La comunità di Silent Hill discute da tempo se Silent Hill f possa essere definito un soulslike. A fugare ogni dubbio è stato però Konami, che in un’intervista a IGN ha preso posizione netta, definendo tale etichetta “fuorviante”.
Ambientato nel Giappone degli anni ’60, Silent Hill f segue la storia di Hinako Shimizu, una ragazza alle prese con il peso delle aspettative sociali e familiari. Come riportato nell’anteprima di IGN, il sistema di combattimento ricorda per certi versi quello del remake di Silent Hill 2: attacchi ravvicinati, possibilità di schivata con il tasto cerchio del DualSense e colpi leggeri o pesanti assegnati ai tasti dorsali. Movimenti lenti e colpi caricati restituiscono una sensazione di realismo, sottolineando la fragilità della protagonista.
Il gameplay introduce anche schivate a tempo e contrattacchi, elementi che hanno spiazzato parte della fanbase. Secondo Konami, la scelta di rendere più impegnative le sequenze di combattimento risponde a una tendenza del mercato: “I giochi d’azione complessi sono sempre più apprezzati dai giocatori più giovani”, spiegano.
Eppure, durante la gamescom 2025, il produttore Motoi Okamoto ha ribadito con fermezza: Silent Hill f non è un soulslike:
Vedo spesso questo termine usato a sproposito online. Basta trovare una barra della stamina o un comando di schivata e subito si parla di soulslike. Ma molte di queste meccaniche erano già presenti nei vecchi Silent Hill. Pensiamo a Silent Hill 4, con la barra di caricamento degli attacchi, o a Silent Hill 3, dove c’era già una barra dell’energia.
Okamoto ha quindi manifestato una certa frustrazione per il dibattito che continua ad associare Silent Hill f a un genere cui, a detta sua, non appartiene: “Non si tratta di innovazioni esclusive dei soulslike. Sono caratteristiche che appartengono da sempre agli action horror. Il nostro gioco appartiene a questa categoria, non ai soulslike”.
Silent Hill f sarà disponibile dal 25 settembre 2025 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Io non capisco perchè per ogni gioco “action” in terza persona debba essere chiarito che sia un puro action o un gioco con elementi souls-like, come se adesso “Questo bollino” fosse visto col terrore. “Oddio, è un souls like, quindi sarà una schifezza perchè solo from software li sa fare.”
Sembrerebbe, o forse lo è, che per ogni titolo in uscita ci sia la paura collettiva che sia un souls like.
Ma poi perchè ogni gioco con delle “botte” in terza persona deve esser per forza un souls like. Così come per Onimusha, dove tutti i professionisti del settore si sono sbrigati a chiarire che non è un souls like. Esistono da sempre gli action.
E’ chiaro e palese che il modello souls like sia seguito da tantissimi, ma è assurdo che per ogni action in uscita da qui e per il prossimo futuro bisogna chiarire che sia o no un souls like. Sta diventando una storia ridicola