La strategia di Microsoft di includere Call of Duty nel servizio Game Pass si è rivelata molto più onerosa del previsto. Secondo un’inchiesta pubblicata da Bloomberg, la scelta avrebbe comportato per l’azienda perdite pari a circa 300 milioni di dollari in mancati ricavi.
La notizia arriva in un momento delicato per Xbox, che questa settimana ha annunciato un aumento dei prezzi per gli abbonamenti Game Pass. Un rincaro che ha scatenato l’ira della community e rischia di influenzare anche il lancio della beta chiusa di Call of Duty: Black Ops 7, accolta finora con scarso entusiasmo.
Secondo quanto riportato, Microsoft avrebbe rinunciato nel 2024 a circa 300 milioni di dollari di vendite su console e PC legate al franchise di Call of Duty. Nonostante i risultati positivi di Black Ops 6, l’86% delle copie vendute è stato acquistato su piattaforme PlayStation, come rivelato da IGN. Diverse fonti interne, citate da Bloomberg, sostengono inoltre che il modello Game Pass stia pesando sulle finanze dell’azienda più di quanto previsto.
Quello che sembrava un colpo da maestro, ossia l’acquisizione di una delle serie più redditizie di Activision, si sta trasformando in un fardello. Le conseguenze si sono già fatte sentire con licenziamenti su larga scala e l’inasprimento dei prezzi del servizio in abbonamento. Molti utenti, inoltre, hanno deciso di annullare la sottoscrizione, lasciando Xbox in una posizione di debolezza.
Nonostante un line-up promettente all’orizzonte, con titoli come Ninja Gaiden 4 e The Outer Worlds 2, la strada per Microsoft si preannuncia in salita. E non è detto che la società riesca a recuperare il terreno perso.
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