Il debutto di inZOI sembrava il preludio a un nuovo successo per Krafton. Lanciato il 28 marzo su PC, il simulatore di vita ha immediatamente catturato l’attenzione, superando il milione di copie vendute nei primi sette giorni.
Tuttavia, il sogno ha iniziato a incrinarsi ben presto. Come segnalato da The Gamer, nel giro di meno di tre settimane, l’utenza attiva del gioco è crollata di oltre l’85%. Sebbene sia fisiologico assistere a un calo dopo il lancio, la portata e la velocità di questa emorragia pongono inZOI tra i peggiori casi recenti di fidelizzazione del pubblico.
Le cause? Sembrano risiedere nelle fondamenta stesse del gameplay. Nonostante un concept potenzialmente valido, il titolo soffre di meccaniche ancora acerbe e interazioni tra personaggi che non riescono a dare vita a quell’ecosistema sociale che ci si aspetta da un vero simulatore di vita.
Le critiche degli utenti si concentrano principalmente su due punti nevralgici: da un lato, la scarsità di contenuti, parzialmente giustificata dallo status di early access; dall’altro, l’aspetto più deludente riguarda proprio le interazioni sociali. Per approfondire, rimandiamo alla nostra recensione dettagliata.
Krafton, forte dell’esperienza accumulata con il fenomeno globale PUBG, si trova ora ad affrontare una sfida completamente diversa: conquistare e mantenere l’interesse di una community meno adrenalinica ma altrettanto esigente.
Le prossime settimane saranno decisive: ascoltare i feedback, rilasciare aggiornamenti concreti e arricchire il contenuto saranno passi obbligati per evitare che inZOI si trasformi in un fuoco di paglia.
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