In un panorama videoludico iper saturo di offerta come quello attuale, è sempre più difficile per gli sviluppatori indipendenti emergere con i loro prodotti. Per cercare di riuscire nell’intento, è sicuramente necessario approcciarsi al mercato con qualcosa di distintivo ed impattante. Uno di questi elementi è ad esempio lo stile artistico, capace di catturare fin dai primi secondi di presentazione l’attenzione del pubblico, ma in seconda battuta vi è anche l’aspetto grafico. Inutile nasconderlo: l’animazione in stop-motion è una tecnologia affascinante ed allo stesso tempo inquietante, soprattutto se proviene da opere che hanno qualche anno sulle spalle.
Moonhood con The Midnight Walk ha deciso di abbracciare del tutto questa pratica, presentando un mondo dove il terrore è scolpito a mano. Realizzato da veterani di titoli come Fe e Lost in Random, The Midnight Walk punta tutto sull’artigianalità: ogni personaggio e oggetto è stato costruito fisicamente e poi scannerizzato in 3D, conferendo al tutto un’estetica tangibile, fatta di materiali reali e dettagli palpabili. Il risultato è un’opera visivamente memorabile, ma… sarà anche un buon gioco? Scopriamolo insieme!
Versione provata: PlayStation 5 Pro
Ci sono due braccia, una lanterna ed una casa con le gambe…
In The Midnight Walk l’utente veste i “panni” (si fa per dire) del misterioso Burnt One, una figura enigmatica di cui sono visibili unicamente le due braccia carbonizzate (questo anche per confermare la piena funzionalità con il PlayStation VR2). Al suo fianco vi sono poi Potboy, una lanterna vivente a metà tra il tenero e il sinistro e Housy, una casa deambulante. La trama vede il trio impegnato a percorrere la leggendaria Passeggiata di Mezzanotte, con lo scopo di raggiungere la cima del Monte della Luna, naturalmente evitando i mostri e risolvendo i molteplici enigmi disseminati lungo il cammino.
La domanda potrebbe sorgere spontanea: perché bisogna raggiungere quel luogo? Il gioco non lo spiega chiaramente. The Midnight Walk non offre infatti una trama lineare o approfondita, ma un’esperienza fatta di sensazioni, atmosfere, e dettagli ambientali che si rivelano, quasi in stile FromSoftware, gradualmente, tramite brevi narrazioni e registrazioni audio. Ogni capitolo racconta una storia a sé, spesso malinconica o tragica, che contribuisce a costruire un mondo narrativo minimalista ma efficace.
Fiamma e puzzle
Il gameplay si basa su meccaniche piuttosto semplici: è possibile comandare Potboy per interagire (o incendiare) oggetti, accendere fiammiferi trovati in giro o lanciarli da una piuttosto particolare pistola. Allo stesso tempo, le meccaniche consentono di chiudere gli occhi per scoprire indizi sonori o tracce nascoste. Il tutto è propedeutico alla risoluzione di enigmi od ostacoli ambientali, veri avversari della progressione (in aggiunta ad alcuni avversari che per forza di cose bisognerà unicamente evitare).
I puzzle e le sezioni stealth sono ben integrati, anche se non particolarmente innovativi. Col passare delle ore le sfide diventano più articolate, talvolta un po’ macchinose, ma nel complesso restano accessibili e coerenti con il tono del gioco, che comunque rimane abbastanza fluido. Ne deriva che la struttura è perlopiù lineare, con qualche rara sezione più aperta e un sistema di guida basato su scie luminose, che però rischiano tenere forse troppo per mano l’utente, rompendo il senso di immersione e scoperta tanto ricercato dagli sviluppatori.
Un mondo da ammirare (e temere)
Il vero punto di forza del titolo è senza dubbio il colpo d’occhio. I nemici sono affascinanti e disturbanti al punto giusto, anche se è negli ambienti che The Midnight Walk mette in campo il piatto forte: da paludi infestate a villaggi innevati, fino a città artigianali dominate da giganti erranti, ogni scenario è unico e sorprendente. Il tutto è impreziosito da una colonna sonora originale, che evita i cliché horror per proporre sonorità classiche, talvolta persino in salsa jazz che contribuiscono a creare a un’atmosfera intensa ed equilibrata. Qualora venisse fruito con un headset importante, l’esperienza evolve sensibilmente
Su PS5, la fluidità non è sempre impeccabile, nonostante vi sia da dire che l’animazione in stop-motion rende difficile distinguere gli scatti voluti da quelli tecnici. Ciò detto, trattandosi di un gioco lento e riflessivo, eventuali cali di frame rate non compromettono affatto l’esperienza.
Un’esperienza da vivere, più che da giocare
Volendo riassumere con una certa sicurezza il prodotto, non si fatica a dire che The Midnight Walk dà il meglio di sé quando smette di voler essere un “gioco” e si pone come obiettivo quello di far esplorare il suo mondo inquietante e poetico. Le sezioni stealth funzionano, ma non brillano quanto l’aspetto visivo e atmosferico.
Con un prezzo di circa 40 €, la fatica targata Moonhood offre di conseguenza 5-6 ore di avventura intensa e rifinita, condita con finali alternativi e collezionabili che spingono al completamento, anche se purtroppo in questi casi la rigiocabilità non è certo la carta vincente nella mano.

Riassunto
Riassunto
The Midnight Walk è una perla che merita di essere vissuta da tutti coloro che adorano lo stile alla Tim Burton o che desiderano un'esperienza diretta e coinvolgente. Nonostante il prezzo sia poco competitivo rispetto alla durata, la produzione Moonhood riesce a ritagliarsi un posto di spessore nel panorama videoludico attuale.
Pro
Stile strabiliante Immersivo e coinvolgenteContro
Rapporto prezzo/longevità poco favorevole Le fasi stealth non sono sempre esalitanti- Valutazione8
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