Se a dirlo è Disney, una dei big di Hollywood, c’è seriamente da preoccuparsi: lo streaming ha raggiunto il suo punto di non ritorno? Così sembra.
Tony Gilroy, creatore di Star Wars: Andor, ha raccontato le sfide nella creazione della seconda e ultima stagione dell’acclamato show, a detta di molti fan il miglior prodotto televisivo di Lucasfilm degli ultimi anni. Anche questa nuova serie di episodi, con Diego Luna che riprende il ruolo di Cassian Andor, è stata molto apprezzata da critica e fan, e Gilroy è riuscito a concludere la sua grande opera su Star Wars iniziata con il film Rogue One: A Star Wars Story nel 2016.
Il cammino non è però stato affatto semplice, spiega Gilroy, specie per una questione che ora fa rumore: per la Disney, lo streaming è morto.
Lo showrunner ha raccontato che per Andor la Disney ha stanziato la bellezza di 650 milioni di dollari, una cifra davvero impressionante se si pensa alla natura televisiva del progetto. La realizzazione della seconda stagione, tuttavia, è stata in bilico per un po’, perché la casa di Topolino, a quanto sembra, ha già tolto importanza alla sua dimensione nel mercato streaming:
Nella seconda stagione, hanno detto: ‘Lo streaming è morto, non abbiamo più i soldi di prima’, quindi abbiamo litigato duramente per i soldi, ma non hanno mai cambiato nulla.
Disney è entrata nella corsa allo streaming sei anni fa, con il lancio di Disney+. Il passaggio allo streaming è stato uno dei principali fattori trainanti dell’acquisizione di Fox da parte di Disney per 71,3 miliardi di dollari, poiché la Casa di Topolino aveva bisogno di un catalogo di contenuti più ampio per essere competitiva – oltre che di varie IP ritenute strategiche come i Fantastici 4 e gli X-Men. Inoltre, Disney ha richiesto a ogni studio di concentrarsi sui contenuti per il proprio nuovo servizio di streaming, in linea con la tesi secondo cui le piattaforme di streaming di successo dipendono da nuovi contenuti.
Con il ritorno di Bob Iger alla guida di Disney, però, le cose sembrano essere cambiate, con l’azienda che sta tornando a puntare molto di più sulle uscite cinematografiche. Anche i Marvel Studios hanno ridimensionato i loro progetti, focalizzandosi maggiormente sui film e riducendo il numero di serie tv in sviluppo. Sembra che Lucasfilm sia sulla stessa strada: The Acolyte è stata cancellata dopo appena una stagione, non ci sono notizie su un rinnovo di Skeleton Crew, e The Mandalorian potrebbe essere ormai destinato al solo grande schermo. L’unica serie live action in sviluppo, al momento, è la seconda stagione di Ahsoka.
Il motivo è presto detto, ed è ormai lo stesso da oltre due anni: le piattaforme streaming non riescono più ad attirare nuovo pubblico.
In un nostro articolo del 2023, vi avevamo raccontato i preoccupanti dati della guerra dello streaming, dalla quale nessuno stava uscendo vincitore – se non forse Netflix, ossia l’unica che punta esclusivamente su questo settore, che comunque aveva già avviato un ridimensionamento dei suoi originals. Due anni dopo, la situazione è invariata: Disney+, AppleTV+, Paramount+, HBO Max e così via registrano solo lievi incrementi, o addirittura cali di iscritti, che non giustificano in alcun modo i clamorosi investimenti monetari.
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