Il publisher di Grand Theft Auto VI, Take-Two Interactive, ha registrato un calo in Borsa di quasi il 10% dopo la conferma del secondo rinvio dell’attesissimo titolo di Rockstar Games, ora previsto per il 19 novembre 2026.
Secondo i dati diffusi nelle ore successive all’annuncio, il titolo Take-Two ha perso il 9,63% nel trading after-hours, pari a circa 24 dollari per azione. Nonostante il calo, il titolo ha già mostrato lievi segnali di ripresa.
Il nuovo posticipo rappresenta un ulteriore slittamento di sei mesi rispetto alla data fissata per maggio 2026 (già un rinvio rispetto alla finestra originaria delle festività 2025). Considerata la reputazione di Rockstar per la sua attenzione maniacale alla qualità, la decisione non sorprende gli addetti ai lavori: meglio ritardare l’uscita che compromettere la qualità del prodotto.
Il CEO di Take-Two, Strauss Zelnick, ha ribadito in un’intervista a The Game Business che il controllo sulle tempistiche resta in mano a Rockstar:
Quando fissiamo una data, lo facciamo perché ci crediamo davvero. Ma se serve più tempo per ottenere la versione migliore possibile del gioco, lo concediamo. È esattamente ciò che è successo con GTA 6. Siamo molto fiduciosi nella nuova finestra di uscita.
Zelnick ha inoltre spiegato la scelta di fissare una data con oltre un anno di anticipo:
Vogliamo offrire ai consumatori la massima certezza possibile. E per una produzione di questa portata, non è un anticipo così ampio. Dobbiamo iniziare le attività di marketing con largo anticipo, e crediamo che questa sia una finestra ideale.
Il rinvio di GTA 6 è arrivato insieme ai risultati finanziari del secondo trimestre fiscale di Take-Two. L’azienda ha registrato prenotazioni nette per 1,96 miliardi di dollari, con una crescita del 33% su base annua e sopra le previsioni. Le stime annuali sono state riviste al rialzo, tra 6,4 e 6,5 miliardi di dollari di ricavi totali.
A trainare le performance è stato soprattutto il successo di NBA 2K26, che ha già venduto oltre 5 milioni di copie, con una crescita a doppia cifra rispetto all’edizione precedente.
Più tiepida invece l’accoglienza commerciale di Borderlands 4, uscito a settembre. Pur ricevendo ottime recensioni, il gioco ha sofferto di problemi tecnici sulla versione PC, rallentando le vendite iniziali.
Tra i successi del trimestre spicca anche Mafia: The Old Country, che ha superato le aspettative interne, confermando — secondo Zelnick — che esiste ancora un forte mercato per i giochi narrativi ben realizzati.
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