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Call of Duty: Zombies #1 – La recensione del fumetto

Credevate forse che la storia Zombie si fosse conclusa con Revelations, l’ultima mappa di Call of Duty: Black Ops III? Sbagliavate di grosso, perché a partire da questo mese Activision e Treyarch, in collaborazione con Dark Horse Comics, pubblicheranno il fumetto ufficiale di Call of Duty: Zombies, per ora disponibile solamente in lingua americana e solamente in digitale su App Store. Fumetto che sarà dedicato a personaggi scomparsi ma mai dimenticati dell’intera epopea dei non morti: i protagonisti di Black Ops II Zombies. Analizziamo dunque insieme questo primo numero della mini-serie, che a detta di Jason Blundell fornirà indizi fondamentali per quel gigantesco puzzle di eventi che è la storia Zombie.

Nota: Naturalmente non potremo postare immagini del fumetto. Se vi interessa, in fondo all’articolo trovate il link per iTunes dove potrete acquistarlo e leggerlo.

 Con i crudi ma affascinanti disegni firmati da Jonathan Wayshak, si apre il primo fumetto di questa mini-serie che riporta al centro dell’azione quattro vecchie conoscenze della mitologia Treyarch: l’ingegnere Martlon, la combattente Misty, il misterioso Russman che custodisce tanti segreti, e il folle Stuhlinger, l’unico che può udire la voce di Richtofen all’interno della sua testa. Lo stesso Richtofen, come possiamo intuire dalle prime didascalie, sarà il narratore di questa storia, che guiderà la crew di TranZit in una nuova missione. Una missione che lo stesso Richtofen sta portando avanti, cercando di fare la cosa più giusta per tutti.

I quattro sopravvissuti sono impegnati a fare quello che gli riesce meglio: sopravvivere. Misty si diverte come sempre a uccidere zombie su zombie, Marlton offre un importante supporto tecnologico usufruendo addirittura di droni da combattimento. Nel clima infernale ritroviamo però anche gli altri due personaggi, ognuno dei quali con evidenti problemi. Russman, ad esempio, ha perdite di memoria sempre più frequenti, cosa che già accadeva in Black Ops II Zombies, e deve essere sempre tenuto d’occhio da Stuhlinger. Quest’ultimo non sembra più in contatto con Richtofen da molto tempo, ma in situazioni pericolose non disdegna un aiuto, che non arriva, dalla voce nella sua testa.

richtofen giant

È dopo un concitato combattimento contro gli zombie che, sorpresa delle sorprese, appare una versione zombificata di Richtofen, vestito di tutto punto nella sua incarnazione originale di “soldato tedesco”. Non vedevamo questa versione indosso a Richtofen ormai da anni, se non consideriamo la fugace apparizione su The Giant in Black Ops III Zombies, e appare comunque molto strano il fatto che questo personaggio sia riuscito ad intromettersi in questa timeline in queste vesti. Consideriamo infatti che ci troviamo non solo in un’altra dimensione, ma che ci troviamo anche nel 2025, ossia molti anni dopo la conclusione degli esperimenti del Gruppo 935 sull’elemento 115. Da dove arriva lo Zombie-Richtofen, e cosa tramerà? E soprattutto, come fa ad essere perfettamente cosciente, come dimostrerà una vignetta che ritrae Misty rimasta di stucco dopo che lo zombie riesce a schivare di proposito un proiettile?

Pochi istanti prima che il redivivo Richtofen riesca a raggiungere i nostri protagonisti, una fenditura spazio-temporale si apre proprio di fronte a Stuhlinger, che porta con sé i suoi compagni di viaggio verso una destinazione sconosciuta. Il tutto con un inquietante ghigno di Richtofen, il quale sembra aver raggiunto esattamente quello che voleva. La pagina finale del #1 è invece più enigmatica di qualsiasi altra cosa si sia vista in questo primo capitolo. Si tratta infatti di una rivisitazione della schermata di caricamento della mappa Nuketown Zombies, che mostrava un misterioso dispositivo alimentato da elettricità del quale non abbiamo mai scoperto la reale funzione. Lo scopriremo presto?

Nuketown 1.1

Si è trattato di un primo numero abbastanza debole in termini di effettivi risvolti narrativi, ma che lascia un bella sensazione, sia per aver rivisto finalmente i misteriosi personaggi di TranZit, Die Rise e Buried, sia per aver aperto quelli che potrebbero essere importantissimi collegamenti ancora irrisolti con la storia Zombie. Non possiamo fare altro che attendere novembre per il #2 del fumetto, che commentermo nuovamente insieme a voi.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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