficoltà delle boss fight di un gioco

Un gioco è troppo difficile e vi tiene bloccati in un particolare punto, come ad esempio una boss fight? Sony sta pensando anche a quello, e anzi ha già provveduto a creare qualcosa di mirato.

Non è la prima volta che la community riesce a scovare nuovi brevetti depositati dai grandi colossi dell’intrattenimento e che svelano in anticipo alcune succose novità, ed è proprio questo l’ennesimo caso: Sony ha pubblicato un brevetto, la settimana scorsa, nel quale affferma di aver sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di aumentare o diminuire in maniera dinamica i livelli di difficoltà dei combattimenti nei videogiochi, in particolar modo quelli contro i boss.

Tale sistema di “apprendimento” da parte dell’IA consentirà al sistema di sovrascrivere, per così dire, i livelli di difficoltà predefiniti inseriti dagli sviluppatori, per basarsi invece sull’abilità dei giocatori e sulla loro storia all’interno del gioco. Ogni tentativo genererà infatti dati in base alle abilità e alle strategie utilizzate dai giocatori e dai boss, e questo a sua volta consentirà al sistema basato sull’intelligenza artificiale di variare automaticamente i livelli di difficoltà.

Nel brevetto, Sony afferma inoltre che i dati raccolti da più giocatori possono aiutare a personalizzare un intero combattimento con un boss. Se i giocatori, ad esempio, hanno scoperto uno schema di attacco per sconfiggere un particolare boss, rendendo quel boss troppo facile da sconfiggere, il gioco potrebbe aumentare i livelli di difficoltà di tale nemico per contrastare il suddetto schema di attacco. Un sistema che dunque impara e si evolve, stando a quanto dichiarato.

Per essere più precisi, comunque, Sony ha dichiarato che un sistema di questo tipo non verrà imposto, e che i giocatori saranno liberi di scegliere tra una difficoltà tradizionale (“fissa”, se così vogliamo chiamarla) o un sistema di difficoltà che cambia dinamicamente.

Un brevetto davvero particolare, e un passo avanti non indifferente per le intelligenze artificiali che regolano il nostro modo di videogiocare. Cosa ne pensate?

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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