Un nuovo report ha rivelato dettagli su un progetto ormai cancellato della saga Assassin’s Creed, che sarebbe dovuto essere ambientato negli Stati Uniti subito dopo la Guerra Civile.
Secondo quanto riportato da Stephen Totilo di Game File, Ubisoft aveva in sviluppo un capitolo della celebre serie ambientato nel periodo postbellico, ma il progetto è stato infine accantonato.
Da quasi vent’anni, Assassin’s Creed rappresenta uno dei pilastri del catalogo francese, con numerosi capitoli ambientati nelle epoche più disparate. L’ultimo titolo, Assassin’s Creed Shadows, ha finalmente visto la luce dopo vari rinvii e alcune polemiche legate al personaggio di Yasuke. Sebbene le controversie si siano attenuate, potrebbero aver influito sulla cancellazione del nuovo progetto, stando alle fonti di Totilo.
Il gioco, secondo le indiscrezioni, avrebbe avuto come protagonista un ex schiavo che, tornato nel Sud degli Stati Uniti, si sarebbe trovato a fronteggiare l’ascesa del Ku Klux Klan. Lo sviluppo procedeva positivamente e il team sembrava entusiasta del progetto. Tuttavia, Game File riferisce che la lavorazione è stata interrotta per diversi motivi, tra cui le reazioni negative legate a Shadows e il delicato clima politico statunitense dell’epoca.
Come confermato anche da fonti di Insider Gaming, il titolo in questione era conosciuto internamente come Project Scarlet. Prima della cancellazione, era previsto come il prossimo grande capitolo RPG della serie, con uscita fissata per l’anno fiscale 2028 (intorno a ottobre 2027).
Il gioco era in sviluppo presso Ubisoft Quebec, con la direzione affidata a Scott Philips, già al timone di Assassin’s Creed Syndicate e Odyssey. Sebbene il progetto fosse ancora in una fase concettuale, l’atmosfera tra i membri del team era di grande entusiasmo.
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