Nonostante le critiche di numerosi esponenti dell’industria videoludica all’uso dell’intelligenza artificiale generativa, appare ormai chiaro che la maggior parte delle compagnie AAA stia puntando con decisione su questa tecnologia. Ubisoft non fa eccezione: il publisher francese ha avviato numerose iniziative per esplorare le potenzialità dell’IA, tanto per i giocatori quanto per gli sviluppatori.
Il CEO Yves Guillemot sostiene ora che l’IA generativa rappresenti una rivoluzione per il gaming paragonabile al passaggio alla grafica 3D. Per questo, afferma, Ubisoft sta già compiendo “grandi passi avanti” nell’applicazione dell’IA generativa a “casi d’uso ad alto valore” in grado di offrire benefici concreti agli sviluppatori e agli utenti.
Durante l’ultima conference call sugli utili relativi al primo semestre dell’anno fiscale 2026, Guillemot ha ribadito i progressi compiuti sulle applicazioni innovative di IA generativa direttamente rivolte ai giocatori.
Tra queste figura il neonato Project Teammates, un sistema pensato per trasformare gli NPC in veri compagni di squadra, capaci di reagire e comportarsi in modo naturale. La tecnologia potrebbe essere implementata anche nel nuovo sparatutto live-service di Ubisoft recentemente trapelato, Project Scout. Ecco quanto affermato:
Stiamo facendo grandi passi avanti nell’applicazione dell’IA generativa a casi d’uso ad alto valore che portano benefici tangibili ai nostri giocatori e ai nostri team. È una rivoluzione per la nostra industria pari al passaggio al 3D. E abbiamo tutto per essere leader in questo ambito.
Sul fronte produttivo, Ubisoft ha già diversi team nei suoi studi impegnati a sperimentare l’uso dell’IA generativa. Programmatori, artisti, game tester e altri reparti stanno integrando queste tecnologie nei rispettivi workflow, con l’obiettivo di trasformare radicalmente lo sviluppo dei videogiochi.
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