In un recente incontro aziendale, la divisione britannica di Ubisoft ha lanciato un segnale d’allarme sul mercato videoludico del Regno Unito, e non solo.
L’editore francese ha registrato infatti un calo significativo nelle vendite dei propri prodotti, legato soprattutto al fatto che sempre meno consumatori acquistano videogiochi a prezzo pieno.
Nonostante gli introiti complessivi di Ubisoft UK siano aumentati dell’11%, le vendite dei singoli titoli hanno subito un crollo del 29% nello stesso periodo. Un divario che evidenzia una dinamica di mercato sempre più complessa, in cui il prezzo di listino dei giochi costituisce un ostacolo crescente alle vendite.
L’azienda fa riferimento in particolare ai giochi venduti a 60-70 euro, fascia in cui però rientrano ormai anche titoli da 80 euro, divenuti nuovo standard del settore.
Secondo quanto riportato nell’aggiornamento business, “i consumatori giocano a meno titoli, ma per periodi più lunghi”. Una tendenza che, salvo rare eccezioni, rende più difficile per le nuove uscite emergere e raggiungere i livelli di vendita del passato. In un mercato descritto come “più volatile”, Ubisoft nota come le vendite dei giochi a prezzo pieno “continuino a essere meno diffuse”, minando la prevedibilità del successo commerciale dei singoli progetti.
La flessione nelle vendite, combinata a un calendario di uscite più contenuto, porta Ubisoft UK a prevedere un calo dei profitti nell’attuale anno fiscale. Una prospettiva che riflette un settore in trasformazione, tra consumatori più selettivi, prezzi in aumento e competizione sempre più serrata.
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