Geniale, come abbiamo fatto a non pensarci prima?
Di tanto in tanto, Ubisoft se ne esce fuori con qualche idea a dir poco fuori dal normale. Succede ad esempio che la compagnia sia finita lo scorso anno nell’occhio del ciclone per aver chiuso The Crew, rendendolo di fatto inutilizzabile – si tratta di un gioco che richiede una connessione costante ai server. Nei giorni scorsi, il dibattito è tornato di moda con l’annuncio di Electronic Arts su Anthem, videogioco che tra meno di 6 mesi chiuderà definitivamente i battenti.
L’iniziativa Stop Killing Games, dedita alla preservazione di questi videogiochi che rischiano di scomparire per sempre, ha proprio come scopo quello di contorbattere ad azioni come quella di EA su Anthem. Dal canto suo, Ubisoft ha trovato una soluzione che sicuramente farà contenti tutti (*sarcasmo mode: off*): se il gioco non può essere utilizzato, distruggetelo. Letteralmente.
Ubisoft ha pubblicato uno strano aggiornamento del suo EULA, il Contratto di Licenza con l’Utente Finale, in cui, a determinate condizioni, viene appunto richiesta la distruzione delle copie dei giochi.
Vi riportiamo un estratto del punto 8: Termination del contratto EULA:
Il presente Contratto di Licenza con l’Utente Finale (EULA) ha efficacia a partire dalla data anteriore tra quella in cui l’Utente acquista, scarica o utilizza il Prodotto, e fino alla sua risoluzione secondo i termini qui stabiliti. L’Utente e UBISOFT (o i suoi licenziatari) possono risolvere il presente EULA, in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo.
La risoluzione da parte di UBISOFT sarà efficace a seguito di (a) notifica all’Utente o (b) chiusura dell’Account UBISOFT dell’Utente (se esistente) o (c) al momento della decisione di UBISOFT di interrompere l’offerta e/o il supporto del Prodotto. Il presente EULA si risolverà automaticamente qualora l’Utente non rispetti uno qualsiasi dei termini e delle condizioni del presente EULA. In caso di risoluzione per qualsiasi motivo, l’Utente deve disinstallare immediatamente il Prodotto e distruggere tutte le copie del Prodotto in suo possesso.
Una scelta piuttosto bizzarra da parte dell’editore francese, che naturalmente ha già fatto nascere molti altri dibattiti, specie per la richiesta inusuale di distruggere le copie regolamente acquistate di un prodotto.
Cosa ne pensate?
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