Nel panorama tedesco della Gamescom, Red Hog Studio ha presentato Project ReMind.
Un viaggio tra memoria e futuro, tra architettura e fantascienza: Project ReMind si presenta come un’avventura in prima persona che fonde esplorazione, enigmi e narrazione in un’unica esperienza immersiva. Sviluppato come una vera e propria “lettera d’amore” ai classici puzzle game, il titolo invita il giocatore a muoversi attraverso ambienti costruiti con i frammenti dei propri ricordi, dal presente fino all’alba del XXII secolo.
Il cuore del gioco è un intreccio di mistero e identità. Al centro della trama, il protagonista deve ricostruire la propria vita dimenticata e fare i conti con una presenza enigmatica che lo accompagna dai tempi dell’università. Gli enigmi, concepiti per fondersi con il level design, non sono semplici ostacoli logici: ogni puzzle diventa parte integrante di un mondo narrativo che utilizza lo spazio e l’architettura come strumenti di racconto.
Un ruolo centrale è affidato anche al comparto sonoro. Oltre due ore di musica originale — registrata dal vivo con theremin, sintetizzatori analogici, archi e fiati — accompagnano l’esperienza. La colonna sonora, firmata dal compositore Felix Wilson, si adatta dinamicamente all’azione, reagendo in tempo reale alla presenza del giocatore e trasformando ogni sessione in un momento unico.
Con cinque anni di sviluppo alle spalle, Project ReMind promette di elevare il concetto di narrazione spaziale, offrendo ambientazioni ispirate all’architettura reale e scenari inediti che spingono il giocatore a vivere il mondo piuttosto che semplicemente attraversarlo. Non si tratta soltanto di risolvere enigmi, ma di decifrare il senso stesso della memoria e del destino dell’umanità.
Il titolo, in arrivo nel 2026, si rivolge in particolare agli appassionati di puzzle game e agli amanti della fantascienza, proponendosi come un punto d’incontro tra introspezione personale e riflessione speculativa sul futuro.
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