Viviamo in un mondo profondamente diviso. Ne abbiamo la riprova tutti i giorni, e ci basta sfogliare un giornale per rendercene conto. L’umanità si divide ormai in schieramenti, ognuno con le proprie ragioni, e non si riesce a stabilire un terreno comune sul quale raggiungere un accordo. I dilemmi all’ordine del giorno li conosciamo tutti: mare o montagna, arancino o arancina, PC o console?
Per fortuna noi di Uagna non ci occupiamo (al momento) anche di villeggiature e ristorazione, quindi in questo speciale intendiamo concentrarci su quest’ultimo dibattito, che da decenni ormai è il casus belli all’interno della community dei gamer.
Oggi, con il diffondersi di piattaforme ibride come Steam Deck, bundle di giochi a prezzi stracciati e servizi in abbonamento sempre più ricchi, il dilemma è più vivo che mai: nel 2025 conviene comprare un PC o una console?
La risposta non è mai univoca, perché dipende da priorità, budget e modo di vivere il gaming. Proveremo quindi ad esaminare con voi punto per punto i principali vantaggi di entrambe le piattaforme, stimolando un confronto che, siamo sicuri, continuerà nei commenti.
Perché scegliere un PC da gaming nel 2025?
Quando l’occhio vuole la sua parte
Il PC continua a essere il paradiso di chi ama il videogioco nella sua veste tecnica più spettacolare, così come è stato pensato dallo sviluppatore. Con le ultime schede grafiche NVIDIA serie 5000 e AMD RX 8000, i giochi raggiungono livelli di realismo impressionanti, con ray tracing avanzato, supporto al DLSS 4 e framerate altissimi anche in 4K. Basti ricordare alcuni tra i giochi più impressionanti degli ultimi anni, come ad esempio Indiana Jones e L’Antico Cerchio, Alan Wake 2 o Cyberpunk 2077 con il pathtracing abilitato. Parliamo di esperienze al momento impensabili sulle piattaforme Sony, Microsoft e Nintendo.
Su console, come sappiamo, spesso si deve scegliere: performance mode (fluidità) o quality mode (grafica migliore). E non ci sono console premium che tengano il passo. Nemmeno Playstation 5 Pro, l’ultima arrivata in casa Sony, riesce a regalare un gaming privo di compromessi. Su PC, invece, questi si riducono drasticamente: chi ha l’hardware adeguato può spingere il motore di gioco al massimo, con libertà di personalizzare ogni dettaglio come ombre, effetti particellari, filtri al fine di ottenere un’esperienza davvero su misura.
La caccia all’affare è sempre aperta
Come ben sa chi gioca su PC, uno delle fonti di invidia degli amici console gamer è l’enorme risparmio sui giochi. Siti di terze parti come Instant Gaming, Fanatical o Humble Bundle permettono di acquistare titoli nuovi e vecchi a prezzi spesso inferiori rispetto allo stesso Steam. E anche sullo store di Valve non si scherza in quanto a risparmi, con offerte quotidiane che tentano costantemente i PC gamer. Per di più, se si vogliono consultare le offerte giornaliere su tutti gli store, c’è un ottimo sito come gg.deals.
A queste si aggiungono i bundle, veri e propri scrigni di occasioni che permettono di costruire una libreria con centinaia di titoli spendendo meno di quanto costerebbe un singolo gioco AAA al day one su console. Il risultato? In pochi mesi, con un investimento oculato e qualche buon consiglio, si può mettere insieme un catalogo sterminato senza prosciugare il portafogli. E tutto questo mentre Nintendo ha sdoganato il prezzo di 90€ per i suoi titoli first party! Signora mia, dove stiamo arrivando…
Giocare con gli amici senza abbonamenti
Nel 2025 gli abbonamenti per il gioco online su console continuano a essere la norma: PlayStation Plus, Xbox Game Pass Core e Nintendo Switch Online sono imprescindibili per accedere alle funzionalità multiplayer. Perché? C’è una ragione per la quale i giocatori console debbano pagare per poter giocare con i propri amici o per poter conservare i propri salvataggi sul cloud?
Sul PC, invece, giocare online è gratuito. Basta avere il gioco e una connessione internet. Niente costi ricorrenti per “sbloccare” il multiplayer su Grand Theft Auto Online o qualsiasi altro gioche vi venga in mente. Una differenza che, a lungo termine, incide parecchio sul portafogli: dopo 5 anni, i soldi risparmiati sugli abbonamenti possono finanziare un upgrade della scheda grafica o un nuovo monitor.
Una libreria infinita
Il PC non è solo la piattaforma del presente, ma anche quella del passato. Certo, anche Steam è colmo di titoli arcaici, come Thief Gold, i primi due Fallout sviluppati da Interplay, o le avventure grafiche di LucasArts che hanno fatto la storia (come non citare Monkey Island?). Ma è soprattutto grazie ad uno store come GOG che ha fatto del retrogaming una delle sue caratteristiche principali, e all’ausilio community dedicate, che su computer si può spaziare dai giochi degli anni ’70 fino agli ultimi AAA appena usciti. E parliamo di titoli del tutto privi di DRM.
È a tutti gli effetti un archivio imperituro, un museo interattivo del videogioco che permette di riscoprire gemme dimenticate, rigiocare classici in versione rimasterizzata o semplicemente vivere l’evoluzione del medium senza confini. Questa retrocompatibilità virtualmente infinita non ha rivali nel mondo console, dove ogni generazione spesso taglia di netto i ponti con quella precedente.
Creatività senza limiti
Il mondo delle mod è una delle colonne portanti dell’esperienza PC. Parliamo di modifiche tecniche, grafiche o di gameplay che vanno dal semplice miglioramento visivo a vere e proprie espansioni non ufficiali.
Chi non ha mai desiderato rendere Skyrim un gioco fotorealistico, giocare a GTA nei panni di Goku o magari recuperare dei contenuti tagliati in fasi di sviluppo di alcuni giochi, come i classici Vampire The Masquerade: Bloodlines o Star Wars: Knights of the Old Republic 2?
Le mod offrono infinite possibilità di personalizzazione. Un aspetto che prolunga la vita dei giochi e crea comunità attive e affiatate. Su console, invece, questo tipo di libertà è quasi sempre limitato o assente.
Ultrawide, il formato che non ti aspetti
Per chi cerca un’esperienza immersiva, a tratti cinematografica, i monitor ultrawide e persino super-ultrawide offrono un campo visivo ampliato, impossibile su console. Giochi di guida, simulazioni di volo e persino RPG diventano un’esperienza completamente diversa, con un coinvolgimento impensabile da chi non ha mai provato prima questo fattore di forma. Ed è difficile tornare indietro…
Ormai il supporto agli aspetti visivi non standard è sempre più diffuso nel mondo videoludico, e ci sono persino alcuni picchiaduro come Tekken 8 che consentono di giocare nativamente in 21:9 senza dover passare attraverso a delle mod. E pensare che fino a qualche tempo fa la community considerava l’uso di questi monitor come cheating…
Questa possibilità si estende anche al mondo del multitasking: con uno schermo di queste proporzioni, si può giocare mentre si tengono d’occhio chat, guide o stream in contemporanea. Largo alla versatilità!
PC portatili: Steam Deck, ROG Ally e oltre
Gli ultimi anni hanno visto l’esplosione dei PC handheld, come Steam Deck OLED, ASUS ROG Ally e Lenovo Legion Go. Questi dispositivi hanno cambiato le regole del gioco: unendo la libreria PC alla portabilità delle console.
Si può iniziare una partita sul PC di casa e continuarla sul divano, in treno o persino in vacanza. È un ecosistema che ha sovvertito il concetto tradizionale di “desktop”, stabilendo quasi un trait d’union tra due esperienze così tanto diverse.
Perché scegliere una console nel 2025?
Il rapporto qualità/prezzo vince sempre
Un PC da gaming capace di offrire prestazioni paragonabili a una PlayStation 5 Pro o a una Xbox Series X costa inevitabilmente di più. Parliamo di numeri, signori: con le console al prezzo di circa 500-600 euro si ottiene un hardware pronto a far girare gli ultimi titoli senza pensieri. E inoltre su PC dobbiamo tenere anche a mente il costo del monitor, visto che solitamente possediamo già una TV alla quale collegare una console.
In un periodo come questo in cui il costo della vita è esploso tra inflazione e rincari, il rapporto qualità/prezzo delle console resta uno dei motivi più forti per cui molti giocatori le preferiscono.
Accendi e gioca
Il fascino delle console sta anche nella loro immediatezza. Nessuna configurazione complicata, niente aggiornamenti driver o problemi di compatibilità, nessuno sbattimento tra mille menù grafici: si inserisce il disco (o si scarica il gioco) e si gioca.
Questa semplicità le rende ideali per chi vuole vivere il gaming senza pensieri, magari dopo una lunga giornata di lavoro, senza doversi stressare tra mille impostazioni delle quali si fa fatica a comprendere il significato se non si è adeguatamente preparati. Non siamo mica tutti ingegneri!
Tutto pronto dalla scatola
Assemblare un PC da gaming può essere appassionante per alcuni, ma scoraggiante per altri. Con una console non c’è alcun bisogno di conoscere componenti, dissipatori, compatibilità o BIOS: si collega alla TV e si inizia a giocare. Su PC bisogna leggere le istruzioni o guardare tutorial, avere una buona manualità e tanta pazienza. E con la calura estiva può essere un lavoro non da poco… Chi ve lo fa fare?
Il fattore Nintendo
Parlare di console significa anche parlare di Nintendo, un’azienda che continua a vivere in un universo parallelo. Le esclusive della casa di Kyoto, da The Legend of Zelda a Super Mario passando per l’appena uscito Donkey Kong Bananza, non sono disponibili su PC.
Chi ama queste esperienze uniche non ha alternative: Switch 2 è imprescindibile.
Il mercato dell’usato
Mentre il gaming su PC è ormai quasi totalmente digitale, su console l’usato fisico continua a essere una realtà viva. Rivendere i giochi finiti o scambiarli tra amici permette di recuperare parte della spesa, abbattendo il costo complessivo del proprio hobby.
Un vantaggio che, unito a sconti su edizioni retail e offerte nei negozi, rende il mondo console ancora più appetibile per chi vuole giocare spendendo il meno possibile. E se poi magari annoveriamo nella nostra collezione una collector limited potrebbe anche aumentare di valore nel tempo. Avete mai pensato di portarla ad una puntata di Cash or Trash? “Dottor Rosa, quanto vale?”
Non esiste una risposta unica
Il dibattito PC vs Console non avrà mai un vincitore assoluto, perché parliamo di due modi diversi di vivere il gaming.
Il PC è per chi vuole il massimo della personalizzazione, dell’espandibilità e della libertà: dalla grafica spinta alle mod, passando per un ecosistema che abbraccia passato, presente e futuro.
La console è per chi cerca immediatezza, un costo iniziale contenuto e la tranquillità di un sistema chiuso ma stabile, senza dimenticare le esclusive che fanno storia.
Nel 2025, forse, il vero punto di incontro è un approccio ibrido: console per le esclusive e per il divertimento immediato, PC per chi vuole spingersi oltre e sperimentare.
E tu? Qual è la tua scelta? Il dibattito è aperto.
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