Hideo Kojima, il fondatore di Kojima Productions, si è espresso su una delle meccaniche di gioco di Death Stranding 2: On the Beach, entrato finalmente in fase Gold solo di recente, in arrivo il prossimo 26 giugno.
In pratica, il game designer ha tenuto fortemente nell’includere all’interno del gioco il ciclo giorno/notte, ovvero una delle meccaniche più utilizzate nei giochi open world, la quale risultava assente nel precedente titolo per una questione legata strettamente al motore grafico Decima.
Questa volta, per qualche motivo legato al design del gioco, lo stesso director ha ritenuto necessario aggiungerlo e sarà fondamentale tenere conto delle ore che passano poiché, sempre a detta di Kojima, potrà influire su tutte le altre meccaniche di gioco e stravolgere di netto il gameplay.
In effetti il ciclo giorno/notte era già presente nel precedente titolo diretto da Kojima quando era in Konami, cioè Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, e sembrava piuttosto scontato poterlo riscontrare all’interno del primo gioco che avrebbe diretto col suo nuovo team nel 2019.
A quanto pare il Fox Engine di Konami nel 2015 si prestava già piuttosto bene nel far funzionare bene questo tipo di meccanica, anche attraverso un sistema di attesa che permetteva di far avanzare il tempo, cosa che il Decima Engine, per qualche motivo a noi ignoto, non fu in grado di riprodurre entro i tempi stabiliti della produzione.
Altrettanto strano era il fatto che Horizon: Zero Dawn di Guerilla Games, studio ideatore del Decima Engine, disponeva già di questa meccanica nel 2017 quando il titolo venne pubblicato.
Per gli appassionati dei dettagli come la meccanica dello scorrere del tempo e del ciclo giorno/notte non fu affatto una bella sorpresa scoprire che nel vasto mondo di Death Stranding non avrebbero mai potuto ammirare un bel cielo stellato, proprio come era possibile nel primo capitolo dell’avventura di Aloy.
La conferma ora finalmente è arrivata e non vediamo l’ora di poter girare di nuovo nei panni di Sam anche nelle ore più piccole.
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