L’offensiva è partita.
Quelle che prima erano solo voci di corridoio, sono diventate realtà nella settimana appena trascorsa: Skydance Paramount si prepara a una faraonica offerta da 70 miliardi di dollari per acquisire l’intera Warner Bros. Discovery, e la major, in fase di ristrutturazione, avrebbe tutti gli interessi del mondo ad accettare la proposta. Ma dato che appunto Warner è in procinto di dividersi in due realtà, perché Paramount vuole agire adesso e non tra qualche mese?
Una domanda che si è posto l’analista di MoffettNathanson, Robert Fishman, che nella sua ultima ricerca ha cercato di spiegare perché Paramount, che solo da poche settimane si è fusa con Skydance, si prepara ora a diventare ancora più grande di quanto già non sia. La risposta, secondo Fishman, è che occorre battere sul tempo gli avversari.
L’idea di Skydance Paramount, spiega Fishman, sarebbe quella di “consolidare le risorse mediatiche in un periodo di instabilità a livello di settore e costruire un conglomerato focalizzato sullo streaming, con studi televisivi e cinematografici e potenzialmente un portafoglio televisivo lineare più ampio.”
Il vantaggio di agire ora, per Skydance, è che potrebbe “anticipare una potenziale guerra di offerte per le sole attività di Warner Bros. Streaming & Studios dopo la scissione”, ha osservato Fishman. “Agendo ora, Skydance si posiziona per assicurarsi l’intera azienda prima che i rivali possano scegliere le attività più interessanti”.
Prima della notizia della preparazione di un’offerta da parte di Paramount Skydance per WBD, riportata per la prima volta pochi giorni fa, l’analista dei media di Wells Fargo Steven Cahall aveva pubblicato una nota in cui definiva la futura Warner Bros. (ricordiamo che la major si sta dividendo in due realtà) come “un’interessante candidata per fusioni e acquisizioni”, con Netflix visto come l’acquirente più interessato ad accaparrarsi tutta la divisione streaming per consolidare il proprio potere sul settore. Altri potenziali pretendenti secondo le ricerche includevano Amazon, Apple, Comcast e Sony, oltre appunto a Paramount Skydance. Disney, invece, non è stata chiamata in causa, ma va ricordato che la compagnia ha già dalla sua Disney+ e Hulu, due colossi dell’intrattenimento.
Di certo, qualsiasi offerta da parte di Paramount Skydance per Warner Bros. Discovery incontrerebbe grandi ostacoli finanziari e normativi, probabilmente molto più grandi di quelli derivanti dalla fusione tra Skydance e Paramount. C’è però un precedente, ossia la grande (e discussa) acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney.
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