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Aliens: colonial marines, la recensione

Ispirato alla celebre serie horror-fantascientifica, Alien: colonial marines è arrivato sui nostri scaffali il 12 Febbraio per terrorizzarci e far gioire gli appassionati.

In questo titolo ci ritroveremo ad impersonare il caporale Winter, marine inviato ad indagare a proposito della richiesta di aiuto della USS Sulaco. Lo scenario opprimente e angusto, caratteristico della serie alien, ci metterà subito in una situazione di disagio alimentata dal primo incontro, di una lunga serie, con uno Xhenomorfo. Durante le nostre missioni infatti, passeremo attraverso corridoi stretti ma illuminati a nidi di alien, bui e terrificanti, dove l’utilizzo di una torcia sarà strettamente necessario.
Gli effetti sonori sono davvero di prim’ordine e permettono di immedesimarsi completamente nel corso della storia.

Gli Xhenomorfi nel corso della campagna, sono numerosi e aggressivi ma sicuramente non rispecchiano le capacità tattiche dimostrate invece nella serie televisiva; questo anche a causa di una scadente IA. Mal curato risulta lo sviluppo grafico delle espressioni facciali dei personaggi e i loro movimenti, non sempre convincenti.
Per suscitare più ansia ma aumentare leggermente la consapevolezza dello spazio circostante al giocatore, gli sviluppatori hanno aggiunto un rilevatore di movimento. Infatti grazie ad esso, non rischieremo di farci trovare impreparati da eventuali nemici, ma nello stesso tempo, l’inconsapevolezza della loro posizione ci metterà in una situazione di grande tensione. Molto interessante una sezione in cui ci si troverà disarmati in un nido alien. Non mancheranno momenti in cui sarà necessario aprire porte con una fiamma ossidrica durante un attacco Xhenomorfo, o utilizzare potenti esoscheletri e Smartgun per sterminare nemici.

Purtroppo la campagna di Alien: colonial marines non è molto longeva (5 ore) e in alcuni punti risulta lineare. In più, come già detto in precedenza, l’IA dei nemici ma anche dei propri alleati risulta scadente. Non poche volte affronteremo degli Xhenomorfi completamente incapaci di analizzare la situazione ma che ci attaccheranno a viso aperto, esponendosi alle nostre raffiche. Questa aggressività ha comunque permesso agli sviluppatori di Gearbox Software di creare una difficoltà diversa dalla norma e nettamente superiore!

Punto forte di Colonial marines è il multiplayer, limitato però a causa delle poche modalità disponibili, le quali sono:

  • Death-match: La classica modalità che consiste nel raggiungimento di un certo numero di uccisioni prima del team avversario.
  • Sopravvissuto: Un team composto da un numero limitato di marines che deve sopravvivere il più a lungo possibile all’attacco del team avversario composto da Xhenomorfi
  • Fuga: I marines devono raggiungere il punto di evacuazioni e il team avversario deve impedirglielo
  • Sterminio: Una modalità simile a dominio

Gli Xhenomorfi già avevano dato prova di essere avversari temibili ma la possibilità di utilizzarli nel multiplayer permette al giocatore di renderli veramente terrificanti e letali, senza tralasciare poi la loro versatilità nel combattimento e adattamento nel territorio. In più a favore del multiplayer va la vastissima personalizzazione delle classi e la varietà di specie Alien in cui ci si può trasformare durante la partita on-line.

In conclusione possiamo dire che Aliens :Colonial marines è un titolo originale e ben strutturato. Tuttavia, non sono state sfruttate tutte le potenzialità che invece sembrava avrebbe potuto offrire. Ciò che forse delude un po’ è trovarsi davanti ad un videogioco che risulta più un normale sparatutto, senza grandi innovazioni, e non un horror all’altezza della concorrenza come Fear e Dead Space. Nonostante questo, rimane un titolo davvero suggestivo e divertente, soprattutto grazie al multiplayer, che sarà ampliato con dlc. Infine mi sento di consigliare questo gioco soprattutto ai fan della saga mentre agli altri di indirizzare i 70 euro del costo verso giochi più sostanziosi come Crysis 3 o God of War Ascension.

Voto complessivo 7.5/10
Saluti e alla prossima recensione dal vostro UAGNA_Back_T0_Zero97

Scritto da
Federico "Blue" Marchetti

Press play on tape: cresciuto a suon di C64 e Coin-op, mi diverto a seguire l'evoluzione videoludica next-gen.

8 Commenti

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