Marvel: The Legendary Collection è una collana a cadenza di due settimane edita da Hachette. La collana, che si comporrà in totale di 100 numeri, include alcuni dei più grandi crossover della storia della Marvel, oltre ovviamente a storie dedicate agli amati personaggi. Per ogni informazione sulla raccolta o abbonarvi alle uscite, trovate tutti i link in fondo all’articolo.
Spia, traditrice, Avenger. Natasha Romanoff, meglio nota come la Vedova Nera, è al centro della storica serie di Marjorie Liu nella quale, incredibilmente, si scopre che non è buona cosa fidarsi di una traditrice. Perché chi ha tradito in passato, sorpresa sorpresa, può farlo di nuovo. E quando questa tua caratteristica ti porta a dover indagare su colui, o colei, che ha attentato la tua vita, significa che c’è qualche problema.
La popolarità di Natasha non è arrivata solo grazie all’interpretazione di Scarlett Johansson nel Marvel Cinematic Universe, ruolo che ha riscosso un tale successo tanto da dedicarle anche un intero film nel 2021 – utile non solo al personaggio di Romanoff ma anche all’introduzione di Yelena Belova, che ritroveremo poi in Thunderbolts. nel 2024, sempre se lo sciopero degli sceneggiatori non scombinerà ulteriormente i piani di Kevin Feige.
Il personaggio di Vedova Nera, dicevamo, è una gemma del pantheon marveliano sin dalla sua nascita nel 1964, quando riuscì a sorprendere i lettori rivestendo il ruolo della femme fatale inizialmente nemica di Tony Stark e successivamente redenta fino a diventare anche una dei Vendicatori più famosi e membro fisso dello SHIELD di Nick Fury.
Da quel momento Natasha ne ha viste (e fatte) di tutti i colori, tra dei asgardiani pronti a conquistare il mondo fino a onnipotenti entità aliene che disintegrano pianeti e rapiscono persone per il solo gusto di vederle combattere tra loro. Ma con Il nome della rosa, un caso non certo isolato ma neppure così frequente, Natasha torna a una storia terrena e ricca di suspance, che le si addice particolarmente non solo perché non possiede superpoteri, o perché scritta per la prima volta da un’autrice, ma anche per la sua particolarissima natura.
Ciò che emerge da questo percorso di emancipazione, un racconto profondo e vicino alla natura di un thriller in piena regola, è una Natasha molto umana. Un percorso che la Marvel e i suoi autori hanno progressivamente abbracciato sempre di più a partire dal 2000 con l’avvento di Bendis e il rilancio editoriale dell’intera azienda, e che la Legendary Collection ha già messo in evidenza in altre occasioni. “Natasha è la definizione stessa di forza e indipendenza”, affermava l’autrice in riferimento al delicato personaggio che ha deciso di approfondire, ed è evidente che l’intero impianto de Il nome della rosa sia partito proprio da qui.
Nella perfetta spy story di Liu, Natasha ritrova un suo vecchio contatto russo, che si fa chiamare Rosa Nera, scoprendo di essere finita nel mirino di un misterioso killer che la vuole morta. Quella stessa sera Natasha subisce un agguato venendo prima attaccata da una anziana donna e poi colpita da un dardo che la immobilizza. Incapace di reagire, il suo misterioso assalitore le apre lo stomaco come se cercasse qualcosa custodito al suo interno. Quando riprende conoscenza, Natasha si trova su un tavolo operatorio in fin di vita, supportata inoltre da Bucky Barnes, Tony Stark e Logan.
Da qui parte una storia fatta di colpi di scena e ribaltamenti, frutto ovviamente della determinazione di Natasha ma anche della sua sempre enigmatica storia spesso fonte di sorprese per il lettore. Che, proprio per come è fatta la stessa Natasha, non può e forse non vuole neanche sapere tutto quello che la Vedova Nera nasconde.
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GLI ALTRI VOLUMI DELLA LEGENDARY COLLECTION
- Volumi #1, #2 e #3 – Recensione
- Volumi #4, #5 e #6 – Recensione
- Volumi #7, #8 e #9 – Recensione
- Volume #10 – Miss Marvel: Fuori dalla norma – Recensione
- Volumi #11 e #12 – La saga di Thor di Jason Aaron – Recensione
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