ARC Raiders è uno sparatutto estrattivo PvPvE in terza persona sviluppato da Embark Studios. L’umanità vive sottoterra, e ogni viaggio in superficie, chiamata Topside o Selvagge Terre, è una lotta per la sopravvivenza.
In questo gioco, l’umanità è stata costretta a rifugiarsi in profondità a causa di una grande e sconosciuta minaccia, e ora i Raiders sono l’unico baluardo di speranza per i sopravvissuti grazie alle loro scorribande in superficie. Ma cosa nasconde ARC Raiders? E da cosa è nata questa necessità di spostarsi nel sottosuolo? Vi raccontiamo qualcosa di più sul mondo di gioco in questa piccola cronistoria di ARC Raiders, per spiegarvi gli antefatti che hanno dato origine al gioco.
2180: la fine della civiltà umana

Nell’anno 2180, la distruzione ambientale e il cambiamento climatico spingono l’umanità a rifugiarsi sottoterra. Aria inquinata e terre desolate sono ormai tutto ciò che resta del mondo civilizzato, ma la superficie del pianeta è ora colpita da un’altra grande e misteriosa minaccia: le macchine note come ARC.
Gli ARC sono macchine mortali giunte in modo ignoto sulla Terra per devastarne la superficie, pattugliando ed eliminando tutti gli esseri umani che capitano a tiro. Si va da piccoli droni di ricognizione, a grandi bestie meccaniche che sorvegliano ogni cosa.
La civiltà, così, si ritira sottoterra, dove i sopravvissuti cercarono speranza nell’oscurità. Sotto l’ex suolo italiano, l’umanità costruì la città sotterranea di Speranza, che oggi si erge come ultimo baluardo dell’umanità e simbolo di nuovi inizi. Ma sopravvivere non è un compito facile. Ci sono risorse limitate, conflitti infiniti e una feroce competizione per la sopravvivenza. La vera sopravvivenza significa rischiare la superficie per recuperare rifornimenti.
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Esodo

Anni fa, l’arrivo delle macchine ARC cambiò tutto. La loro origine rimane un mistero, ma il loro impatto fu devastante. Città crollarono, nazioni crollarono e la superficie della Terra divenne un parco giochi mortale per questi invasori meccanici.
Quando gli ARC apparvero per la prima volta, i ricchi e i potenti della Terra diedero il via all’Esodo, un’evacuazione di massa verso colonie extraterrestri. Le navette Exodus, portatori di speranza e disperazione, ruggirono verso i cieli da luoghi come lo Spazioporto di Acerra, lasciandosi alle spalle un pianeta assediato e inabitabile.
Ma non tutti riuscirono a fuggire. Milioni di persone furono lasciate indietro per affrontare le macchine e trovare un modo per sopravvivere in un mondo ora governato dagli ARC. Così, rifugiandosi nel sottosuolo, nacquero appunto le prime colonie di sopravvissuti, che daranno origine a Speranza.
I Raiders e la Prima Ondata

Da questa situazione disperata emerse un nuovo tipo di sopravvissuto: i Raiders. Questi pistoleri e avventurieri senza scrupoli sfidano ancora oggi la superficie per recuperare risorse, combattere le macchine ARC e riportare materiali preziosi alle comunità sotterranee.
I raiders riutilizzano e assemblano materiali, cianfrusaglie e componenti ARC per creare nuovi oggetti, strumenti e armi. Come i cowboy post-apocalittici, questa nuova realtà li ha resi stanchi e resilienti.
Mentre molti civili e commercianti contano sui Raiders per sopravvivere, i Raiders stessi hanno i loro obiettivi: cercano avventure e opportunità per prosperare in questo mondo desolato.
Le scorribande dei Raiders non sono sempre state facili. Nella Prima Ondata, il periodo in cui l’ARC si manifestò e l’umanità fu quasi annientata, i Raiders combatterono in alcuni luoghi cruciali come la Diga di Alcantara, perdendo però molte battaglie. Per fortuna dei sopravvissuti, queste battaglie servirono per acquisire conoscenza sui punti deboli degli ARC, aumentando le chance di vittoria per le future incursioni.
                    
				            
				            
				            
				            
				            
 
 
 
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