Una brutta pagina per la compagnia francese.
Gli ex dirigenti di Ubisoft Tommy François, Serge Hascoët e Guillaume Patrux sono stati dichiarati colpevoli di “molestie morali e sessuali e tentata aggressione sessuale” al termine di un’udienza di tribunale tenutasi oggi.
Il processo affonda le sue radici nel tristemente celebre scandalo Ubisoft scoppiato nel 2020, quando la compagnia francese di videogiochi venne accusata di non prestare attenzione a comportamenti inadeguati di alcune figure dirigenziali, con presunte molestie e potenziali aggressioni. Cinque anni dopo, i tre dirigenti dimessi sono stati condannati.
Secondo Libération, “mercoledì 2 luglio, il tribunale penale di Bobigny ha dichiarato Tommy François, Serge Hascoët e Guillaume Patrux colpevoli di molestie morali e sessuali e tentata aggressione sessuale”.
Il rapporto afferma che il tribunale “ha emesso condanne sospese fino a tre anni di carcere contro tre ex dirigenti del gigante dei videogiochi”. Data la natura del verdetto di sospensione condizionale della pena, ciò significa che nessuno dei dirigenti sconterà la pena detentiva, a meno che non commettano ulteriori reati, nel qual caso il tribunale ha la giurisdizione di applicare la pena detentiva.
I comportamenti dei tre individui includevano “battute sessiste, umiliazioni e comportamenti sgradevoli o volgari nei confronti di alcuni dipendenti”. Le accuse corroborano le prime indicazioni secondo cui la sede centrale avesse un‘”atmosfera da club per soli uomini”.
Libération ha proseguito: “Il più gravemente condannato è l’ex vicepresidente della redazione, Tommy François. È stato condannato a tre anni di carcere con la condizionale e a una multa di 30.000 euro, la pena richiesta dal pubblico ministero per le accuse di molestie morali e sessuali e tentata violenza sessuale”.
Serge Hascoët è stato condannato a diciotto mesi di reclusione con sospensione condizionale e a una multa di 45.000 euro. Invece, Guillaume Patrux “è stato condannato a dodici mesi di carcere con pena sospesa e a una multa di 10.000 euro per il suo comportamento violento e intimidatorio nei confronti del piccolo team presso cui lavorava”.
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