Benvenuti al secondo appuntamento dei UAGNA AWARDS 2025, la nostra settimana di celebrazioni videoludiche. Oggi il palcoscenico è dedicato a tre categorie che, in un modo o nell’altro, hanno messo alla prova la nostra agilità mentale ed emotiva.
Si parte con il miglior gioco platform, dove salti millimetrici, mondi coloratissimi e quella sana dose di “ok, l’ultimo tentativo e poi smetto” hanno reso epiche anche le sfide più semplici. Proseguiremo con il miglior gioco puzzle, il regno delle soluzioni geniali, dei blocchi che non vogliono incastrarsi e dei momenti in cui ci siamo sentiti dei veri Einstein… subito prima di chiedere aiuto a una guida.
E chiuderemo con un premio dal peso specifico enorme: la miglior narrativa, quella che ci ha trascinati dentro una storia da vivere più che da giocare, tra emozioni, colpi di scena e personaggi che resteranno con noi ancora a lungo.
Gli altri premi:
Miglior narrativa | Clair Obscur: Expedition 33
A cura di Matteo Filigheddu
Fin dai primissimi trailer, Clair Obscur: Expedition 33 si era proposto come un’opera dall’alto coinvolgimento emotivo, con la sua storia incentrata su un mondo destinato a una prematura estinzione e un cast di protagonisti prossimi alla morte alle prese con una missione disperata.
Ma la narrativa di Clair Obscur va ben oltre quella che poteva essere una rappresentazione dozzinale della morte sfruttata per raccogliere facili sentimenti, e intavola un discorso immenso e universale sull’elaborazione del lutto, trovando spazio per riflettere sulla figura dell’artista e dell’arte, del creatore e del creato, del retaggio che lasciamo al mondo. Attraverso la sceneggiatura scritta da Jennifer Svedberg-Yen (alla sua opera d’esordio) insieme al director Guillaume Broche, l’opera si dipana tra innumerevoli colpi di scena, con personaggi e dialoghi memorabili dove nulla sembra mai stereotipato o fuori posto, insieme a una colonna sonora che è parte integrante e fondamentale della narrazione, forse come mai si era visto in campo videoludico.
Menzione d’onore alle interpretazioni magistrali di tutto il cast (sia quello anglofono che quello francese), diretti alla perfezione in ogni momento, dalle coreografie più funamboliche ai dialoghi più intimi.
Ha battuto: Dispatch, Hades 2, Death Stranding 2: On the Beach, The Outer Worlds 2, Hell is Us
Miglior gioco party o puzzle | Blue Prince
A cura di Gianluca Rossi
Blue Prince è uno di quei puzzle game che non solo cattura l’attenzione, fin dall’inizio, ma riesce a tenerla fino alla fine. Tutto questo grazie a un’idea di fondo basata sulla trasformazione continua di ogni stanza, che diventa così una specie di enigma vivo, mutevole, e spesso anche frustrante (il giusto).
Ogni stanza è quindi un puzzle a sé, ma il vero fascino di Blue Prince nasce dal modo in cui tutto si incastra in un macro-progetto più grande. Bisogna quindi essere bravi e attenti a capire come anticipare i cambiamenti della villa, come sfruttare al meglio tutte le informazioni raccolte e come spingersi un passo oltre senza rimanere a corto di risorse.
L’atmosfera è poi estremamente elegante, inquietante quanto basta e sospesa tra mistero e una sorta di fiaba distorta, che ci accompagna per tutta l’avventura. Il risultato è quindi un puzzle game raffinato, unico, che reinventa il concetto di esplorazione e lo rende un piacere costante, anche quando si conclude la storia principale. Per questo, Blue Prince si porta a casa il premio come miglior party/puzzle game del 2025.
Ha battuto: The Séance of Blake Manor, Keeper, Kaizen: A Factory Story, The House of Tesla, Eriksholm: The Stolen Dream
Miglior platform | Donkey Kong Bananza
A cura di Andrea Peroni
Alla fine, dopo tanti anni, Donkey Kong è finalmente tornato, addirittura con un platform in tre dimensioni come non se ne vedevano da tanti, tanti anni nella serie. E Bananza, il risultato dell’animo distruttivo e irascibile di DK unito all’esperienza del team di Super Mario Odyssey, è un videogioco di altissimo livello, che fonde il platform all’avventura in un modo semplice, facile e genuino.
L’influenza da Odyssey si percepisce chiaramente nella direzione artistica e nell’impianto strutturale, ma Bananza riesce a districarsi dall’appellativo di clone. Bananza è un gioco che sfrutta in modo perfetto la potenza di Switch 2 ma soprattutto nuove tecnologie, rendendo distruttiva ogni cosa e rendendo soprattutto questa distruttibilità parte dell’essenza stessa del gioco.
Nintendo EPD ha confezionato un gioco dalle meccaniche innovative e dal potenziale elevatissimo, che comunque, a nostro avviso, non raggiunge i picchi toccati da Odyssey, forse per la difficoltà nel gestire un elemento di gameplay così particolare. A prescindere da ciò, è un grande gioco per accompagnare il lancio di Switch 2, e il miglior platform del 2025.
Ha battuto: Pipistrello and the Cursed Yoyo, Shinobi: Art of Vengeance, Ninja Gaiden Ragebound
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