Home Cinema The Last of Us: la seconda stagione ha introdotto un nemico ben noto ai giocatori

The Last of Us: la seconda stagione ha introdotto un nemico ben noto ai giocatori

Attenzione: questo articolo contiene spoiler sul primo episodio della seconda stagione di The Last of Us.

Dopo una lunga attesa, The Last of Us è tornato su HBO (e Sky) con la sua seconda stagione, e già dal primo episodio si registrano colpi di scena e importanti novità. Oltre al ritrovato duo formato da Joel ed Ellie – ora più maturi e segnati dal tempo – l’episodio introduce nuovi personaggi, come Dina e Jesse, e soprattutto una nuova, inquietante variante di infetto.

Durante una pattuglia insieme ad altri membri della comunità di Jackson, Ellie precipita infatti accidentalmente in un piano inferiore dell’edificio e scopre di non essere sola: qualcosa la osserva, si muove nell’ombra, e non si comporta come gli infetti che ha già affrontato.

Questa nuova creatura non è né un Runner, né un Clicker, né tantomeno un Bloater. La sua comparsa è sottile, quasi furtiva: si muove silenziosamente tra gli scaffali, osserva, studia, attende il momento giusto per colpire. Solo l’intervento tempestivo di Dina riesce a fermarla. Ma il vero mistero arriva dopo, quando Ellie e Dina raccontano l’accaduto a Tommy e agli altri membri del consiglio.

Il pubblico dei videogiochi ha già incontrato questa creatura: si tratta dello Stalker, una fase intermedia dell’infezione da Cordyceps, comparsa già nel primo capitolo del gioco.

Gli Stalker rappresentano la seconda fase dell’infezione: si manifestano dopo circa due settimane (e fino a un anno) dall’inizio del contagio. Sono più veloci dei Clicker, più aggressivi dei Runner e si distinguono per il volto solo parzialmente coperto dal fungo. La loro strategia consiste nel nascondersi e pedinare le vittime, prima di colpire con ferocia.

Nel videogioco, questi infetti sono relativamente rari, ma la serie sembra intenzionata ad approfondire ulteriormente la mitologia del Cordyceps. Lo stesso Neil Druckmann, creatore del gioco e co-showrunner della serie insieme a Craig Mazin, ha anticipato l’introduzione di nuove varianti infette, inclusi gli iconici Spores (le spore), sinora assenti dallo show.

Con queste premesse, la stagione 2 promette un’esplorazione ancora più ampia e terrificante dell’universo di The Last of Us.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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