Home Cinema Only Murders in the Building (Stagione 5), la recensione

Only Murders in the Building (Stagione 5), la recensione

Nota: abbiamo avuto accesso alla visione dei primi 9 episodi della quinta stagione di Only Murders in the Building, che prenderà il via su Disney+ dal 9 settembre. La recensione che leggerete di seguito non include quindi un resoconto sull’intera stagione, poiché all’appello manca l’episodio conclusivo.

Ormai, spero, è inutile continuare a tessere le lodi di Only Murders in the Building, quella che a tutti gli effetti è la vera serie tv rivelazione di Disney+ da quando la piattaforma esiste. Non tanto (non solo) perché parliamo di uno show con un cast variegato e sempre in espansione con grandi nomi, ma anche perché da molti anni la serie con Martin Short, Steve Martin e Selena Gomez mantiene un livello di qualità molto alto, con picchi di bontà eccezionali – l’unica stagione un po’ sotto tono, la terza, è comunque superiore a molte altre serie di cui invece si parla notte e giorno.

La quinta stagione di Only Murders in the Building, in arrivo domani 9 settembre con i primi tre episodi, ripropone quel mix riuscito e perfetto tra giallo e comicità, quella chimica così ben amalgamata in un trio di improbabili protagonisti che grazie alla loro arguzia stanno risolvendo crimini su crimini: Charles, attore che cerca da tempo di tornare sulla cresta dell’onda; Oliver, eccentrico reagista teatrale che ama il dramma più di ogni altra cosa; infine Mabel, la più giovane ma anche sagace dei tre inquilini dell’Arconia, sempre pronta a dare i giusti spunti e a unire i puntini.

Negli anni, la serie ha dato risalto alternativamente ai vari protagonisti: nella prima stagione era senza dubbio Mabel la più toccata dal misterioso omicidio avvenuto all’Arconia, mentre nella passata stagione è stato Charles a essere sotto i riflettori per molto tempo – se l’avete vista, sapete a cosa ci riferiamo. La quinta stagione di Only Murders in the Building, invece, mette in qualche modo al centro l’intero mondo che ha fatto da sfondo alle vicende della serie, l’Arconia, costruendo un caso che assume proporzioni sempre più grandi andando a toccare sempre più persone.

La nuova stagione riprende da dove si era interrotta la quarta, con i tre protagonisti che trovano il povero Lester (Teddy Coluca) assassinato nella fontana dell’Arconia. Come se non bastasse, avvisaglie di un nuovo mistero da risolvere erano arrivate anche da Sophia (Tea Leoni), un altro personaggio giunto da poco nel celebre edificio di New York che chiedeva al trio di indagare sulla scomparsa del marito. Due storie che apparentemente non sono collegate, ma sappiamo benissimo da anni che tutto ciò che finisce nell’orbita dell’Arconia non è mai lì per caso, e che i malcapitati protagonisti ci finiranno in mezzo. Ma si sa, tra moglie e marito non mettere il dito. Tenetelo a mente.

La quinta tornata di episodi di Only Murders in the Building, serie che non sembra invecchiata di un giorno tanto è brava a mantenere alto il suo livello di scrittura e appassionare lo spettatore con congetture e ipotesi continue, riesce nella non certo facile impresa di intrecciare tantissime storie e personaggi, anche dal passato, portando a speculare in continuazione su dove andrà a parare la storia. Lester, ad esempio, ci è sempre stato presentato come un innocuo portiere, il volto storico dell’Arconia. E invece, anche lui nasconde qualcosa. Nessun omicidio in OMITB è casuale. Nulla è casuale, a dire il vero.

Quello che sembrava essere forse un incidente si trasforma in un caso molto più grande, un mistero che ha al centro il più grande dilemma dell’uomo: il dio denaro. A questo punto, non potevano che irrompere sulla scia altri tre personaggi, una sorta di contraltare negativo per il trio, un terzetto di fanatici miliardari eccentrici e in qualche modo, assurdamente perfetto come sempre, legati a Lester. Come? Lo scoprirete. O meglio, anche noi dobbiamo arrivare a scoprirlo fino in fondo, poiché nei primi 9 dei 10 episodi di questa stagione non tutti i nodi vengono al pettine. Alcuni sì, altri no.

I ritorni sono divertenti e appaganti, le new entry sorprendono da subito. Jay Pflug (Logan Lerman) è un miliardario/influencer che vuole a tutti i costi restare a contatto con i suoi utenti e far vedere loro che lui fa una vita come tutti gli altri – salvo evitare addirittura di lanciare una pallina al suo cane, cosa che viene fatta dall’immancabile bodyguard. C’è poi Camila White (una Renée Zellweger inaspettatamente assurda nei modi di fare), un’esperta del fashion, ossessionata dalla perfezione dell’apparenza. L’immenso Christoph Waltz, altro nome di enorme peso che si aggiunge alla mitologia di Only Murders in the Building, interpreta Sebastian Seed, una sorta di Steve Jobs ma più enigmatico e terrificante nel modo di fare. Waltz al 100%, insomma.

La quinta stagione di OMITB, al pari delle precedenti, non è una semplice parata di star, un gigantesco cameo continuo. Steve Martin e John Hoffman hanno trovato una formula che non smette mai di funzionare, e che giustamente anche Hollywood sta riconoscendo. La passione e a volte anche la tensione con la quale gli episodi si susseguono è fantastica, e l’Arconia, questa volta grande protagonista silenzioso, si riconferma il luogo costruito alla perfezione per il mistero. Da un caso più intimo, quasi una questione famigliare per il trio, si passa a giochi di denaro e potere inimmaginabili, con una leggerezza di fondo sempre bilanciatissima. Complimenti ancora a tutto il team di produzione.

Devo però dire che, arrivato alla fine del nono e penultimo episodio di Only Murders in the Building 5, un dubbio mi attanaglia e continuerà a farlo ancora per molto – ahimé, dovrò aspettare molte settimane per vedere la conclusione: cosa sta davvero accadendo all’Arconia? Sentiremo ancora parlare di Charles, Oliver e Mabel? Oppure la loro storia sta per arrivare a un’inaspettata conclusione, con qualcosa di tragico che sta per accadere? Vi lasciamo con questo dubbio, che poi è lo stesso che abbiamo noi. E la serie, ancora una volta, è comunque riuscita a catturarci anche per questa bellissima suspense.

4.25
Review Overview
Riassunto

La quinta stagione di Only Murders in the Building, in questi primi 9 dei 10 episodi totali, riconferma la bellezza di uno show che sa amalgamare commedia e giallo, leggerezza e tensione, con l'alchimia sempre perfetta tra i tre protagonisti. Anzi, quattro protagonisti: perché stavolta, per la prima volta, l'Arconia stesso è un tentacolare agglomerato vivo e vegeto di storie da raccontare, molto più di prima.

  • Giudizio complessivo4.25
Scritto da
Andrea Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

Scrivi un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

The Conjuring: Il Rito Finale apre al box office dominando tutto: è record per il franchise horror

Il box office, dopo risultati davvero pessimi la scorsa settimana, trova motivo...

La serie animata Netflix di Tomb Raider si concluderà con la seconda stagione

Non sappiamo se questo abbia a che fare con i recenti annunci...

TRON: Ares – Il regista sul mancato ritorno dei personaggi di Legacy

TRON: Ares segnerà presto il ritorno della saga fantascientifica di Disney dopo...

Amazon starebbe accelerando sulla serie TV di God of War: riprese al via ad inizio 2026?

Amazon non ha molto tempo per scegliere il suo Kratos. Secondo indiscrezioni...

Chi siamo - Contatti - Collabora - Privacy - Uagna.it © 2011-2025 P.I. 02405950425