Una storia abbastanza surreale quella che ha raccontato lo youtuber Once Were Nerd, creator italiano che su YouTube si dedica principalmente a recensire console da videogiochi per il retrogaming. Lo Stato italiano ha deciso di aprire un’indagine contro lo youtuber, e il suo canale rischia di scomparire nonostante la presenza di moltissimi altri creator simili.
In un video pubblicato ieri sul suo canale, Once Were Nerd ha raccontato la sua particolare disavventura avvenuta nei mesi scorsi, e di cui ha informato la sua community solo di recente. Nella sua storia sulla piattaforma di Google, lo youtuber, il cui vero nome è Francesco Salicini, ha analizzato in molte occasioni varie console da retrogaming, hardware cioè pensati esclusivamente per usufruire di videogiochi del passato. In particolare, sono abbastanza note marche come Anbernic, Powkiddy e Trimui, forse le più diffuse sul mercato.
Vale la pena sottolineare che si tratta, come detto, di recensioni, e non sponsorizzazioni dei vari prodotti. Nonostante ciò, racconta Salicini, lo Stato italiano ha deciso di aprire un procedimento penale nei suoi confronti per aver mostrato al pubblico queste console, che riproducono illegalmente contenuti protetti da copyright.
Nella lettera, citata nel video che vedete in fondo, la Polizia Finanziaria accusa Salicini di aver violato l’articolo 171ter, comma I, lettera ‘c’, in quanto “ha pubblicizzato attraverso i suoi canali social quali youtube, amazon, facebook, instagram, telegram, discord e twitch, le console da gioco a marchio Anbernic nonché altre della medesima tipologia, che riproducono abusivamente giochi Nintendo e Sony, in modo da agevolarne la commercializzazione”.
Lo youtuber rischia da 6 mesi a 3 anni di carcere, con una multa di circa 15 mila euro.
La situazione, come detto, è quasi surreale. Non solo Once Were Nerd non ha sponsorizzato le console retrogaming, ma esistono decine, forse centinaia di altri canali che trattano dello stesso tema. Inoltre, sottolinea Salicini, si tratta di hardware che chiunque può acquistare liberamente e che vengono vendute anche su Amazon Italia, come potete vedere qui sotto.
In questo momento, Salicini sottolinea di essere solo indagato per questo reato, ma lo Stato può comunque richiedere la sospensione totale dei suoi canali social. Lo youtuber ha già contattato una squadra di avvocati per procedere.
Cosa ne pensate di questa storia?
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