Andiamoci piano con le aspettative, anche se le fonti sono molto autorevoli.
Un’ormai storica serie di videogiochi risalente all’epoca di PlayStation 3 e Xbox 360 sembra essere sul punto di tornare. Un nuovo report di Insider Gaming sostiene infatti Techland si sta preparando a riportare in vita Call of Juarez, con un sequel della serie che già conosciamo.
Per chi non conoscesse la serie, Call of Juarez debuttò nel 2006 grazie agli sviluppatori Techland e Ubisoft come sparatutto in prima persona ambientato in Occidente. Il gioco, uscito solo per PC e Xbox 360, ricevette un’accoglienza piuttosto contrastante e non vendette molto bene, ma ebbe comunque un seguito.
Questo sequel, Call of Juarez: Bound in Blood, uscì nel 2009, e fu allora che la serie fu introdotta anche su PS3. Bound in Blood ricevette un’accoglienza più positiva del suo predecessore, vendendo anche notevolmente di più. Di conseguenza, i due si riunirono per un terzo gioco nel 2011, Call of Juarez: Cartel. Questo, a differenza dei precedenti, fu definito una delle peggiori uscite dell’anno. Fu una vera sorpresa all’epoca, dato che sia la serie che il suo sviluppatore erano in crescita.
Dopo l’uscita, si scoprì che il gioco era stato lanciato in fretta e furia, prima del previsto. Eppure, nonostante il clamoroso fallimento, non fu sufficiente a far crollare la serie. Nel 2013 uscì Call of Juarez: Gunslinger, che rilanciò la serie, ottenendo un’accoglienza simile a quella del secondo capitolo e vendendo più di tutti i titoli precedenti.
Non molto tempo dopo, però, Techland si è spostata su Dying Light, che si è dimostrato ben più grande e di successo di Call of Juarez. Eppure, secondo un nuovo rapporto, starebbe preparando il terreno per il rilancio di Call of Juarez, e questa volta lo farà tramite Unreal Engine 5. In precedenza, tutti e quattro i giochi erano stati realizzati con il motore Chrome, il motore proprietario di Techland.
Non ci resta che monitorare la situazione, per saperne di più. Recentemente, Techland ha anche cancellato due giochi in sviluppo a causa dei conti in rosso registrati nell’ultimo anno.
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