Qualche giorno fa, ha fatto molto scalpore mediatico il video di Once Were Nerd, canale Youtube italiano specializzato nel retrogaming e nell’analisi delle console dedicate ai videogiochi degli anni 80 e 90 come Anbernic.
Francesco Salicini, colui che appunto si cela dietro al canale YT in questione, aveva infatti spiegato che lo Stato italiano ha deciso di aprire un procedimento penale nei suoi confronti per aver mostrato al pubblico queste console, che riproducono illegalmente contenuti protetti da copyright.
Nella lettera, citata nel video, la Polizia Finanziaria accusa Salicini di aver violato l’articolo 171ter, comma I, lettera ‘c’, in quanto “ha pubblicizzato attraverso i suoi canali social quali youtube, amazon, facebook, instagram, telegram, discord e twitch, le console da gioco a marchio Anbernic nonché altre della medesima tipologia, che riproducono abusivamente giochi Nintendo e Sony, in modo da agevolarne la commercializzazione”.
Nelle scorse ore, però, grazie a Q-Gin sono emerse nuove informazioni che fanno luce sulla vera motivazione di queste indagini.
Il portale ha infatti avuto accesso ai canali Telegram di Once Were Nerd, scoprendo che il famoso articolo 171ter è stato chiamato in causa non tanto per le recensioni di console come le Anbernic, bensì per il fatto che lo youtuber ha venduto tali sistemi in varie occasioni.
“Sempre da alcuni rimasugli del suo canale Telegram, apprendiamo che venivano eseguite delle periodiche aste nelle quali venivano vendute le console Anbernic e simili. Di conseguenza, ritroviamo l’illecito menzionato nell’articolo: “detenuto per la vendita o per la distribuzione””, spiega Q-Gin.
Un altro dettaglio emerso dalle indagini del portale riguarda la sponsorizzazione a scopo di lucro, negata da OWN. Nel luglio 2022, sul canale Telegram, venne infatti pubblicato un link per l’acquisto scontato di Powkiddy RGB20S, con un codice sconto che avrebbe fornito allo youtuber una piccola somma di denaro per ciascuna vendita come sempre accade per affiliazioni di questo tipo. In questo momento, questo sembra l’unico link che è stato possibile segnalare poiché, continua Q-Gin, “la chat del canale Telegram è stata snellita” di vari messaggi.
La situazione rischia di essere insomma più seria di quanto è stato dichiarato nei giorni scorsi, e la Guardia di Finanza continuerà a procedere con gli accertamenti.
Scrivi un commento