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10 giochi che non possono mancare su Nintendo 64 Mini

Pochi giorni fa una serie di foto comparse in rete ha fatto il giro del web. Giocatori nostalgici, vogliosi di ritrovare un mondo ludico ormai passato e in taluni casi scomparso, si sono messi in agitazione, proprio come è avvenuto nel 2015 e nel 2016. Il motivo è uno solo, e ha un nome: Nintendo 64 Mini.

Sembra infatti che Nintendo, dopo aver sviluppato le versioni ridotte di NES e SNES negli ultimi anni, non sia rimasta a guardare la concorrenza che si fa avanti con le medesime operazioni commerciali, e sia invece pronta a svelare una gradita sorpresa. Una nuova versione di Nintendo 64, la console a 64 bit che fece tremare la leadership di PlayStation grazie ad una maggiore potenza di calcolo e soprattutto ad un parco titoli impressionante.

Quest’oggi abbiamo deciso di raccogliere quelli che secondo noi sono 10 giochi che non possono mancare su Nintendo 64 Mini, 10 perle della storia videoludica che per un motivo o per l’altro sono rimaste impresse nella mente dei giocatori e nell’immaginario collettivo. Diamo il via alle danze, e naturalmente vogliamo sapere anche quali sono i giochi che secondo voi non possono mancare sulla (possibile, per ora) “nuova” console Nintendo.

BANJO-KAZOOIE

Nel momento di massimo splendore di Rare, ecco che nel 1998 Nintendo 64 accoglie due nuovi personaggi, Banjo e il fidato amico Kazooie che riposa sempre nel suo zaino. La vita dei due e della sorella di Banjo, Tooty, viene però disturbata dall’arrivo della perfida e bruttissima strega Gruntilda, che rapisce la ragazzina per rubarne la bellezza. Inizierà una avventurosa missione di salvataggio per il dinamico duo Banjo-Kazooie, che diedero vita ad uno dei platform 3D più amati e apprezzati di sempre. Secondo solo, secondo il modestissimo parere di chi scrive e riferendoci a quel particolare momento storico dei videogiochi, al gioco di cui parleremo tra pochissimo. Banjo-Kazooie oggi è una proprietà Microsoft, dunque è difficile capire se e come potrebbe approdare su N64 Mini. Il suo valore è però incredibile, così come quello del suo sequel Banjo-Tooie, addirittura superiore in alcuni aspetti.

SUPER MARIO 64

Se Banjo-Kazooie era il principe dei platform 3D, Super Mario 64 ne era (e secondo molti rimane tuttora) il re indiscusso. Dopo una lunga storia di grandissimi successi nel campo delle due dimensioni, l’idraulico più famoso al mondo venne chiamato a salvare (di nuovo) l’amata principessa Peach ma in un mondo esplorabile in tre dimensioni, novità assouta per la serie. Dal castello del Mushroom Kingdom che fungeva da zona centrale, ecco che Mario poteva esplorare tanti e variegati mondi a caccia di Stars, sfoderando un repertorio di mosse tutte speciali e spaccando il c**o al solito Bowser, che ancora, dopo tutti questi anni, non ha capito che contro Mario non ce la farà mai. Il miglior platform di sempre? Forse, ma personalmente nella classifica ha fatto irruzione diversi mesi fa un certo Odyssey come pretendente al titolo…

MARIO KART 64

Ancora Mario? Sì, ma stavolta a bordo dei kart. Impossibile non voler riassaporare gli antichi ricordi, le sfide con gli amici, le scazzottate per quel malefico guscio lanciato a 5 secondi dal termine che fa capicollare il primo in classifica. Mario Kart 64 ebbe un grande rivale in quella generazione, il diretto concorrente Crash Team Racing di Naughty Dog e PlayStation, ma per gli appassionati dell’idraulico questo è stato un titolo indimenticabile. E ancora oggi, in Mario Kart 8, alcuni tracciati sono remake proprio del capolavoro per Nintendo 64…

DONKEY KONG 64

Un altro platform? Eh sì, ma ragazzi parliamoci chiaro: qui parliamo di Rare. Rare, cavoli. Una software house che all’epoca di Nintendo 64 era una tra le più in voga, non solo per il già citato Banjo-Kazooie ma anche per molti altri capolavori. E tra questi c’è proprio Donkey Kong 64, platform 3D (eh sì, era la moda del momento) con protagonista l’antico nemico di Mario e fortemente improntato sull’azione e i pugni nelle mani che il nostro gorillone possiede. Tanti coloratissimi livelli, tanti oggetti da raccogliere, tanti segreti. La formula, da Mario 64 e Banjo-Kazooie, non cambiava certamente molto. Ma non per questo DK64 è da ripudiare, anzi: ce ne fossero ogni giorno di giochi così!

SUPER SMASH BROS.

Mentre Switch attende l’esordio di quello che sarà il capitolo conclusivo di questa amatissima serie brawler, il pensiero per Nintendo 64 Mini va anche a quello che diede il via a tutto. Super Smash Bros. nel 1999 fu una enorme sorpresa, un picchiaduro a 4 giocatori molto diverso dal solito e a basso budget, quasi come a significare che Nintendo non sperava molto in questo progetto. E invece, il successo: Smash Bros. su N64 fu una rivelazione, un gioco in grado di rivoluzionare il genere picchiaduro inaugurando nuove meccaniche, nuovi concetti di arena e di divertimento in compagnia. Come spesso accade, la formula Nintendo aveva, forse senza neppure averci voluto provare davvero, cambiato la storia dei videogiochi.

007 GOLDENEYE

Sviluppato da Rare. “Ebbasta!” direte voi, ma assolutamente no, permetteteci di dissentire. 007 Goldeneye, una sorta di tie-in del film del 1995 che vide l’esordio del James Bond cinematografico interpretato da Pierce Brosnan, non era un titolo esente da difetti (quale non lo è?? Ah già, Mario 64) ma è riconosciuto all’unanimità come una pietra miliare della storia dei videogiochi, un simbolo per gli sparatutto in prima persona che in quegli anni iniziavano la loro ascesa che culminerà poi pochi anni dopo con mostri sacri come Half Life. Mi piace pensare, però, che molto del successo che hanno avuto gli FPS sia dovuto proprio al brillante lavoro di Rare sul gioco di 007, uno dei pochi davvero riusciti con protagonista l’iconica spia inglese.

THE LEGEND OF ZELDA: OCARINA OF TIME

No, Zelda non poteva certo mancare in questa lista dei 10 giochi che vogliamo assolutamente vedere su Nintendo 64 Mini. Anche perché parliamo di un dei capitoli più apprezzati di sempre della serie, Ocarina of Time. Messo in commercio nel 1998, il gioco d’avventura con protagonista Link fu protagonista di una serie di entusiasmanti commenti da chiunque sul globo. Il gioco non solo era incredibile da vedere e da giocare, ma si permetteva anche di introdurre meccaniche che oggi consideriamo basilari, come il target lock su un nemico durante un combattimento. Sì, arriva proprio da Ocarina of Time questa funzionalità. E poi la trama, maestosa, intensa, magica, nel pieno stile di Link e della sua Hyrule. Pensate che su Metacritic la valutazione media di Ocarina of Time è 99/100. I numeri alle volte servono poco, ma in questo caso siamo d’accordissimo.

POKEMON STADIUM

Ma è naturale, i Pokémon non possono mancare! Purtroppo, niente GDR. Nintendo 64 fu una terra priva di conquiste per la serie Pokémon nel campo dei giochi di ruolo, ma questo non privò i fan dei mostriciattoli giapponesi di un gioco ad hoc. E quale miglior gioco se non un bel picchiaduro 1v1 in arene 3D dove i Pokémon se le davano di santa ragione? Il gioco non è certamente tra i più memorabili dell’era della console Nintendo, ma per chi è vissuto n quell’epoca questo era un vero bijoux. Insomma, arrivavi a casa da scuola, guardavi i Pokémon in TV e poi potevi giocarci su Nintendo 64. Cosa poteva volere di più un bambino degli Anni ’90?

PERFECT DARK

Fermi tutti, capolavoro in vista. Facciamo un gioco: chi ha sviluppato questo che viene considerato uno dei migliori e più importanti FPS della storia videoludica? Bungie forse? O DICE? Oppure Valve? NO, la risposta è Rare! Ormai lo avete capito Rare era la software house più in voga, importante, influente e visionaria del panorama ludico mondiale, e su Nintendo 64 diede vita ad una serie di giochi che è davvero difficile dimenticare. Perfect Dark, una sorta di successore spirituale del già riuscito 007 Goldeneye, fece strabuzzare gli occhi ai giocatori. Una trama avvincente, un grande e soddisfacente gameplay, uno sparatutto che TUTTI volevano e dovrebbero giocare prima o poi per capire come siamo arrivati agli FPS di oggi. Grazie di esistere, Rare!

STAR FOX 64

Diamo, in ultima battuta, un posto ad un’altra grande icona di Nintendo, protagonista anche sulla console a 64 bit di un indimenticabile gioco. Conosciuto in Europa come Laylat Wars, e l’arcano motivo ci è ancora oggi ignoto, Star Fox 64 era il terzo capitolo dell’omonima serie sparatutto a scorrimento iniziata anni prima su SNES e con protagonista il grande pilota Fox McCloud, impegnato, guarda un po’, a salvare nuovamente la galassia. Molti lo lodarono per il Rumble Pack incluso nella confezione che faceva vibrare il joystick di N64 aumentando l’immersività, altri lo elogiarono per il gameplay caotico ma esaltante, altri ancora per la sua interezza. Anche noi ci accodiamo all’ultimo pensiero, e diamo a Star Fox 64 un posto tra i grandi di Nintendo 64.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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