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Fort Solis: ecco perché vale la pena tenerlo d’occhio

Attualmente in fase di sviluppo presso Fallen Leaf e Dear Villagers, che in precedenza aveva pubblicato l’eccellente The Forgotten City, Fort Solis si descrive come un thriller fantascientifico ambientato su Marte. Il gioco si svolge infatti in un futuro in cui l’umanità ha ampliato i suoi orizzonti oltre la Terra e il pianeta rosso viene utilizzato per ricavare minerali ed altre risorse mediante imponenti piattaforme di estrazione.

Dopo aver ricevuto un segnale di soccorso ed essere giunto all’interno della struttura mineraria Fort Solis, Jack, il protagonista (interpretato da Roger Clarke), si ritrova davanti ad un vero e proprio mistero, destinato a diventare sempre più profondo ed oscuro. Fort Solis metterà il giocatore nei panni non solo di Jack, ma anche di Jessica (interpretata da Julia Brown). Questa fornirà supporto radio allo sventurato uomo, coadiuvandolo nelle intricate vicende esplorative che sarà chiamato a fare per cercare di fare luce sugli avvenimenti della piattaforma.

 

Storia guidata tramite scelte precise

Fin da primi attimi di presentazione, quello che appare davvero encomiabile è la scrittura dei personaggi. Le vicende che coinvolgono i vari protagonisti di Fort Solis sono infatti dense di motivazioni contrastanti e dal dubbio senso morale, uniti però da intrecci di trama avvincenti e tutti da scoprire. L’immersività è inoltre aiutata dall’ottimo motion capture, impreziosito ulteriormente dalle stupende performance di artisti del calibro di Troy Baker e Roger Clark.

Proprio per quanto concerne l’ambito narrativo, gli sviluppatori hanno citato come opere di ispirazione quelle derivanti dall’universo Quantic Dream, tra le quali spicca Detroit: Become Human. Questa strizzatina d’occhio porta quindi Fort Solis ad adottare alcune meccaniche tipiche dei giochi story driven, come ad esempio le scelte, capaci di mutare sensibilmente l’andamento della trama così come la definizione di uno dei molteplici finali presenti.

Gameplay spaziale

Il gameplay di Fort Solis ruota fondamentalmente attorno all’esplorazione dei numerosi ambienti presenti, all’interno dei quali Jack è chiamato a cercare le risposte alle varie domande che lo attanagliano, non per ultima quella relativa a ciò che è realmente accaduto all’equipaggio della stazione. Secondo quanto esternato da Fallen Leaf, il gioco godrà di un’ampia varietà di locations da visitare: dalla superficie di Marte colpita dalla tempesta di sabbia fino agli angusti corridoi della struttura, pare proprio che non ci sarà nulla da recriminare sotto questo aspetto.

L’esplorazione in superficie sarà in gran parte effettuata grazie ad un particolare veicolo spaziale. Ciononostante i trasferimenti sulla pianeta diventeranno sempre più complessi a causa della tempesta di sabbia presente. Gli interni offrono invece un diverso tipo di approccio, nei quali è necessario risolvere diversi tipi di enigmi per ottenere l’accesso ad aree bloccate e progredire quindi con la storia.

Una delle cose più interessanti della meccanica esplorativa di Fort Solis è rappresentata dal fatto che tutte le aree sono accessibili fin dall’inizio. Ovviamente è presente un percorso “obbligato” per l’avanzamento della storia, ma tranne alcune porte bloccate che richiedono un sentiero preciso, tutta la stazione mineraria sarà liberamente visitabile dai primi minuti di gioco. Jack godrà poi di un particolare oggetto che gli permetterà, mano a mano che la storia avanzerà, di poter hackerare porte od aggirare altri dispositivi elettronici. La progressione e l’esplorazione sono quindi fortemente legate l’una all’altra, e ciò può rivelarsi potenzialmente vincente per l’esperienza proposta in Fort Solis, incentrata quindi unicamente sulla conoscenza.

Azione grafica

Considerato il fatto che il protagonista è un ingegnere, in Fort Solis il combattimento non è affatto un punto nevralgico del gameplay (almeno in questo frangente Dead Space non ha influenzato). Ciononostante, il team di sviluppo ha comunicato che in determinati punti della storia vi saranno alcune sequenze più movimentate che tuttavia non presenteranno gli ormai triti Quick Time Event tipici di produzioni similari. I giocatori avranno infatti una più ampia libertà di interazione, in modo da evitare eccessivi cali di ritmo e di perdita di mordente sulla trama in evoluzione.

In Fort Solis anche l’occhio ha la sua parte. L’atmosfera e i materiali realizzati da Fallen Leaf sono arricchiti dal sapiente uso del nuovissimo (e performante) Unreal Engine 5. I modelli dei personaggi accuratamente riprodotti, gli ambienti fantasiosi e l’impressionante comparto illuminazione, sono in grado di unirsi perfettamente al fine di creare un mondo evocativo e perfettamente coerente con sé stesso.

Un’esperienza che non deve passare in sordina

Come molto spesso accade in questi ultimi tempi, la vera sfida che deve affrontare Fort Solis è il calendario. Nonostante infatti la scelta di pubblicare il gioco il 22 agosto sia tutto sommato azzeccata, considerato il mese abbastanza scarno di uscite, dopo soli tre giorni esce un certo Armored Core 6 che, per quanto si tratti di un’esperienza diametralmente opposta, può calamitare le scelte di un pubblico abbastanza ampio. Questo fattore potrebbe portare il titolo a passare tristemente in cavalleria, a maggior ragione se consideriamo che il reparto marketing non ha spinto moltissimo sulla divulgazione di un prodotto così promettente.

Al momento in cui scriviamo tuttavia, siamo fiduciosi sulla buona riuscita del progetto e non vediamo l’ora di poterlo testare per poter confermare le ottime impressioni che finora ha suscitato. Il cast stellare e la cura messa nei dettagli produttivi possono consegnare a Fort Solis il premio come perla del 2023 e, se proprio dobbiamo dirla tutta, il mondo videoludico ha un drammatico bisogno di queste belle sorprese.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Nato con il Pad in mano, al punto tale che la prima parola pronunciata è stata: "Woah!" in pieno stile Crash Bandicoot. Appassionato e curioso di tutto ciò che concerne il mondo videoludico. Amante dei titoli horror ed accumulatore di trofei compulsivo.

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