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[Recensione] Free Guy

Con Ryan Reynolds non ci si può aspettare altro che una montagna russa di emozioni e risate. Free Guy è un film che ha stupito la critica sin da subito, grazie alla sua capacità di mescolare scene e battute in grado di strappare grandi sorrisi allo spettatore, a tematiche più profonde.

Il film, prodotto 20th Century Studios e diretto da Shawn Levy, sarà disponibile nelle sale italiane a partire dall’11 agosto. In questa recensione senza spoiler andiamo ad analizzarne i punti principali, senza tuttavia tralasciare alcuni importanti dettagli!

Trama

Free Guy vede due grandi ambientazioni: il videogioco Free City, all’interno del quale conosceremo il protagonista Guy (Ryan Reynolds), e il mondo vero, dove troveremo gli altri due personaggi principali, Milly (Jodie Comer) e Keys (Joe Keery). All’interno di Free City, Guy è un PNG programmato per essere un commesso bancario. La vita del protagonista, caratterizzata da una solita routine avente come contorno non pochi momenti assurdi e bizzarri, procede tranquilla fino al momento in cui Free non decide di provare qualcosa di diverso. Anziché arrendersi alla ormai consueta rapina in banca, questa volta Free sceglie di provare a diventare un qualcosa per il quale non è stato programmato: l’eroe. Gli altri PNG restano increduli, mentre il protagonista afferra gli occhiali del rapinatore, accessori classici degli eroi all’interno di Free City, e scopre un mondo completamente nuovo. Free ha quindi deciso di prendere la pillola rossa, e diventa finalmente conscio del suo mondo e del suo destino: salvare Free City e tutti gli altri personaggi non giocanti.

Milly e Keys, nel frattempo, si scontrano con Antoine, il vero antagonista della pellicola, che sembra aver rubato il sistema di A.I. sviluppato dai due programmatori per inserirlo all’interno di Free City. I due, che vorrebbero quindi ritrovare delle tracce del loro videogioco all’interno del titolo più in voga del momento, iniziano a collaborare con Guy. Il protagonista tenta di recuperare la build di Milly e Keys, affrontando nemici in-game e trappole inserite da Antoine, il quale prova in tutti i modi a non far avvicinare Camiciola Guy alla build rimasta nel codice di gioco. Guy, che ormai è diventato famoso in tutto il mondo (quello vero), riceve il sostegno di milioni di fan, a partire dai giocatori di Free City, fino ad arrivare a YouTuber del calibro di Jacksepticeye e Ninja, i quali compaiono in diverse parti del film.

Quando l’intelligenza artificiale si fa uomo

Durante lo svolgimento dell’intero film, la trama principale si sviluppa in parallelo con l’evoluzione della relazione tra Milly e Guy. Dal momento in cui il protagonista decide di cambiare vita, si accorge di poter provare delle vere e proprie emozioni, e diventa molto di più di un semplice PNG di un videogioco. Guy sembra voler provare in tutti i modi a far entrare la luce del sole in un mondo che ricorda la caverna di Platone. All’interno di questa dimensione, il protagonista riesce a trovare la forza e la motivazione per affrontare molteplici pericoli che, originariamente, non avrebbe nemmeno potuto pensare di fronteggiare. Il sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Milly, quindi, sembra essere in grado di evolversi automaticamente tramite un approccio che in psicologia viene chiamato “top-down”: si parte da delle esperienze passate generali per costruire in maniera continua, e sempre più dettagliata, il proprio futuro. In un film di intrattenimento, nel quale sicuramente le risate non mancano, riusciamo comunque a trovare un senso profondo che fa ragionare sulla direzione nella quale lo sviluppo tecnologico si sta muovendo.

Un film divertente e originale

Per descrivere Free Guy in realtà non ci vuole molto, poiché è proprio quello che ci si aspetta e che si spera di trovare in una pellicola con Ryan Reynolds (e forse anche di più). Il film inoltre riporta anche svariate citazioni che faranno sorridere gli appassionati degli Avengers, e non solo. In un’opera che punta molto sulla simpatia e l’intrattenimento, inoltre, trovare un po’ di Matrix e di “voglia di uscire dalla normalità”, fa capire che Free Guy è molto più completo e profondo di quello che potrebbe sembrare. La sceneggiatura è ben realizzata e ricca di immagini spettacolari, che riescono a catturare lo spettatore per fargli passare due ore di puro svago.

Free Guy è questo: battute, risate e un pizzico di nostalgia. È il film ideale da vedere in compagnia di amici, ed è in grado di trasmettere qualcosa di più se lo si guarda con la giusta profondità di pensiero. Ricordiamo che Free Guy sarà disponibile nelle sale italiane a partire dall’11 agosto. Buona visione!

Scritto da
Gianluca Rossi

Nei momenti in cui i miei pensieri riescono ad avere un senso logico può capitare che io scriva cose.

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